La Belladonna, la pianta usata dalle streghe – Bella, delicata e con dei fiori delicati, la Belladonna è una delle piante medicinali da usare con molta cautela date le sue proprietà altamente tossiche.
Appartiene alla famiglie della Mandragora, la Atropa Belladonna, è diffusa in tutta Europa. Il nome latino è Solanum dulcamara, Solanum nigrum, ed è associata a Saturno ed a Marte.
Il suo nome deriva dalla parca Atropa, colei che, nella mitologia greca aveva il compito di porre fine alla vita delle persone tagliando il loro filo della vita. Anticamente era utilizzata dalle streghe per realizzare talismani, per gli incontri con il diavolo e per realizzare un particolare olio, il sussurro delle streghe, che era indispensabile durante il Sabba, dalle bacche si estraeva l’inchiostro mentre le foglie secche venivano usate per la veggenza. Sempre anticamente la Belladonna veniva anche usata per realizzare filtri d’amore per gli amanti e per tenere lontano il malocchio.
Come abbiamo accennato prima, la Belladonna, è altamente tossica, basti pensare che bastano tre bacche per uccidere una persona. Grazie ai suoi principi attivi, atropina, josciamina, scopolamina, è utilizzata in medicina.