25 anni di Fanny & Alexander all’Angelo Mai –
In occasione del venticinquesimo compleanno, Fanny & Alexander propone, attraversando l’Italia, i lavori che hanno fatto la storia della compagnia. Si parte dall’Angelo Mai di Roma con To Be Or Not To Be Roger Bernat e West del ciclo O/Z. All’interno di questo anno di festeggiamento, c’è anche l’idea di raccogliere le memorie e i ricordi intorno agli spettacoli della compagnia, sollecitando spettatori, curatori, studiosi o critici al fine di creare – entro la fine dell’anno – un grande atlante di ricordi.
4 e 5 maggio 2017 h 20,30
TO BE OR NOT TO BE ROGER BERNAT
una conferenza spettacolo Fanny & Alexander
produzione E / Fanny & Alexander
ideazione Luigi de Angelis e Chiara Lagani
con Marco Cavalcoli
drammaturgia Chiara Lagani
regia Luigi de Angelis
organizzazione Ilenia Carrone
amministrazione Marco Cavalcoli e Debora Pazienza
Parte del testo deriva dal rimaneggiamento di una serie di interviste fatte a Roger Bernat che qui si ringrazia per la generosa collaborazione
Chi sei tu che usurpi quest’ora della notte e insieme questa forma bella e guerriera con cui la maestà del defunto re di Danimarca a volte marciava? (Amleto: scena I, atto I)
Essere o non essere, questo è il problema. (Amleto: scena I, atto III)
Un artista contemporaneo tiene al pubblico una conferenza sull’Amleto di Shakespeare. Coerentemente alla questione che espone (l’identità e la trasmigrazione dell’identità nel lavoro dell’attore) da irredimibile camaleonte il relatore usurpa fin dal principio l’identità di un altro artista contemporaneo, Roger Bernat. Nel tentativo di illustrare la sua teoria, il nostro viene coinvolto in una serie di sprofondamenti sempre maggiori nella storia di Amleto, e al contempo nell’identità del suo avatar, tanto da esserne modificato profondamente nelle attitudini, nei gesti, nella voce e nell’essenza. In una parossistica e paradossale galleria di esemplificazioni di Amleti che hanno abitato la storia, il protagonista propone a se stesso e all’uditorio il tema di un’identità infedele e in costante metamorfosi, quello dell’usurpazione e dell’essenza, ma anche una riflessione incessante sul teatro e la sua funzione nella vita umana. Primo studio per un progetto più ampio dedicato ad Amleto, la performance nasce da un giocoso incontro tra l’artista Roger Bernat e Fanny & Alexander nel corso di una residenza/workshop condivisa in Polonia. È una riflessione sulla presenza e sull’essenza dell’attore, sulla sua ombra e la sua luce, sull’attività e la passività, ma al contempo è un divertissement sull’arte, e in definitiva un paradossale omaggio agli artisti di tutti i tempi.
6 e 7 maggio h 20,30
WEST
Fanny & Alexander
Ciclo O/Z
produzione Fanny & Alexander, Festival delle Colline Torinesi
ideazione Luigi De Angelis e Chiara Lagani
dj-set Mirto Baliani
drammaturgia Chiara Lagani
testi Chiara Lagani e Francesca Mazza, costumi Chiara Lagani e Sofia Vannini, regia, spazio scenico Luigi De Angelis con Francesca Mazza, persuasori occulti Marco Cavalcoli e Chiara Lagani, realizzazione scenotecnica Nicola Fagnani (Atelier OperaOvunque) con Giovanni Cavalcoli e Simonetta Venturini, sartoria Marta Benini, comunicazione e organizzazione Ilenia Carrone, amministrazione Marco Cavalcoli e Debora Pazienza
Premi
Francesca Mazza si è aggiudicata il Premio Ubu 2010 come attrice protagonista per WEST e il ciclo O/Z di Fanny & Alexander.
“West” è l’estremo dei punti cardinali della storia del Mago di Oz. Lo spettatore sarà “imprigionato” assieme a Dorothy da una strana forma di incantesimo, una trappola del linguaggio capace di sospendere a tratti la facoltà di esprimere un giudizio, la possibilità di compiere delle scelte, dire sì o no alle cose che saranno proposte. Il lavoro, incentrato sulle tecniche della manipolazione sottile del linguaggio pubblicitario, intersecherà motivi mitici a motivi legati alla contemporaneità, alla cronaca e ai grandi emblemi dell’occidente. Lo spettatore è qui un consumatore, oggetto di stimoli continui, soggetto alle trame sottili di una persuasione occulta ai suoi danni continuamente perpetrata, prigioniero e allo stesso tempo potenziale scardinatore della gabbia in cui è stato calato: scendere vigilmente nel pozzo profondo in cui precipita la truccatura della “strega”, le sofisticate tecniche della comunicazione massmediatica, vuol dire assumersi l’impresa della risalita, e al contempo il rischio del non ritorno. “West” sarà una sorta di parabola contradditoria, una metafora dell’immaginario contemporaneo e delle sue derive, del potere che le immagini hanno su di noi. Sullo sfondo l‘Occidente e i suoi simboli, e il corpo martoriato eppure incredibilmente “normale” della nostra società.
ANGELO MAI VIA DELLE TERME DI CARACALLA 55a ROMA
Biglietto unico 10 euro
prenotazioni@angelomai.org
www.angelomai.org