Ascoli Piceno, i funerali delle vittime del terremoto – Un giorno duro, difficile speziato da lacrime e dolore, quello dei funerali di Stato per le vittime del sisma che nella notte tra il 23 e il 24 agosto ha messo in ginocchio il centro Italia. Trentacinque bare uguali allineate, due più piccole, quelle della piccola Marisol e Giulia, sorella di Giorgia, miracolosamente scampata al terremoto e un altare ricco di fiori. Questo lo scenario nella palestra comunale di Monticelli ad Ascoli dove si sono svolti i funerali, celebrati dal vescovo Giovanni D’Ercole, per le 45 vittime marchigiane del terremoto che ha cancellato paesi, monumenti, storia ma soprattutto che ha strappato la vita a 291 persone. Sabato 27, giornata in cui è stato proclamato il lutto nazionale, sin dalle prime luci dell’alba le bandiere sugli edifici dell’intero Stivale erano a mezz’asta. Nella palestra di Monticelli alle 11 e 30 le lacrime si sono mescolate alla dignità di chi ha perso tutto e dove il tempo si è fermato in attesa dell’ultimo saluto ai propri cari. “Questo è il saluto della comunità per le nostre vittime, a cui uniamo nel ricordo i fratelli di Accumoli a Amatrice perché siamo un’unica famiglia”, ha detto il vescovo Giovanni D’Ercole, aprendo la cerimonia. “Cari amici, in questi giorni abbiamo sofferto, sperato e pianto insieme. Ora è arrivato il momento della speranza.” Ai funerali, presenti il Capo dello Stato Sergio Mattarella, il premier Matteo Renzi, la presidente della Camera Laura Boldrini, del Senato Pietro Grasso e i parlamentari delle Marche. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al termine della Santa messa ha raggiunto le bare delle vittime per un saluto con i familiari. “Presidente, non ci abbandonate. Vi prego, non lasciateci soli”. Così un giovane si è rivolto a Mattarella. “No, state tranquilli – la risposta del presidente – non vi abbandoneremo”. “Grazie per quello che fate”, ha detto il Capo dello Stato ribadendo suo ringraziamento ai soccorritori nella sua visita ad Amatrice. Dopo aver attraversato la zona rossa e aver visitato il Coc, Mattarella, accompagnato dal sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi, e dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, è andato prima alla tendopoli poi ad Accumoli dove ha visitato quello che resta del borgo. “Noi ci siamo e ci saremo, mi raccomando alla tenuta psicologica delle comunità che è fondamentale”. Così il premier Matteo Renzi a un gruppo di sindaci marchigiani al termine dei funerali.