L’Italian Film Festival Cardiff diventa un Premio – 14-17 novembre 2019: queste le date della quinta edizione dell’Italian Film Festival Cardiff che a partire da quest’anno diventerà l’unico festival dedicato al cinema italiano nel Regno Unito che esca dal perimetro della “rassegna” per esprimere un vero e proprio riconoscimento internazionale.
Due le sezioni: rimane il focus tradizionale del Festival, ovvero la sezione dedicata a mostrare e a premiare il meglio del cinema italiano dell’ultimo anno (estate 2018 – estate 2019) e si apre invece una nuova sezione dedicata alla documentaristica (2018 – 2019), di cui il cinema italiano è sempre più ricco.
I premi, in omaggio alla ricchissima cultura artistica del Galles, avranno nomi locali scelti appositamente tra vocaboli gallesi di suggestione ed ispirazione artistica. Sarà così che il Premio al grande Cinema italiano dell’ultima stagione prenderà il nome di Awen, una parola che rimanda alle Muse della creatività e che solo sommariamente può essere tradotta come ‘ispirazione artistica’.
Il premio alla documentaristica prenderà invece il titolo di Canfod, che in gallese significa ‘scoprire’, ‘trovare’, ‘vedere’.
“Aprendo al concetto del premio – ci spiegano i direttori artistici Luisa Pèrcopo e Luca Paci – abbiamo voluto sottolineare con maggior vigore il nostro impegno di sempre: quello di diventare un ponte per la ampia e tanto invidiata produttività italiana, con un’attenzione speciale per il cinema indipendente, verso il territorio anglo-celtico che da sempre ama il Belpaese.
Già da questa edizione, infatti, stiamo aprendo le porte di alcune sale locali al cinema nostrano: una preziosa occasione per le produzioni, peraltro, per gettare alcuni fra i presupposti per accedere ai fondi per l’internazionalizzazione.”
Le iscrizioni per la sezione documentari saranno aperte dal 22 luglio e saranno online fino al 8 settembre.
Due le giurie deputate nel corso del Festival: una di specialisti e addetti ai lavori, sia italiani che britannici che sarà riservata alla fiction. A valutare, invece, i documentari in concorso sarà una giuria che includerà alcuni membri del pubblico di italofili di cui il Galles è ricchissimo, coordinate da Arianna Careddu (già fra i selezionatori del Festival di Salina e ora direttrice della programmazione del Festival di Lampedusa) coadiuvata da un pubblico di italofili di cui il Galles è ricchissimo.
Per informazioni e iscrizioni: info@iffc.wales