Continua al KEIROS il Festival Il teatro che non c’era con tre spettacoli da non perdere

Continua al KEIROS il Festival Il teatro che non c’era con tre spettacoli da non perdere – Gli appuntamenti del Festival IL TEATRO CHE NON C’ERA – HO BISOGNO DI SENTIMENTI, a Roma, proseguono il 18 – 19 e 20 ottobre: un fine settimana festivaliero che prevede tre spettacoli diversi: venerdì 18 (ore 21) IL PIÙ LUNGO GIORNO. DINO CAMPANA di Monica Giovinazzi; sabato 19 (ore 21) CAOS DI DONNA di Salvo Miraglia e domenica 20 (ore 18) A PIEDE LIBERO di Laura Kibel.

venerdì 18 ottobre alle 21

IL PIÙ LUNGO GIORNO.

Dino Campana

Performance e installazione

Monica Giovinazzi

Il 18 ottobre andrà in scena IL PIÙ LUNGO GIORNO. DINO CAMPANA, performance e installazione di Monica Giovinazzi, regista, autrice e performer attiva tra l’Italia e Vienna. Produzione RaabeTeatro.

Lo spettacolo ruota attorno alla poesia di Dino Campana, il folle e visionario autore dei ‘Canti Orfici’, e si avvale di una particolare scenografia formata da una installazione creata dalla stessa regista.

Note di Regia

È una performance per sola voce e scarni movimenti essenziali e un libricino nelle tasche, a volte torturato tra le mani, perché “io sono il libro”dice Campana. E noi – pubblico e performer – vita e scrittura e sovrascrittura e sogno insieme proveremo a seguire o intuire. E sempre trattenendo il fiato per non far rumore. Perché la drammaturgia è intessuta tra le rime del poeta e le tracce del suo camminare la vita. Su e giù per valli montane e lacustri a caccia dei profili e delle figurette dietro i vetri gialloambrati o guardando una vecchia città, rossa di mura e turrita, arsa su la pianura sterminata nell’Agosto torrido, con il lontano refrigerio di colline verdi e molli sullo sfondo.

Dino Campana e le sue parole che nominano il mondo. E nominandolo lo conoscono.

La performance è arricchita da una installazione mobile che facilita l’immersione nell’atmosfera poetica. Costruisco sempre le mie scenografie o gli oggetti che abitano la performance. Per Dino Campana ho creato una grande carta geografica con le tappe del percorso del poeta ramingo, e piccole finestrelle in rame e pittura che mostrano le donne dei suoi allucinati incontri o solo sfioramenti di un istante.

‘Il più lungo giorno’ fa parte del più ampio progetto Poesia come pane, leggere, tradurre, comprendere la poesia – progetto già attivo da diversi anni in teatri, scuole, librerie ed altri spazi in Italia e all’estero – in lingua italiana e in altre lingue

Monica Giovinazzi

Teatro Studio Keiros – Festival IL TEATRO CHE NON C’ERA

IL PIÙ LUNGO GIORNO. DINO CAMPANA venerdì 18 ottobre alle ore 21

Via Padova 38/a  (piazza Bologna) Roma

www.teatrokeiros.it

  1. 44238026 – teatrokeiros@gmail.it– whatsapp 340.5468099

biglietti: interi 15 €  / ridotti 12 €  (fino a 16 anni e convenzioni)  –  tessera associativa: 3 €

sabato 19 ottobre alle 21

CAOS DI DONNA

da Luigi Pirandello

di Salvo Miraglia

Sabato 19 ottobre replica lo spettacolo di Salvo Miraglia andato in scena il mese scorso in prima nazionale nell’ambito del Festival: CAOS DI DONNA, tratto da Luigi Pirandello. Salvo Miraglia, Agata Magrì e Jean Michel Danquin saranno i protagonisti di questa mise en èspace cucita sulle declinazioni della Follia.

Un attore d’Accademia per capire le ragioni del delirio, chiede aiuto a Pirandello scrutando e interpretando le sue opere. Tutto passa per la sensualità di Donna e il Caos che istiga. Mentre lei vive, tutto il resto muore quando passa e va. Lei è tutto: Donna forte, trasparente e madre dei figli pazzi che aiuteranno il futuro prossimo del mondo.

Il nuovo romanzo Teatrale di Salvo Miraglia propone un Pirandello passionale che ha amato sino a consumarsi. Ha assorbito la Follia della moglie e poi quella per Marta Abba e l’ha trasfusa nelle sue opere migliori: L’uomo dal fiore in boccaQuesta sera si recita a soggettoIl berretto a sonagliNon si sa comeCaos di Donna è un compendio di queste commedie nel loro momento più alto.

Qui si racconta l’uomo tutto. Le atmosfere sono rarefatte, magiche, fumose. La commedia è avvolta dentro il profumo di donna. Volteggia la Follia sul violino di Paganini. Dominano, stagliate sul fondo, le visioni del Folle per la donna desiderata e contesa. Fame di femmina inarrivabile.

Si svela la ricerca della verità e la necessità della bugia.

Note di Regia

Nella locandina non ho indicato il mio nome come regista perché il lavoro nasce e si dirige da solo. Ad ogni replica c’è qualche variante. Un esperimento. Caos è una Mise en espace vera in alcuni momenti e pretestuosa in altri; frutto delle prove con Jean Michel Danquin. Resiste anche il ricordo vivo della regia di Pino Caruso e soprattutto i suoi consigli nell’altro mio lavoro “Il settimo personaggio”. In Caos ci sono alcune parti tratte dal “Settimo”. Ci sono anche le chiacchierate di pomeriggio a casa di Pierluigi Pirandello, nipote di Luigi. Forse c’è anche la guida di Pirandello che sento molto vicino per pensiero, per origini e alcune curiose coincidenze che se mi ricordo racconterò alla fine di qualche replica. Qualcuno mi dice anche per somiglianza e non mi dispiace. In Caos si cavalca l’onda alta della Follia. Dirò che essa ha un solo nome e tante facce. Corteggerò il delirio rigenerante che ha poteri salvifici sul futuro prossimo del mondo. Mi sono accorto che c’è Follia nella donna e Caos, e che questo smuove le acque torbide dell’esistenza, scrolla certi equilibri stanchi e ne crea altri, tuttavia instabili ma sufficienti in via transitoria ad alimentare un periodo temporale e alleviarlo di quel torpore dal gusto amaro e moribondo. La donna seduce e scuote, istiga la Follia ed il processo rigenerante. Ha un effetto antiossidante sull’uomo. È madre dei figli folli. Pirandello ha vissuto da vicino la Follia della moglie sino ad assorbirla e scriverla. Poi è arrivata la passione ossessiva per la sua musa e attrice: Marta Abba. Passeremo in rassegna le varie declinazioni di questo controverso sentimento interpretando alcuni brani tratti dalle sue opere migliori. E poi ci saranno le mie considerazioni messe in bocca all’Uomo folle. Le visioni di Jean Michel Danquin (La Follia) e la bellezza mediterranea di Agata Magrì (La Donna che vive).

Salvo Miraglia

La Follia che aleggia: Jean Michel Danquin

La Donna che vive: Agata Magrì

Il Folle che parla: Salvo Miraglia

Teatro Studio Keiros – Festival IL TEATRO CHE NON C’ERA

CAOS DI DONNA sabato 19 ottobre alle ore 21

Via Padova 38/a (piazza Bologna) Roma

www.teatrokeiros.it

  1. 44238026 – teatrokeiros@gmail.it– whatsapp 340.5468099

biglietti: interi 18 €  / ridotti 15 €  (fino a 16 anni e convenzioni)  –  tessera associativa: 3 €

domenica 20 ottobre alle 18

A PIEDE LIBERO

Teatro dei Piedi

di Laura Kibel

Domenica 20 ottobre sarà la volta del Teatro dei Piedi di Laura Kibel , con lo spettacolo A PIEDE LIBERO:

Il Teatro dei piedi, a metà strada tra il mimo e i burattini, è stato valorizzato e reinventato dall’artista veronese Laura Kibel che ne ha sviluppato le tecniche e i contenuti. I piedi, che si vestono di mille accessori, diventano i protagonisti dello spettacolo incarnando personaggi ironici o drammatici che raccontano storie di ieri e di oggi.

La protagonista sparisce magicamente dietro ai personaggi per lasciare spazio alle storie da lei stessa create. Laura non usa parole, ma solo gestualità e musica; i suoi spettacoli divertenti, poetici, o dissacranti superano i confini delle lingue nazionali per assurgere a un contenuto universale. Uno spettacolo che può essere apprezzato da un pubblico di ogni età, paese e cultura.

Lo spettatore davanti ai suoi occhi vede l’artista trasformare parti del suo corpo, come le piante dei piedi, le ginocchia, le gambe, in facce vive ed espressive, in buffe teste pelate, in burattini viventi, che amano, soffrono, lottano, divertono.

Questo originale teatro visuale, si avvale del sostegno di musiche di grande suggestione e impatto, capaci di sostituire la parola. La varietà dei suoni, dei temi e degli effetti sonori, dalle citazioni popolari alla musica colta di Vivaldi, Ravel o Schubert, contribuisce alla ricchezza dello spettacolo.

‘A PIEDE LIBERO’ è un nuovo viaggio intorno al mondo, attraverso l’incantevole tecnica di animazione del Teatro dei Piedi.

Il piede, libero dai condizionamenti della lingua, ha incontrato paesi e culture diverse, se ne è impadronito per riportarci nuove storie, come “La Cenerentola d’Oriente”, “Il Flauto di Pan”, “Nel Ventre della Balena”, “Il Duetto di Papageno e Papagena”, “I Messicani in cerca d’autore” e altre storie stimolanti e originali.

La musica, nelle sue più alte espressioni, è sempre protagonista di questo teatro senza parole, e i personaggi, scaturiti dal mito e dalla fantasia, mettono in scena le umane debolezze o i più alti sentimenti con ironia e divertimento.

Laura Kibel

Da 25 anni padroneggia questa speciale tecnica teatrale, affermandosi come la solista italiana di teatro di figura più conosciuta e apprezzata nel mondo. Ha ottenuto consensi e premi in tutti i paesi d’Europa, ha sconfinato in Corea, Cina, Giappone, Canada, Messico, Thailandia, U.S.A., ha collaborato con il Cirque du Soleil, con la TVE in Spagna, France2, Tv Germania, Antena 1 in Romania, Norvegia, Belgio e Svizzera. La TV franco-tedesca ARTE ha dedicato al suo lavoro un importante reportage, e la Dott.ssa Alida Castagna si è laureata con 110 e lode al DAMS (Sapienza di Roma) con una tesi dal titolo “Cento valige e uno spasso” dedicata esclusivamente al Teatro dei Piedi di Laura Kibel.

Teatro Studio Keiros – Festival IL TEATRO CHE NON C’ERA

A PIEDE LIBERO domenica 20 ottobre alle ore 18

Via Padova 38/a  (piazza Bologna) Roma

www.teatrokeiros.it

  1. 44238026 – teatrokeiros@gmail.it– whatsapp 340.5468099

biglietti: interi 15 €  / ridotti 12 €  (fino a 16 anni e convenzioni)  –  tessera associativa: 3 €

Articolo precedenteGiornata del Contemporaneo. Gli eventi della Fondazione Modena Arti Visive
Articolo successivo“Wanderlust!”, il nuovo singolo di Alfa