The Devonns rispolverano la Chicago Soul degli anni 70 con il loro album di debutto su Record Kicks – Direttamente dalle strade di Chicago, Illinois, i giovanissimi The Devonns (si pronuncia: “De vaughns”) sono l’ultima aggiunta al roster della label milanese Record Kicks. Il loro omonimo album di debutto è atteso per il 3 Aprile ed è un omaggio alla scena soul di Chicago degli anni 70.
Fortemente influenzati sia da artisti del passato come The Impressions, Dramatics, Isley Brothers, Leroy Hutson, che da attuali come Jamie Lidell e Raphael Saadiq, il gruppo è nato nel 2016 sotto l’impulso del pluristrumentista e songwriter Mathew Ajjarapu che ha lasciato gli studi di medicina per dedicarsi alla musica e ha formato The Devonns insieme a Khalyle Hagood (basso), Ari Lindo (chitarra) e Khori Wilson (batteria).
“La città era l’epicentro mondiale di molta buona musica tra gli anni 50 e la fine degli anni 70: il cosiddetto ‘Chicago Soul’”, spiega Mat. “Il nostro album vuole essere un omaggio alla musica di etichette come la Curtum di Curtis Mayfield e la Capsoul e abbiamo cercato in studio di ricreare quella magia e quegli arrangiamenti”.
Una parte essenziale nel successo dell’operazione l’ha sicuramente giocata la presenza di Paul Von Mertens, produttore e musicista di Chicago che ha collaborato tra gli altri con Mavis Staples, Paul McCartney, Brian Wilson e Ken Stringfellow dei REM. Paul ha curato gli arrangiamenti e la produzione dell’album. “Ho sentito Paul al telefono mentre stava lavorando al tour di Brian Wilson”, continua Mat. “Il progetto gli è piaciuto subito e ci ha supportato sin da subito. Il primo giorno in cui siamo entrati in studio con lui è stata una delle giornate più belle della mia vita”.
Ken Stringfellow è invece noto per la sua permanenza nei REM dal 1997 oltre che The Posies, Big Star e Lagwagon; sul disco ha suonato chitarre, percussioni, voci e organo. “Ken è un amico di famiglia e aveva già collaborato al disco solista del mio fratello maggiore Phil Ajjarapu. E’ stato incredibile trovarsi in studio con due mostri sacri così”.