E’ uscito, dopo l’anteprima su Rockon, il video di Prio – il nuovo singolo della cantautrice triestina classe 1989 Irene Brigitte, pubblicato venerdì 3 luglio 2020. Irene è già attiva nella scena della popular music, e questa volta ci propone un atipico singolo estivo e in qualche modo anche malinconico, che si riassume nel titolo Prio, un termine siciliano dal suono buffo che identifica “una sorta di allegria“, o anche quell’euforia illusoria, quell’andamento di sentimenti fortissimi che ci tiene sospesi quando siamo innamorati.
Ci sono sensazioni che rimangono sommerse, a volte per molto tempo. Ci sono incontri che le fanno riemergere, senza nessun preavviso. “Prio” (allegria, in siciliano) rappresenta la sensazione di volare che avevo da bambina quando saltavo sui materassi. Slanci e salti sempre più alti, fino a toccare il cielo. Un po’ come quando ci si innamora.
A volte ci illudiamo di saperlo, ma quell’allegria (in siciliano “prio”) è frutto di un
misterioso gioco di specchi. Come in una danza che ancora non conosciamo,
impariamo passi nuovi che – nel bene e nel male – lasciano il segno. (Irene Brigitte)
Voce, tastiere, synth, charango: Irene Brigitte
Batteria: Anselmo Luisi
Chitarre elettriche: Alessandro Giorgiutti
Registrazione e produzione: Alessandro Giorgiutti
Foto e copertina di Chiara Missaggia
BIO:
La voce di Irene Brigitte (Trieste, 1989) ha le sue radici nel cantautorato folk come nel repertorio antico. Attiva nell’ambito della popular music, ha cantato con vari progetti in diverse rassegne tra cui Suoni di Marca, The Great Yonder, Abilitante Social Fest, Stazione di Topolò, Nei Suoni dei Luoghi e Nuove Impressioni. Ha di recente fatto un concerto a solo per la radio portoghese The Gig Club, nell’ambito del ciclo Play it Safe. Ha inoltre scritto e interpretato la colonna sonora del cortometraggio “La santa che dorme” (regia di Laura Samani) che nel 2016 è stato presentato al Festival di Cannes. In parallelo approfondisce lo studio della musica antica, con particolare attenzione al periodo barocco, e ha cantato come solista e corista in diverse rassegne tra cui Trento Musica Antica, Hausmusik – Wunderkammer, il Mese della Musica del Duomo di Milano e Conversazioni con i classici al Teatro Olimpico di Vicenza. Nel 2017 ha inciso “Se la face ay pale” di Guillaume Du Fay sotto la direzione di Claudia Caffagni, uscito per Amadeus. Tiene regolarmente concerti in diverse formazioni, tra cui O Vive Rose Ensemble. Con Ilaria Fantin all’arciliuto forma il duo Canary Pipe che nel 2017 è stato ospite di Radio3 per La Stanza della musica.