La storia si fa musica con l’Ensemble la Pifarescha e La battaglia di Lepanto

La storia si fa musica con l’Ensemble la Pifarescha e La battaglia di LepantoMartedì 21 luglio, alle 21.30 alla Rocca Brancaleone, musiche del XV-XVI secolo

All’alba del 7 ottobre 1571, nel tratto di mare antistante la città di Lepanto, si svolge una delle più importanti battaglie della storia occidentale. L’esito sarà determinante per la conformazione dell’Europa che conosciamo poiché dopo un lungo e sanguinoso combattimento la Lega Santa – costituita da forze veneziane, spagnole, napoletane, genovesi e dello Stato Pontificio – riesce a sconfiggere l’armata turca, decretandone la fine del predominio sul Mediterraneo. È questo l’episodio storico da cui prende spunto La battaglia di Lepanto, in scena martedì 21 luglio, alle 21.30, tra le antiche ed evocative mura della Rocca Brancaleone. Un vero e proprio percorso narrativo, nato da un’idea di Gabriele Miracle (che insieme a Mauro Morini ne ha curato anche i testi) e affidato da una parte all’ensemble rinascimentale La Pifarescha, dall’altra all’attore Gianluigi Tosto. Il testo di un ipotetico diario di viaggio di un uomo comune coinvolto in battaglia si intreccia così alle musiche dei secoli XV e XVI, da Josquin Desprez a Guillaume Dufay, da Tielman Susato a Jacobus Händl, e ancora Antonio Valente, Francesco Bendusi e Paolino d’Aquileia.

Ricca di antichi ottoni e flauti, tamburi militari, bombarde, cimbali e castagnette, la straordinaria tavolozza timbrica della Pifarescha è il paesaggio musicale attraverso cui si dipana, con la voce di Gianluigi Tosto, il diario di viaggio non di un eroe, bensì di un uomo qualunque; uomo di terra prestato al mare e proiettato nella battaglia e in una serie di esperienze lontanissime dal suo piccolo mondo, dalla umile ma sana semplicità della sua vita precedente. È forse la povertà, forse proprio la minaccia dell’esercito turco che lo spinge ad abbandonare la propria casa, farsi soldato, navigare, combattere, assaporare la vittoria e viverne la celebrazione prima di tornare finalmente ai propri affetti.

La chiamata alle armi, il viaggio verso Venezia e la partenza da lì, la Lega Santa, il mare, Lepanto, l’esercito turco, la battaglia, la vittoria e il rientro… tutti gli avvenimenti sono inquadrati storicamente, attraverso collegamenti, aneddoti, testimonianze storiche e letterarie, così da restituire al pubblico lo sguardo e le sensazioni del protagonista. Le musiche scelte da La Pifarescha provengono da un repertorio molto ampio e diversificato: brani di estrazione colta a rappresentare lo spessore culturale delle corti europee e l’imponenza della Lega Santa; altri di tradizione popolare come richiamo al mondo semplice del personaggio, o appartenenti alla tradizione balcanica e greca come rappresentazione del viaggio in mare e della città di Lepanto; senza dimenticare le fragorose fanfare dei Giannizzeri per l’esercito turco. Sempre nel rispetto delle fonti e forti di una straordinaria versatilità nel passare dall’ambito colto a quello popolare ed etnico.

La Pifarescha
 nasce come formazione di alta cappella, organico strumentale di fiati e percussioni diffuso con il nome di Piffari e ampiamente celebrato in tutta l’Europa del Medioevo e Rinascimento. La Pifarescha unisce e alterna le ricche ed incisive sonorità dell’alta cappella con quelle più morbide della bassa cappella, attraverso l’utilizzo di un ampio strumentario: bombarde, tromboni, trombe, cornetti, cornamuse, ghironda, dulciana, flauti, viella, viola da gamba, percussioni, salterio e molti altri. Inoltre, segue la progressiva evoluzione che porterà il gruppo di alta cappella a trasformarsi nel consort nobile per eccellenza tra Rinascimento e Barocco: i cornetti e tromboni. La Pifarescha è presente in importanti Festival Internazionali in Europa e Paesi extraeuropei. Ha inciso per CPO, Classic Voice, Dynamic, Arts, Concerto Classics, Pan Classic, Glossa. Negli scorsi mesi con il cd Willaert e la Scuola Fiamminga a San Marco, realizzato insieme alla Cappella Marciana con la direzione di Marco Gemmani, ha vinto il primo premio dell’International Classical Music Awards (ICMA) 2020 nella categoria Early Music.

Info e prevendite:
 0544 249244 – www.ravennafestival.org
Biglietti: primo settore 15 Euro, secondo settore 10 Euro, under 18 5 Euro
L’evento è in diretta streaming su www.ravennafestival.live

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