La valigia dell’attore 2020 chiude con il Premio Volonté a Favino e la proiezione di “Hammamet”
LA VALIGIA DELL’ATTORE
XVII edizione
27 luglio – 1 agosto 2020
Direzione artistica: Giovanna Gravina Volontè e Fabio Canu
Incontri e serate a cura di: Boris Sollazzo, Fabrizio Deriu, Fabio Ferzetti
Fortezza I Colmi (Strada panoramica)
Isola di La Maddalena (SS)
Sardegna
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria via SMS o WhattsApp al numero 349 6870688
LA VALIGIA DELL’ATTORE fa parte del circuito “Le isole del cinema”, progetto artistico atto a promuovere il territorio culturale sardo consolidando forme di scambio e collaborazione attraverso una rete di quattro festival interdipendenti, che comprendono anche “Una notte in Italia” (Tavolara), “Pensieri e parole” (L’Asinara) e “Creuza de Mà” (Carloforte).
L’edizione 2020 de La Valigia dell’attore è realizzata con il sostegno e patrocinio di MIBACT – Direzione Generale Cinema, Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato alla Cultura e Assessorato al Turismo, Comune di La Maddalena, Ente Parco Nazionale Arcipelago di La Maddalena, Fondazione Sardegna, NuovoIMAIE, Artisti 7607 e la collaborazione della Scuola d’arte cinematografica Gian Maria Volonté e dell’Istituto Alcide Cervi.
Sabato 1 agosto 2020
Ore 11,00
Incontro con
Daniele Luchetti, Luca Filippi
con contributi audiovisivi
Ore 21,15
La valigia dell’attore (Sigla)
A cura di Santo Acciaro
Incontro con Pierfrancesco Favino a cura di Fabio Ferzetti
Le isole del cinema consegnano il
Premio Gian Maria Volonté 2020
a Pierfrancesco Favino
A seguire
Pierfrancesco Favino, Luca Filippi
Introducono la proiezione del film
Hammamet (2020)
regia di Gianni Amelio
con Pierfrancesco Favino, Livia Rossi, Luca Filippi, Silvia Cohen
HAMMAMMET
Hammamet riflette su uno spaccato scottante della nostra Storia recente. Sono passati vent’anni dalla morte di uno dei leader più discussi del Novecento italiano, e il suo nome, che una volta riempiva le cronache, è chiuso oggi in un silenzio assordante. Fa paura, scava dentro memorie oscure, viene rimosso senza appello. Basato su testimonianze reali, il film non vuole essere una cronaca fedele né un pamphlet militante. L’immaginazione può tradire i fatti “realmente accaduti” ma non la verità. La narrazione ha l’andamento di un thriller, si sviluppa su tre caratteri principali: il re caduto, la figlia che lotta per lui, e un terzo personaggio, un ragazzo misterioso, che si introduce nel loro mondo e cerca di scardinarlo dall’interno. Il film ha ottenuto 4 candidature ai Nastri d’Argento, In Italia al Box Office Hammamet ha incassato 5,7 milioni di euro.
SINOSSI
L’epilogo della vicenda umana e politica di Bettino Craxi nei suoi ultimi sei mesi di vita.
SCHEDA TECNICA
Regia: Gianni Amelio
Sceneggiatura: Gianni Amelio, Alberto Taraglio
Cast: Pierfrancesco Favino; Livia Rossi; Alberto Paradossi; Luca Filippi; Silvia Cohen; Renato Carpentieri; Claudia Gerini; Federico Bergamaschi; Roberto De Francesco; Adolfo Margiotta; Massimo Olcese; Omero Antonutti; Giuseppe Cederna; Vincenzo Sartori
Fotografia: Luan Amelio Ujkaj
Montaggio: Simona Paggi
Scenografia: Giancarlo Basili
Costumi: Maurizio Millenotti
Trucco: Andrea Leanza
Musiche: Nicola Piovani
Suono in presa diretta:
Produttore: Agostino Saccà, Maria Grazia Saccà
Produttore esecutivo: Roberto Manni
Casa di produzione: Pepito Produzioni, con Rai Cinema, in associazione con Minerva Pictures, in associazione con Evolution People, in collaborazione con SBH
Anno: 2020
Durata: 126 min
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=hKM-H0sp_28
Sito ufficiale: http://www.01distribution.it/
Rigore formale e sguardo lucido e lungimirante sulla società contemporanea sono i tratti salienti della produzione cinematografica di Gianni Amelio.
Calabrese di Magisano (nel catanzarese), inizia negli anni Settanta dalla TV, girando pellicole sperimentali per la RAI. Dopo aver offerto un saggio del suo talento con il film d’esordio “Colpire al cuore” del 1982, sette anni più tardi sale alla ribalta internazionale con “Porte aperte” (tratto dal romanzo omonimo di Sciascia), conquistando una nomination all’Oscar nel 1991, oltre a 2 Nastri d’Argento e 4 David di Donatello.
Autore di capolavori quali Il ladro di bambini (premio speciale a Cannes nel 1992), “Lamerica” (1994) e “Così ridevano” (Leone d’oro nel 1998), nel 2014 gira il documentario “Felice chi è diverso” sul tema dell’omosessualità. Tre anni dopo esce il film La tenerezza, tratto dal romanzo di Lorenzo Marone.
Nel giugno 2018 gli viene consegnato il Globo d’Oro alla carriera.
Nel gennaio 2020 arriva nelle sale cinematografiche “Hammamet”, il film da lui diretto sugli ultimi sei mesi di vita di Bettino Craxi, interpretato da Pierfrancesco Favino.
Pierfrancesco Favino, romano di origine e classe 1969, conta tra i film più significativi dei suoi inizi “L’ultimo bacio” di Gabriele Muccino, “El Alamein” di Enzo Monteleone, “Le chiavi di casa” di Gianni Amelio.
Il suo percorso cinematografico prosegue con pellicole molto amate dal pubblico italiano come “Romanzo Criminale” di Michele Placido, “La Sconosciuta” di Giuseppe Tornatore, “Saturno Contro” di Ferzan Ozpetek e “Cosa voglio di più” di Silvio Soldini. Opere che gli valgono i primi importanti premi della critica.
Nel corso della sua carriera ha condiviso il set con i più importanti registi italiani, ne sono esempio “L’industriale” di Giuliano Montaldo, “A.C.A.B.” e “Suburra” di Stefano Sollima, “Romanzo di una strage” di Marco Tullio Giordana, “Le Confessioni” di Roberto Andò, “Baciami Ancora”, “A Casa tutti bene”, “Gli Anni più belli” di Gabriele Muccino.
Con il suo ultimo film, “Il Traditore” di Marco Bellocchio, presentato in concorso alla 72esima edizione del Festival di Cannes, ottiene un consenso internazionale unanime grazie all’interpretazione del pentito di mafia Masino Buscetta, aggiudicandosi un Nastro D’Argento, il terzo della sua carriera, come Migliore Attore Protagonista e un David di Donatello, sempre come Migliore Attore Protagonista. Il film ha rappresentato l’Italia nella corsa agli Oscar 2020. Durante lo stesso anno ha interpretato, con grande successo di pubblico, Bettino Craxi nel film “Hammamet” di Gianni Amelio per il quale ha ricevuto una nomination come Migliore Attore Protagonista ai Nastri D’Argento 2020.
Tra le partecipazioni a produzioni estere occorre citare: “Le Cronache di Narnia: il principe Caspian” di Andrew Adamson, “Miracolo a Sant’Anna” di Spike Lee, “Angeli e Demoni” e “Rush” di Ron Howard, “World War Z” di Marc Forster, “Marco Polo 1° e 2° stagione” (Netflix), “Une Mère” di Christine Carrière, “My Cousin Rachel” di Roger Michell e “The Catcher was a spy” di Ben Lewin.
Tra le produzioni televisive italiane più popolari ed apprezzate dal grande pubblico, i biopic di Rai Uno: “Gino Bartali l’Intramontabile”, “Pane e libertà” e “Qualunque cosa succeda” di Alberto Negrin; “Il generale Della Rovere” di Carlo Carlei.
A teatro in questi ultimi anni ha scritto, diretto e recitato gli spettacoli “Servo per Due” e “La Controra”. Nel corso dell’ultimo biennio è andato in scena con l’atto unico “La Notte poco prima delle foreste”. Spettacoli premiati dalla critica teatrale con due Maschere d’Oro, il massimo riconoscimento italiano del settore.
Dirige la scuola di perfezionamento del mestiere dell’attore L’Oltrarno di Firenze.
Luca Filippi (28 anni) nato a Rovereto il 29.10.91. Dopo il diploma si trasferisce a Roma dove frequenta la Scuola Fondamenta (2011-2013) e successivamente la Scuola Gian Maria Volonté (2013-2015). Partecipa al ValigiaLab presso La Maddalena con la direzione artistica di Elio Germano nell’agosto 2014 e l’anno successivo presso la scuola Volonté con la direzione di Fabrizio Gifuni. Esordisce al cinema nel 2015 con il film “In fondo al bosco” per la regia di Stefano Lodovichi, seguito da “Classe Z” per la regia di Guido Chiesa. Partecipa inoltre a diverse serie televisive di successo (Non uccidere, Un passo dal cielo, Don Matteo) ed esordisce a teatro nel 2017 con lo spettacolo “La Prigione” diretto da Raffaele Esposito al Teatro Due di Parma. Sempre nel 2017 inizia a collaborare con l’acting coach Alessandro Prete. A inizio 2019 prende parte al film di Gianni Amelio “Hammamet” dove interpreta il ruolo di Fausto a fianco di Pierfrancesco Favino.