In aumento gli arresti per spaccio e detenzione di droga

Monte Compatri – Carabinieri arrestano fruttivendolo a domicilio, nella serra coltivava marijuana.

 

L’altra notte, i Carabinieri della Stazione di Monte Compatri hanno arrestato un fruttivendolo 51enne dedito alla coltivazione di marijuana. L’uomo, coltivatore e venditore di prodotti ortofrutticoli a domicilio, è stato trovato in possesso, all’interno della serra utilizzata per gli ortaggi, di tre piante di marijuana alte oltre 2 metri e mezzo. Le piante sono state sequestrate mentre l’uomo è stato tradotto in carcere a Velletri a disposizione della magistratura.

 

Droga – “San Lorenzo” sorvegliato speciale dai carabinieri. Salgono a 6 gli arresti per droga in soli 4 giorni.

 

ROMA – Continua senza sosta l’attività antidroga dei Carabinieri nel quartiere di San Lorenzo. Dopo i quattro arresti operati tra venerdì e sabato, anche questa notte, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Piazza Dante hanno pizzicato 2 pusher che spacciavano droga ai giovani che frequentano il quartiere. Si tratta di due cittadini marocchini, uno di 41 anni e uno di 24 anni, sorpresi, in due distinte operazioni, mentre cedevano marijuana a giovanissimi acquirenti. Sequestrate diverse dosi e denaro contante. I due sono stati arrestati e dovranno rispondere di spaccio di sostanze stupefacenti. I due assuntori sono stati anch’essi identificati, verranno segnalati al Prefetto.

 

Roma – Isola Ecologica “Ama” bersagliata dai predoni di oro rosso. Un altro cittadino romeno arrestato dai carabinieri per furto.

 

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma, in Via delle messi d’oro, hanno arrestato un altro cittadino romeno di 32 anni, incensurato, per furto di cavi in rame all’interno dell’Isola Ecologica dell’AMA lì ubicata, in cui sono depositati gli elettrodomestici in attesa di riciclaggio. Il precedente episodio risale a due giorni fa, quando i Carabinieri della Compagnia Roma Casilina arrestarono tre “ predoni”, tutti di nazionalità romena, sorpresi a rubare “oro rosso” sempre nello stesso luogo. L’ultimo episodio, la scorsa notte. I militari, mentre pattugliavano la zona nei pressi del sito “AMA” preso di mira dai ladri, hanno scoperto il 32enne che, munito di uno zaino a spalla, era intento ad uscire dal sito scavalcandone la recinzione.  Immediatamente i Carabinieri sono riusciti a bloccarlo senza dargli la possibilità di tentare la fuga. Lo zaino, che era pieno di attrezzi e di numerosi cavi e componenti di rame rubati, è stato sequestrato. L’arrestato, invece, è stato accompagnato in caserma in attesa del processo per direttissima in cui dovrà rispondere di furto aggravato.

 

Roma –  Stalker ucciso sulla Tiburtina a ferragosto. I carabinieri chiudono il cerchio.  Rinvenuta anche l’autovettura utilizzata per l’omicidio e denunciato per favoreggiamento un pregiudicato di Guidonia.

 

 

Roma – I Carabinieri del Nucleo Investigativo di via in Selci e quelli della Compagnia di Montesacro hanno chiuso il cerchio in relazione all’omicidio di Suriano Stefano, ucciso con numerosi fendenti al torace alla vigilia di ferragosto lungo via Tiburtina, per il quale sono stati già arrestati i tre autori [due dei quali rei confessi]. Venerdì scorso infatti i militari, a seguito delle prolungate ricerche che avevano già consentito di rinvenire, grazie ai subacquei, nel fiume Aniene la presunta arma del delitto, in un terreno agricolo in località Albuccione, nei pressi di Guidonia Montecelio, hanno ritrovato l’autovettura Fiat Tipo utilizzata dagli autori del delitto per garantirsi la fuga. L’autovettura, di proprietà del padre dei fratelli Aratari, è stata sequestrata e verrà sottoposta ad accertamenti tecnici per verificare la presenza, all’interno, di impronte digitali ovvero di tracce biologiche utili alle indagini. Parallelamente i militari hanno identificato, perquisito e deferito in stato di libertà un 45enne, di Guidonia Montecelio, pregiudicato per reati vari, ritenuto la persona che ha offerto ospitalità ad ARATARI Antonio subito dopo il delitto al fine di sottrarsi alla cattura. A conferma dell’ipotesi investigativa, presso la sua abitazione, i militari hanno rinvenuto e sequestrato alcune garze ancora intrise di sangue con le quali ARATARI Antonio si sarebbe medicato le ferite riportate nel corso delle concitate fasi del delitto.

I Carabinieri del Nucleo Investigativo ed i colleghi di Montesacro, coordinati dal dott. Marco Mansi, ritengono pertanto di aver ormai fatto piena luce sull’intera vicenda. Gli accertamenti continueranno ancora per verificare il grado di premeditazione e se nell’omicidio siano coinvolte, anche in maniera indiretta, altre persone.

 

Transessuale 32enne perseguitava marito e moglie. I carabinieri lo arrestano di fronte all’abitazione della coppia.

 

Roma I Carabinieri della Stazione di Roma Fidene hanno arrestato un 32enne, transessuale, originario della provincia di Roma, per atti persecutori nei confronti di una coppia di coniugi. Tutto è iniziato circa quattro anni fa quando il 32enne ha cominciato una relazione con un 46enne romano, sposato con una donna di 37 anni. All’inizio il  rapporto extra-coniugale andava bene a entrambi gli uomini. Dopo un po’ di tempo l’uomo sposato ha però deciso di interrompere e dedicarsi solo a sua moglie. Questa presa di posizione ha spiazzato il 32enne, oramai follemente innamorato del suo amico sposato. Da qui sono iniziate le minacce telefoniche, sms minatori ed altri atti persecutori, nei confronti dei due coniugi a cui il transessuale ha reso la vita quotidiana insopportabile. Per tale motivo la coppia aveva presentato svariate denunce nei confronti del loro persecutore che in un caso aveva anche tentato di investirli con l’auto. L’ultimo episodio risale a ieri pomeriggio quando la coppia, dopo aver notato lo stalker fermo davanti alla loro abitazione, nel quartiere Fidene, ha chiesto l’intervento dei Carabinieri. Giunti immediatamente sul posto, i militari, hanno identificato il transessuale e lo hanno arrestato e portato in caserma. A fronte dei precedenti episodi denunciati dalle vittime, l’Autorità Giudiziaria ha disposto che fosse associato al carcere di Regina Coeli, in attesa del processo.

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