Il Fiordaliso, un fiore bello profumato e dalle proprietà terapeutiche – Il fiordaliso è una simpatica pianta i cui fiori sono generalmente di un colore blu intenso. Esistono peò, anche, delle specie in cui i fiori sono gialli, rosa e bianchi. Lo si trova principalmente nei campi di grano e di cereali. Il contrasto tra il biondo delle spighe con il blu dei fiori del fiordaliso ha ispirato moltissimi pittori e, nel linguaggio dei fiori il significa amicizia vera, disinteressata.
Questa piantina, che può raggiungere i 70 cm di altezza e che non ha bisogno di cure particolari per crescere, oltre ad essere bella ed ornamentale, ha delle discrete proprietà terapeutiche. La si può, infatti, utilizzare per contrastare le congiuntiviti, per far riposare gli occhi; come depurativo e diuretico; per lenire le infiammazioni molto leggere e per dare più lucentezza ai capelli. Il fiordaliso, il cui sapore è dolciastro, è utilizzato anche in cucina sia per decorare pietanze che per condire le insalate.
Questo fiore, come abbiamo detto, viene utilizzato principalmente nella preparazione dei colliri e antinfiammatori per gli occhi grazie, appunto, alle sue proprietà che sono appunto disinfiammanti, astringenti, diuretiche e tossifughe.
Il suo utilizzo è vario e lo si può usare in molti modi a seconda del problema che ci si presenta. Se avete la pelle arrossata dal sole potete fare un decotto (mettete in 200 ml di acqua bollente 20 grammi di fiori e lasciateli per una decina di minuti poi filtrate il tutto ed attendete che si raffreddi. Una volta freddo potete fare degli impacchi con una garza sterile) da applicare sui punti arrossati e, la stessa procedura può utilizzata in caso di bruciore o di stanchezza degli occhi. Un altro decotto a base di fiori di fiordaliso è utilizzato come diuretico e come espettorante. Chiedete in erboristeria e vi consiglieranno le dosi adatte al vostro bisogno.
Il fiordaliso è una pianta perenne ed annuale. Il suo nome, Centaurea, affonda le sue origini nella mitologia: secondo la leggenda, infatti, il centauro Chitone, ferito gravemente, sarebbe stato guarito da un miracoloso impacco a base di fiori di fiordaliso.
Ai tempi, invece, in cui regnava Napoleone, il re di Germania Guglielmo I, fnel corso di una battaglia dove stava avendo la peggio, fuggì attraverso un campo di grano e tra le spighe vide la madre che, china, intrecciava dei mazzetti di fiordaliso per calmare i bambini che erano con lei. Quest’immagine gli rimase così talmente tanto impressa che, quando ritornò sul trono, decise di mettere il fiordaliso nel suo stemma araldico.
Un mazzetto di fiori di fiordaliso mischiati a qualche papavero ed a delle margherite colora e da allegria ad una tavola apparecchiata sotto ad un portico in una giornata estiva.