Al Teatro Due Roma, l’incontro intitolato Lo sguardo di Sof’ja. Sull’arte fotografica di Sof’ja Tolstaja

Giovedì 27 ottobre, alle ore 17, presso il Teatro Due Roma (Vicolo due macelli, 37) si terrà l’incontro dal titolo “Lo sguardo di Sof’ja. Sull’arte fotografica di Sof’ja Tolstaja

 

L’incontro si svolge nell’ambito di ‘Sguardi d’essai’ la rassegna di appuntamenti organizzata dal TeatroDueRoma in parallelo con la rassegna teatrale ‘Sguardi S-velati 2011-2012’.

 

 

La figura di Sof’ja Tolstaja, il suo rapporto conflittuale ma duraturo con il marito Lev Tolstoj sono tornati, negli ultimi anni, all’attenzione degli studiosi. Riemerge una figura di donna straordinariamente moderna, che accudisce il marito-genio pur rivendicando una sua autonomia. Anche sul piano artistico. Oltre che alla scrittura, Sof’ja si dedica con passione alla fotografia, scoperta a 16 anni, nel 1860. Tornerà poi a fotografare più avanti con la consapevolezza di lasciare testimonianza della grandezza di un uomo come Lev Tosltoj.

 

 

L’incontro sarà condotto da Lorenzo M. Mucci, regista dello spettacolo “7900 meli, storia di Sof’ja e Lev Tolstoj” che sarà in scena al TeatroDueRoma il 2 e 3 novembre.

 

 

L’incontro sarà accompagnato dalla proiezione delle fotografie di Sof’ja Tolstaja.

 

 

 

Scheda evento

 

27 ottobre 2011 – h. 17.00

Altredestinazioni Teatro presenta

Lo sguardo di Sof’ja. Sull’arte fotografica di Sof’ja Tolstaja

 

 

Incontro/conversazione con Lorenzo M. Mucci, autore e regista di 7900 meli – storia di Sof’ja e Lev Tolstoj con proiezione di immagini fotografiche di Sof’ja Tolstaja.

 

 

Nel 1860, a 16 anni, Sof’ja Behrs passa un’intera estate a fotografare amici e parenti grazie a una macchina fotografica regalata da un amico del padre colpito dall’entusiasmo della giovane ragazza. Nessuna di quelle immagini è sopravvissuta. Resta solo una nota autobiografica: “Fui entusiasta della fotografia per tutta l’estate.” Alla fine della stagione Sof’ja torna al suo vero amore, la scrittura.

Due anni dopo, appena diciottenne, Sof’ja sposa un promettente scrittore di sedici anni più vecchio di lei, Lev Tolstoj.

Inizia così la storia di una matrimonio che tra momenti di grande esaltazione e episodi dolorosi durerà per 48 anni. Sof’ja si dedicherà da subito al marito rinunciando alle sue ambizioni, vivendo nella sua ombra, gestendo le proprietà di famiglia, dando alla luce 13 figli.

Ma Sof’ja è inquieta rispetto alla voglia di esprimere la propria identità artistica e venticinque anni più tardi torna alla fotografia.

Il figlio maggiore Sergei le procura una macchina Kodak portatile con lastre 13x18cm e Sof’ja ritrova l’entusiasmo dei suoi sedici anni.

Grazie alle fotografie rimaste possiamo seguire lo sguardo di Sof’ja Tolstaja. Uno sguardo curioso di tutto ciò che la circonda, molto accurato e con grandi capacità compositive. Uno sguardo consapevole di lasciare testimonianza di un genio come Lev Tolstoj.

Ma negli autoritratti di coppia, Sof’ja ferma l’immagine anche del suo vero sguardo. Dello sguardo, semplice e al tempo stesso profondo, rivolto verso Lev.

 

 

Altredestinazioni Teatro nasce dalla volontà di alcuni professionisti come luogo di riflessione e ricerca sulla pratica del teatro ma anche come luogo di resistenza alla deriva in ambito culturale di questi tempi.

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