Raccontaci brevemente quando e come hai iniziato a fare musica
La prima esperienza con mia mamma a 6 anni, lei è una cantante jazz /bossanova, cantammo in duetto una canzone del suo primo disco, fu un esperienza magica.
Poi ho fatto tutt’altro fino ai 21 anni.
Ero diventato un calciatore professionista, giovanili della Juventus, poi un brutto infortunio mi ha tenuto fermo e lontano dai campi.
Durante la convalescenza mi hanno regalato una chitarra e da lì, piano piano, ho iniziato a ri-avvicinarmi sempre di più alla Musica, fino a trasformare questa passione nel mio lavoro.
Quali sono i temi di “Prendere o lasciare”?
PRENDERE O LASCIARE” parla di un uomo disposto a tutto pur di conquistare una donna molto indecisa e riservata. Il brano sottolinea il bisogno di vivere l’incontro, la relazione, senza strategie da “riviste per. Uomini” e senza inutili maschere. Il coraggio di essere da subito sè stessi, disposti all’abbandono e all’azzardo. Di prendersi sul serio ma senza perdere la leggerezza e l’ironia.
Cosa pensi dell’attuale situazione musicale? Si tornerà presto sul palco?
La situazione attuale è sicuramente senza precedenti e noi siamo indubbiamente tra le categorie più colpite da questa emergenza.
Questa fase presto avrà una fine, e ne usciremo molto provati ma sicuramente più forti e convinti di fare musica e arte in generale. È proprio l’arte che sta salvando migliaia di persone dalla depressione e dalla Solitudine, quindi sono sicuro che torneremo sul palco ancora più motivati e “prepotenti” di prima.
Quali sono i prossimi passi del tuo percorso musicale?
Stiamo lavorando pezzo dopo pezzo a quello che sarà il mio primo disco inedito, quindi i primi passi sono volti alla conclusione del progetto.
Spero di fare tante collaborazioni stimolanti e altri video con Andrea Basile, grande regista, con il quale c’è stata un super intesa durante le riprese di PRENDERE O LASCIARE. Sono sempre molto aperto alle sfide quindi spero di tornare sui palchi quanto prima e farlo con la mia musica.