Al Mart il Venticinquennale dei Nu.Vol.A. Convegno stamani al Mart di Rovereto per il 25° della fondazione della Protezione Civile A.N.A. del Trentino, ovvero dei Nu.Vol.a, alla presenza fra gli altri del presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai, del dirigente del Dipartimento protezione civile e infrastrutture Raffaele De Col, del presidente dell’ A.N.A. Nazionale, Corrado Perona, del coordinatore nazionale A.N.A. della Protezione civile Giuseppe Bonaldi e del presidente della Sezione A.NA. di Trento, Maurizio Pinamonti. “Quella dei Nu.Vol.a – ha detto Dellai – è un’esperienza formidabile, che coniuga lo spirito di servizio degli alpini a quello della Protezione civile. Un’esperienza in cui si esprime nella maniera più profonda quello spirito alpino della solidarietà e del mutuo aiuto che contraddistingue le genti di montagna e che deve rappresentare non l’eccezionalità ma la normalità in tutto lo scenario europeo.”
Sono 588 attualmente gli iscritti ai Nu.Vol.a, suddivisi in 11 nuclei territoriali. Fanno capo all’A.n.a., associazione inserita nel Dipartimento di protezione civile della Provincia autonoma di Trento, e hanno operato nei contesti e nelle situazioni più difficili, dentro e fuori il territorio provinciale, solo per citarne alcune l’alluvione in val D’Aosta del 2000, le calamità che nello stesso anno interessarono, in Trentino, i comuni di Martignano, Roverè dlela Luna, Lona-lases, Bocenago, Imer, Campolongo di Pinè, nel 2005 lo Sri Lanka colpito dallo Tsunami, ed ancora, la Locride, il Kossovo, Haiti, e naturalmente l’Abruzzo. Per finire con l’emergenza dei profughi provenienti dalla Libia, quest’anno, profughi accolti a Marco di Rovereto, con un intervento conclusosi proprio nei giorni scorsi e risoltosi, ancora una volta, nel migliore dei modi.
Il primo nucleo di protezione civile e soccorso nacque in val di Non nel 1985, dopo la tragica esperienza di Stava, e sulla scia dell’impegno profuso dagli alpini fin dal terremoto del Friuli del 1976. Nel 1986 da parte della sezione A.n.a. di Trento venne costituito, con apposito statuto e regolamento, il Centro operativo alpino per interventi in caso di calamità, organo di coordinamento dei volontari e alpini da cui sono nati gli undici nuclei dei Nu.Vol.a oggi distribuiti su tutto il territorio provinciale. Dellai ha avuto parole di ringraziamento per tutti loro, sia per le capacità dimostrate anche nei frangenti più delicati e difficili sia per il patrimonio di valori che, con il loro operato, contribuiscono ad alimentare. Oggi naturalmente gli scenari sono cambiati, non c’è più la leva obbligatoria, in compenso lo spirito del volontariato è più vivo che mai e si proietta su scenari che non sono solo locali ma nazionali ed extranazionali. Le parole d’ordine, per il futuro, sono tre, come ricordato dal dirigente provinciale De Col: integrazione, specializzazione, coinvolgimento dei giovani.
Le tematiche principali discusse nella mattinata di oggi hanno toccato un po’ tutte le problematiche che interessano la Protezione civile A.n.a., nel contesto del sistema provinciale della Protezione civile, mettendola anche a confronto con le altre realtà nazionali. Si è parlato inoltre della recente assunzione di responsabilità nella colonna mobile dell’A.n.a. nazionale e dello stato dell’arte del regolamento d’attuazione del D.L. 81, dopo l’approvazione della Corte dei Conti. Fra le ipotesi sul tappeto quella di dar vita ad una leva della protezione civile volontaria. (mp)
Per chiunque volesse chiedere informazioni su come aderire ai Nu.vol.a questi i recapiti:
tel. 0461-981280 (lunedì-venerdì, ore 8-16.30)
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