Gli Amber sono una band di Vigevano composta da 4 elementi (tra i 23 e i 24 anni) nata nel 2010 dall’idea di Riccardo Bruggi e Federico Mazzucco. Dopo il singolo “Porta Genova” esce “Disco Punk” il singolo che anticipa l’album.
Ciao ragazzi e benvenuti! Tuffiamoci subito in Disco Punk, vostro ultimo singolo, uscito il 15 gennaio. Brano abbastanza arrabbiato, quasi di sfogo. A chi o cosa vi rivolgete?
In realtà per noi disco punk è uno dei brani felici del disco! Il testo è di sfogo all’apparenza, non c’è veramente una ragazza con cui siamo arrabbiati ma è più una nostra presa di posizione: ci interessa questo, vogliamo essere questo, senza ansia di non riuscire a ritagliarsi il proprio spazio o essere fuori contesto. Che poi a dirla tutta quella che dovrebbe essere la nostra “scena” non ci rappresenta, quindi ben venga l’essere “fuori contesto”, per citare la canzone. Un’altra chiave di lettura è la fuga dalle distrazioni, una vera e propria sfida per la nostra generazione, incastrata in una società che fa della vendita delle distrazioni la propria ragione di esistere.
Come nasce il vostro progetto musicale?
La band nasce dall’idea di Riccardo e Federico, compagni di scuola media e da sempre in guerra su chi fosse meglio tra Beatles e Queen, nel lontano maggio 2010. Fin da subito consapevoli dell’importanza di scrivere pezzi inediti, la prima ora in sala prove si esaurisce nel capire il funzionamento del charleston, insieme ad amici tirati dentro a caso.
Nel settembre 2011 Andrea si aggiunge con il suo basso e il suono del gruppo comincia a definirsi, tra il punk e l’hard rock. L’attuale formazione si completa nel dicembre 2012 con l’entrata di Giacomo e il suo tocco blues.
Quali artist* vi influenzano principalmente?
Suonando insieme da molto tempo abbiamo attraversato diverse fasi che, in un modo o nell’altro, hanno contribuito alla nostra crescita musicale e artistica. Si potrebbero citare tantissimi nomi, all’inizio molto Green Day, Arctic Monkeys e Oasis, c’è poi stata una grande spinta alternative grazie ad ascolti come Radiohead e Smashing Pumpkins. Ultimamente anche tanto hip hop, Kanye West su tutti: nel nostro disco ci sono vari elementi ispirati dalle sue produzioni. Per quanto riguarda l’Italia è d’obbligo citare Cremonini.
Se poteste aprire il concerto di un* artist* – o band – internazionale a vostra discrezione, chi scegliereste?
Sicuramente non vorremmo aprire il concerto di reunion dei fratelli Gallagher (se mai ci sarà) poiché preferiremmo stare alla transenna in mezzo alla folla, sgolandoci per tutta l’intera setlist.
Dove vi vedete tra dieci anni?
Tra 10 anni sarà il ventennale della band e, dato che nei primi 10 non abbiamo ottenuto molto, per i prossimi ci aspettiamo folle oceaniche.
A cura di Rocket Marazzuoli e Pressacom