Aeroporto di Fiumicino, la Guardia di Finanza arresta un dipendente che alleggeriva le valige dirette fuori Italia – Un dipendente dell’aeroporto “L. da Vinci”, Adr asserisce che non è un suo dipendente, “alleggeriva” colli in partenza è stato scoperti dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma che, oltre a recuperare la refurtiva, hanno sequestrato un chilo e mezzo di sostanze stupefacenti. Altre due persone sono state denunciate.
Si tratta del bilancio di una lunga indagine delle Fiamme Gialle del Gruppo di Fiumicino, con la proficua collaborazione dell’Agenzia delle Dogane, avviata dopo la scoperta, nel corso di un controllo doganale, di un ammanco di orologi in alcune spedizioni dirette in Turchia, che stazionavano nell’area “merci” dello scalo aeroportuale.
I militari ed i doganieri, con il supporto dei sistemi di sicurezza dell’aeroporto e l’assistenza della società di logistica operante nell’area “merci”, hanno ricostruito il percorso dei colli oggetto di razzia, individuando l’autore dell’ammanco – D.G.C. di 32 anni, B.E. di 35 anni e G.K.I. di 30 anni – che avevano pianificato tutto nei minimi dettagli, confidando nella certezza che il misfatto sarebbe stato scoperto solo a destinazione.
Dopo aver appreso che il carico conteneva cronografi di pregio, l’uomo ha deciso di ricorrere allo spostamento artificioso di alcuni container impiegati per le spedizioni aeree, creando una zona nascosta alle telecamere installate nei magazzini; qui sono stati trasferiti alcuni colli ed “alleggeriti” degli orologi. Dopo essersi assicurato di non essere visto e, probabilmente con la complicità di altri due uomini, altri pacchi sono stati, prelevati e portati in un altro locale “riparato”, dove l’uomo ha agito indisturbato, impossessandosi di altri pezzi di valore.
Durante le perquisizioni domiciliari cui i tre soggetti sono stati sottoposti, i finanzieri hanno rinvenuto e sequestrato, in una delle abitazioni, oltre un chilo e mezzo di cocaina, hashish ed altri allucinogeni, oltre a bilancini di precisione e sostanza da taglio.
Due degli operai sono stati denunciati per furto aggravato ed immediatamente sospesi dal lavoro, mentre il terzo è stato arrestato ed associato alle carceri di Regina Coeli.