Dopo compleanni, diciottesimi e anniversari al Mamì Bistrot di Rivabella un nuovo format dedicato al rito romantico della consegna dell’anello. E sei lei dice “no”, ecco il buono “consolatorio” per riprovarci gratuitamente una seconda volta
Compleanni, diciottesimi, cresime, cerimonie nuziali, divorzi e anniversari. I locali offrono, da sempre, un ricco campionario di servizi per celebrare in modo originale qualsiasi ricorrenza. Ma ancora nessuno aveva pensato alla “proposta di matrimonio”.
L’idea è venuta al Mamì Bistrot di Rivabella che, il prossimo 5 maggio, riaprirà al pubblico con un servizio esclusivo: quello della “consegna dell’anello”.
Chiedere la mano ad una donna, del resto, oggi come ieri, è un rito che merita una cornice coreografica speciale perché qualunque modalità scegliate, quel momento resterà impresso per sempre nella memoria della coppia.
E così, per celebrare la solenne liturgia della “proposta”, la titolare del Mamì, Severine Isabey, si è inventata un format originale che, ovviamente, può essere modulato per ogni esigenza: dallo show plateale al protocollo più elegante, dal “coupe de theatre” al copione sobrio e tradizionale.
“Al Mamì l’amore e i buoni sentimenti sono sempre di casa – spiega Severine – e così, poiché è già capitato in passato di essere ‘compici’ di momenti speciali, abbiamo voluto proporre agli aspiranti sposi una proposta più strutturata. L’obiettivo è creare una degna cornice per un momento che dev’essere unico e indimenticabile. Con la sincera speranza, ovviamente, che lei risponda sì…”.
E se, invece, dovesse rispondere di no? “In quel caso – spiega Severine – abbiamo preparato un ‘buono’ per l’amante affranto che avrà così il diritto di riprovarci gratuitamente una seconda volta”.