Il palazzo del Diavolo – Il Palazzo Galasso, situato a Trento, viene, ancora oggi, chiamato “Il Palazzo del Diavolo”. Si narra che, secoli fa, un ricco banchiere germanico giunse in quel di Trento per chiedere in sposa la figlia di nobili del posto, una splendida fanciulla molto superba.
Alla sua proposta, ella non disse no ma, impose una condizione, a parer suo, impossibile da realizzare: costruire un palazzo in una sola notte. Il banchiere allora si rivolse al Demonio che gli fece firmare, con il sangue, il solito scambio con la sua anima. L’uomo, però, che stupido non era, chiese di introdurre una piccola insignificante clausola che non venne neanche detta.
Il Diavolo, sicuro di sé e del suo potere, accettò e si mise all’opera insieme a migliaia di demoni, realizzando la costruzione nel tempo richiesto. Il mattino successivo, tronfio e gongolante, si presentò al banchiere per riscuotere la sua ricompensa. L’uomo, allora, si appellò al contratto che imponeva al Diavolo di raccogliere ogni chicco di grano che lui avesse sparso nelle stanze. Qualora ne fosse mancato anche uno, il patto sarebbe stato nullo. Ridendo e ghignando, il Demonio raccolse i chicchi ma, ne risultarono mancanti cinque.
Non si era accorto che, il banchiere, ne aveva coperti di pece alcuni che si erano, saldamente, infilati tra le fessure del pavimento. Il Diavolo, infuriato, sprofondò giù fino all’Inferno urlando, lasciandosi dietro un gran buco.