I Dopo Saturno fanno il loro debutto discografico con l’EP Tra l’abisso e il collasso e la scelta minimale colpisce e valorizza i testi, molto criptici e profondi
Sono Riccardo Betti e Marco Lompi, alias i Dopo Saturno, un duo di Borgo San Lorenzo, in provincia di Firenze e hanno da poco pubblicato il loro EP d’esordio dal titolo Tra l’abisso e il collasso, titolo impegnativo ma che risulta azzeccato dopo l’ascolto delle cinque tracce. La scelta di arrangiamenti minimali, ridotti all’osso, con la sola presenza di chitarra acustica e sintetizzatore, colpisce soprattutto di questi tempi ma il tutto è indirizzato verso una valorizzazione dei testi, profondi e criptici, con molti echi delle prime canzoni de Le Luci della centrale elettrica.
Sono diversi i temi ricorrenti che si possono riscontrare, dal viaggio, sintomo di allargamento di orizzonti in Dietro nuove trincee, o solo immaginato per incontrarsi in Un lato poetico, fino al senso di mancanza che attanaglia la generazione dei ventenni e dei trentenni, acuita con la pandemia che ci ha spinto a guardarci dentro con maggiore decisione. L’amore è ai margini ma fonte d’ispirazione di Crollare in cui il protagonista cerca di incoraggiarsi a restare in piedi dopo la fine di una storia.
C’è molta critica sociale, tagliente e senza mezze misure ed emerge in particolare in Tra l’America e il Messico in cui sono passati in rassegna diversi personaggi della nostra contemporaneità come in un moderno girone dantesco, dall’ultrà allo stadio fino al credente solo di facciata, e in Sea of Tranquillity, singolo estratto che ha anticipato l’uscita del disco e di cui alleghiamo il videoclip ufficiale, in cui la causa dell’inquinamento ambientale viene individuata nel consumismo esasperato della società occidentale che accumula cose anche inutili.
Link spotify: Spotify – Tra l’abisso e il collasso