È uscito il 3 novembre il nuovo singolo di Saint dal titolo “Come una star”, disponibile su tutte le piattaforme di streaming e digital download, prodotto pubblicato e promosso dal gruppo discografico internazionale Planet Records e distribuito da Planet Distribution (Distribution Dept. del gruppo Planet Records).
“Come una star” è un pezzo a cui Saint tiene molto e che sicuramente aiuterà il pubblico a conoscerlo meglio. «Parla della mia vita e della mia attitudine ad affrontarla. C’è il mio io, la voglia che ho da sempre di vivere come una vera rockstar» – spiega l’artista – «In questo brano ricordo il mio passato, la mia infanzia, tutti gli step che ho fatto per arrivare a quello che sono ora. I murales, lo skateboard, i tatuaggi, il primo amore e le prime volte, come quella in cui ho avuto il cuore spezzato, ridotto a metà. Il ricordo di tutte le volte che ho scritto in viaggio per il mondo, il dualismo tra l’amore e l’odio: ognuna di queste cose ha per me grande significato. “Yes frà, si faccio la rockstar”».
Il sound accattivante che caratterizza “Come una star” è frutto del lavoro con DAFOUR, un collettivo di produttori formato da Massimo Jovine (storico fondatore dei 99 Posse, bassista e compositore), Valerio Jovine (artista noto della scena musicale italiana, oltre che vocalist dei 99 Posse), Giuseppe Spinelli e Antonio Esposito (batterista e chitarrista noti della scena napoletana).
Ad accompagnare l’uscita di Come una star il videoclip, diretto da Riccardo Piscopo per 56K Productions, che riesce ad esprimere per immagini l’attitudine del brano, ampliandone e supportandone i temi. Un risultato ottenuto attraverso una messa in scena ai limiti dell’astratto che rappresenta, tramite efficaci mezzi visivi, i temi di amore, conflitto, ma anche il rapporto con il successo e con il pubblico. Il collante di questa sequenza di immagini e situazioni surreali è Saint, che interagisce attivamente con l’ambiente: una rosa che arde fra le sue mani, proiezioni sul suo volto, un dipinto di Poe (simbolo della letteratura dell’orrore e quindi di un malessere interiore da esorcizzare) che viene vandalizzato dallo stesso Saint con una bomboletta. Un gesto a metà fra l’hip-hop e il punk.