A Natale l’imbarazzo e l’indecisione del regalo contagia un po’ tutti! Spesso non si sa bene quale possa essere il dono perfetto, cosa serva o cosa possa aspettarsi di trovare il destinatario sotto l’albero. La sfida è sempre la stessa: evitare le solite cose! Dalle calze al maglione, passando per l’agendina ai cestini natalizi con dolciumi e panettone. Più o meno allo stesso costo, si può fare molto di meglio (sia per il pensiero che per la voglia di aiutare il prossimo) rimanendo nel pieno dello spirito natalizio. L’idea originale arriva da una collaborazione tra Still e l’organizzazione WeWorld che, assieme a diversi fotografi e fotografe, ha organizzato “una fotografia per cambiare il mondo”, progetto per contrastare la fame in Mali e Burkina Faso. Le modalità di questa particolare raccolta fondi sono spiegate in dettaglio nella pagina ufficiale del sito web di WeWorld.
Una foto cambierà il mondo: azioni concrete
WeWorld insieme a Still da qualche settimana ha messo online un interessante progetto solidale teso a raccogliere fondi per combattere la fame nel Mali e nel Burkina Faso. Al progetto fotografico ha magistralmente collaborato anche da Denis Curti, protagonista indiscusso del mondo della fotografia in Italia ed in Europa, oltre che esperto curatore di mostre ed aste. E’ proprio Curti ad aver scelto le opere di fotografi come Maurizio Galimberti, Alan Maglio, Marco Craig, Simona Ghizzoni, Francesca Volpi, Isabella Balena Giovanni Diffidenti, Efrem Raimondi, Maki Galimberti , Cesare Cicardini, Fabrizio Spucches e tanti altri.
Il messaggio è chiaro: 100 euro per una foto. Una donazione minima per una stampa di altissimo valore, stampata su carta fine-art ed inviata per posta. Le opere fotografiche sono di nomi riconosciuti all’interno del panorama fotografico nazionale e non solo, un valore aggiunto unico dell’opera che lo rende altresì solidale. Ricevere una bella foto fa sempre piacere e se con l’acquisto di contribuisce anche ad un progetto nobile come quello di combattere la fame in Mali e Burkina Faso, perchè no? Di certo, un dono così sotto l’albero sarà sicuramente apprezzato per la sua originalità ed anche come puro oggetto d’arredo e design. L’iniziativa è online sino al 31 di gennaio ed in questi giorni i click sono davvero tanti.
Fame nel mondo: dati del nuovo normale
La terribile piaga della fame continua nonostante il “new-normal” post pandemico, anzi. Dati alla mano possiamo affermare che il problema è nettamente cresciuto anche causa Covid-19 e ad esserne colpiti maggiormente sono sempre le stesse aree: i paesi più poveri. L’Africa è la zona del pianeta più colpita ed è in questo territorio che – tra le altre organizzazioni – opera anche WeWorld. Il problema della fame nel mondo è qualcosa che coinvolge diversi attori sociali, si intreccia a comportamenti sostenibili, nuovi concetti di filiera alimentare e progetti lungimiranti nel medio e lungo termine. Sicuramente è fondamentale l’impegno per un presente da consumatore più attivo ed attento alle disuguaglianze.