Distacco di roccia dolomitica nel comune di Cortina d’Ampezzo – Circa 3.000 metri cubi di pietrame caduti a valle. Nella frana non sono state coinvolte né persone né cose
Il distacco di una parete di roccia dolomitica con un fronte di 300 e altezza di 400 metri si è verificato nel gruppo Sorapis – Croda Marcora a 2.460 metri di quota, interessando l’area appartenente al comune di Cortina d’Ampezzo (BL).
Il materiale rinvenuto a terra dai Forestali ammonta a circa 3.000 metri cubi di pietrame, nello specifico tonnellate di Dolomia Rosa (roccia sedimentaria bicarbonatica nonché spina dorsale del gruppo montuoso decretato patrimonio dell’umanità dall’Unesco), staccatesi dalla parete del Ciadin del Laudo (BL).
Sul posto hanno operato, con l’ausilio di un elicottero, squadre del Soccorso Alpino Forestale di Auronzo di Cadore (BL), della Guardia di Finanza di Cortina d’Ampezzo (BL) e del Soccorso Alpino di Cortina.
Nella frana non sono rimaste coinvolte persone né cose ma in ogni caso la Forestale è rimasta in continuo contatto con la Prefettura di Belluno. Nonostante i Forestali abbiano avvistato in lontananza tre pullman di turisti giapponesi, di solito la zona coinvolta, sul versante nord del Sorapis, è poco frequentata.
Il boato ha messo in fuga tutta la fauna della zona, portando al rapido allontanamento una cinquantina di camosci nei pressi della Croda Marcora (BL).
Secondo le stime del Corpo forestale dello Stato si è trattato di un evento fisiologico non dovuto a fenomeni sismici né metereologici.
Un gruppo di Ingegneri di Modena effettuerà, con ausilio di droni, un sopralluogo per quantificare la massa caduta e potenziali disgaggi che il caso ha richiesto.