E’ una storia di riscatto dopo il trauma della violenza. Si intitola “Il segreto di May”, l’opera – fresca di stampa – di Luisa Nadalini, psicologa, psicoterapeuta e psiconcologa di Verona, pubblicata nella collana “I Diamanti della Narrativa” dell’Aletti editore. Un racconto che ha diverse chiavi di lettura e che mette nero su bianco il coraggio di una giovane donna. La forza di rialzarsi. Il conflitto tra accettazione e rifiuto di una maternità non voluta ma frutto della violenza subita, la paura, l’accoglienza, un incontro terapeutico in ospedale dove si trova con la neonata prematura. E, dunque, la rinascita attraverso l’amore, l’ascolto e la cura psicologica. Senza, però, trascurare la figura della psicologa, resa più vicina con i suoi saperi e i suoi problemi.
«C’è nei miei romanzi – racconta la scrittrice – un ottimismo di fondo nei confronti della capacità di trovare sempre nuove risorse positive, nonostante eventi avversi. Il tema è sociale e sanitario, e diventa inevitabile trattare la violenza della parola, la violenza di donne che sopravvivono, il sopruso, la paura, l’equivoco, il mancato incontro nella parola, il segreto e il riscatto dalla sofferenza». Non mancano i colpi di scena quando la narrazione assume un risvolto “giallo”: May, la protagonista, non si trova più: è stata rapita con la figlia oppure si è allontanata?
E’ il quarto romanzo con il personaggio di Elisa Castelli, psicologa e psicoterapeuta che lavora in un grande ospedale in provincia di Verona, creato dall’autrice con la sua prima opera (“L’inganno di una persona perbene” del 2011). «Questo personaggio – spiega la scrittrice – proseguendo con il susseguirsi delle narrazioni, subisce una trasformazione nella sua storia personale, familiare e nella competenza clinica, diventando un punto di partenza nella nuova storia che racconto». E la scrittura si sviluppa parallelamente con l’attività clinica, formativa e di ricerca anche nella vita della Nadalini. «Ho lavorato nel servizio sanitario nazionale per più di trent’anni con vari incarichi (con adulti, bambini e adolescenti), ma la narrazione creativa letteraria è legata a un percorso interiore, una scoperta, un bisogno impulsivo di mettere in scrittura e in forma poetica l’interazione terapeutica con i pazienti e la cura». Scrivere diventa, così, terapeutico perchè «spinge se stessi verso quell’ “altrove” che è in noi, nella nostra profondità, che ci rende unici ed esige continue esplorazioni».
E’ un percorso che viene affrontato dall’inizio alla fine del libro in maniera profonda, curata e dettagliata. «Il segreto di May – scrive l’avvocata Sara Gini, già presidente del Telefono Rosa di Verona nella Prefazione – ci mostra la via virtuosa per l’affrancamento dalla violenza, per la rinascita che permette di ritrovare fiducia nell’umanità e ricostruire relazioni, affidandosi alla propria capacità di amare». E, pagina dopo pagina, viene scandito il tempo del dolore, della sofferenza, della ripresa. «L’autrice – si legge nell’Introduzione a firma del giornalista Roberto Zoppi -attraverso le pagine del racconto, ha il potere di infilarsi nel profondo, tra le domande che si celano nel cuore di ciascun lettore. Un libro che va letto con un passo quasi meditativo perché ogni passaggio, ogni pagina, fa riflettere e porta ad interrogarci sul senso più profondo dell’esistere così come le poesie contenute nel testo che, come stelle cadenti nel cielo di una notte d’agosto, scandiscono l’incedere del racconto».
Il riscatto dalla violenza passa attraverso l’ascolto, l’accoglienza, la tutela. «Ritrovare la capacità di vivere – afferma la psicologa scrittrice, in base alle esperienze dirette avute con le vittime – passa attraverso un iniziale senso di sopravvivenza, poi affiora la speranza che si presenti il prima possibile la fiducia verso rapporti autentici. D’altra parte, aiuta trovare un equilibrio tra la capacità di attenuare il ricordo dei fatti drammatici senza dimenticare, un equilibrio tra oblio e conoscenza».
“Il segreto di May” è stato presentato martedì 8 marzo, in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti della Donna, presso la Società Letteraria di Verona. L’evento è stato organizzato dal Telefono Rosa di Verona, associazione di volontariato a cui sarà donata parte dei proventi derivanti dalla vendita del libro. Inoltre, il 24 marzo, a Brescia, si terrà una presentazione presso la libreria Ferrata alle 18.30, organizzata da EWMD chapter di Brescia (European Women’s Management Development).
Federica Grisolia