Intervista a Chiara Ceneroniper Oltre le colonne! È in programma la presentazione del tuo libro, Lasciati trovare, per domenica Primo maggio, alle ore 11 a Santa Severa. Sarai nello stand di SBS Comunicazione, in Piazza Roma.
Il tuo libro ha suscitato moltissimo interesse, specialmente tra gli acquirenti di Amazon che lo scorso anno l’hanno premiato è riconosciuto tra i 10 libri più letti della piattaforma.
Ci puoi raccontare la storia?
È sempre difficile racchiudere in poche parole tutta la vita che scorre in un libro, ma se dovessi farlo, direi che è una storia di vite spezzate che, trovandosi, torneranno intere. E l’artefice di questo incastro di vite sarà proprio un cane, l’unico personaggio “reale” in una storia di fantasia, il mio Labrador Bruno, che è stato il mio compagno di vita per 7 anni e mezzo.
Indagando sul passato misterioso di Bruno, Umberto, un adolescente pieno di saggezza e curiosità, reduce da un coma che l’ha privato dell’uso delle gambe, si imbatterà in un Testamento che cambierà per sempre la sua vita, e quella di tutti i personaggi, restituendo loro il tassello mancante. È una storia che inneggia alla vita e all’amore, in tutte le sue declinazioni.
Come dicevamo il libro è arrivato a scalare la classifica Amazon, probabilmente non ti aspettavi questo successo, cosa pensi sia stato particolarmente apprezzato dai lettori?
Una lettrice lo ha definito “un libro che ti frulla il cuore e te lo restituisce intero“, altri lo hanno descritto come una lettura terapeutica, una carezza per l’anima. Altri hanno apprezzato la mia scrittura “filmica”.
Credo che il segreto del successo stia proprio nel fatto che i lettori abbiano amato i miei personaggi, in primis Bruno, emozionandosi insieme a loro e lasciandosi trasportare nel loro percorso di crescita. È una storia che coinvolge, un viaggio nei sentimenti umani che abbatte tutti i pregiudizi.
Qual era il messaggio che volevi dare?
Tanti. Innanzitutto proprio questo, abbattere i pregiudizi. Far capire che quando due anime si incontrano, non esistono più differenze di razza, sesso o specie. Che nessun amore va giudicato. Poi che la diversità non va semplicemente rispettata, ma valorizzata.
Noi nasciamo tutti diversi e poi tendiamo ad appiattirci, a sentirci protetti nell’omologarci agli altri, invece la dobbiamo proteggere la nostra diversità. I miei personaggi “umani” sono dei diversi vincenti. Poi cerco di dare risposta a tanti altri misteri dell’esistenza umana, la felicità, il dolore, la bellezza…
Umberto è un ragazzo di 15 anni che, con Bruno, instaura un rapporto che va oltre, ma cosa significa oltre per te?
Oltre la finitezza umana. Umberto e Bruno insieme diventano…infinito.
Perché hai scelto un protagonista con una disabilità?
Questa è una storia che si è scritta da sola, è come se fosse già scritta dentro di me,e Umberto l’ho subito visto così, sulla sedia a rotelle,ma capace di volare… ecco, lui è l’emblema della rinascita, della trasformazione del dolore e questa è una storia di ripartenze.
Per molti autori il periodo del lockdown è stato florido di ispirazione e produttivo, hai lavorato a qualcosa in quel periodo o lo stai facendo adesso?
Anche per me si è tramutato in un’opportunità. Ho finito Lasciati trovare e ne ho cominciati altri due.
Usa un aggettivo per descrivere il tuo libro e poi spiegarci perché!
Direi emozionante. Perché credo che la mia caratteristica sia proprio quella di descrivere le emozioni, entrando nell’anima dei miei personaggi e portando il lettore con me in questa esperienza.
Grazie Chiara, ultima domanda, chi è il tuo lettore ideale?
Chiunque sappia ascoltare con il cuore, oltre che leggere con gli occhi. Che abbia ancora voglia di lasciarsi trovare. Dalle emozioni.
Appuntamento con Chiara Ceneroni domenica 1 maggio, FirmaCopie per tutta la giornata e imperdibile presentazione alle 11. Piazza Roma a Santa Severa, stand SBS Comunicazione.