Sala Accademica del Conservatorio «Santa Cecilia», Roma ore 18,00
Lunedi 17 novembre
Diana Torto ICARUS Ensemble ospite Salvatore Maiore
Diana Torto, voce
Giovanni Benvenuti, sassofono
Davide Angelica, chitarra
Gian Maria Fano, pianoforte
Michele Pazzini, batteria
Ospite: Salvatore Maiore, contrabbasso
musiche originali di Salvatore Maiore, Enrico Degani, Elisa Mini, Davide Angelica, Gian Maria Fano, Diana Torto.
Lunedi 24 novembre Paolo Damiani Santa Cecilia Jazz Ensemble ospite Roberto Ottaviano
“Doppie Seduzioni jazz”
Paolo Damiani, musiche, violoncello
Roberto Ottaviano, sax soprano, clarinetto basso
Santa Cecilia Jazz Ensemble
Francesca Fusco, voce
Claudio Giusti, sax alto
Lorenzo Chiarantini, chitarra
Francesco Merenda, batteria
Musiche di Paolo Damiani e Roberto Ottaviano
Lunedi 1 dicembre Marco Tamburini Marco Tamburini, & RJD Collective ospite Mauro Beggio
Marco Tamburini, tromba e direzione
Enrico Giulianini , sax tenore
Davide Tardozzi, chitarra
Alberto Paggin, contrabbasso
Mauro Beggio , batteria
INGRESSO GRATUITO
Il progetto Music Live: i giovani x i giovani, promosso dall’ISMEZ, proporrà nella Sala Accademica del Conservatorio «Santa Cecilia» di roma, tre appuntamenti: 17 novembre, Diana Torto ICARUS Ensemble, ospite Salvatore Maiore, 24 novembre Paolo Damiani Santa Cecilia Jazz Ensemble,ospite Roberto Ottaviano, 1 dicembre Marco Tamburini & RJD Collective, ospite Mauro Beggio. Il primo concerto, 17 novembre presenterà, Diana Torto ICARUS Ensemble, ospite Salvatore Maiore con: Diana Torto, voce, Giovanni Benvenuti, sassofono, Davide Angelica, chitarra, Gian Maria Fano, pianoforte, Michele Pazzini, batteria.Ospite: Salvatore Maiore, contrabbasso. Musiche originali di Salvatore Maiore, Enrico Degani, Elisa Mini, Davide Angelica, Gian Maria Fano, Diana Torto. L’ensemble costituito per questo progetto didattico è il risultato di una scelta di luoghi sonori prima che di un repertorio e per essere guidati verso questa ambiziosa meta abbiamo invitato un musicista che ha sempre mostrato grande attenzione a questa tematica. In questi ultimi anni ho avuto molte opportunità di incontrare musicalmente Salvatore Maiore, in ambiti diversi, sia come performer che come insegnante e la sua sensibilità, unita a una grande esperienza d’insieme, rappresentano un importante esempio di gestione del suono e degli spazi, di ricerca personale come urgenza espressiva capace al tempo stesso di convivere con un’ammirevole messa a disposizione nei confronti della musica e dei musicisti con cui lavora.Il passo seguente ha identificato tra i migliori studenti del nostro Conservatorio i giovani musicisti che in questi anni hanno mostrato una spiccata personalità unita a una particolare attitudine all’ascolto reciproco. Il materiale musicale di base è rappresentato dalle composizioni di giovani compositori italiani; da queste composizioni partiremo per un viaggio esplorativo, un viaggio nel quale non è importante la meta da raggiungere, bensì il percorso che a tal fine si compie, un percorso che, attraverso il gioco della scomposizione-ricomposizione del gesto musicale, si arricchisce di diramazioni sempre nuove senza il timore di perdersi, ma con l’entusiasmo di scoprire luoghi inattesi. (Diana Torto)
Lunedì 24 novembre secondo appuntamento con in apertura di concerto, “Doppie Seduzioni jazz” con Paolo Damiani, musiche, violoncello e Roberto Ottaviano, sax soprano, clarinetto basso. A seguire, Santa Cecilia Jazz Ensemble con: Francesca Fusco, voce, Claudio Giusti, sax alto,Lorenzo Chiarantini, chitarra, Francesco Merenda, batteria, musiche di Paolo Damiani e Roberto Ottaviano. “Senza il Doppio non c’è Amore, la luce si nutre d’ombra, dal silenzio nasce il suono e lì ritorna, quando muore. Cerchiamo l’in-solito, ciò che non è familiare e che ci sorprende a nostra insaputa. Il Doppio è anche il punto di vista dell’altro che è in noi stessi, o dello straniero che proviene da un altrove. Allora servono depensamenti, aree di incertezza e di conflitto, inettitudini contro la tirannia della tecnica e della produttività ad ogni costo. E al limite fughe, uscite dal solco seminato, evasioni. Apparizioni subito negate e visioni infrante come un’onda: non è questa la Seduzione?(Paolo Damiani).”Sono ormai trascorsi quasi cent’anni da quando, nel 1914, Otto Rank, ispirato dalla sua passione per il teatro e la filosofia ed incuriosito dalla forza prorompente ed incisiva della nascente settima arte, presentò al già allora esimio dottor Sigmund Freud un manoscritto, che lo stesso padre della psicoanalisi dichiarò che rivelasse un’intelligenza eccezionale. Da allora, e fino ai giorni nostri, “Der Doppelgänger” continua ad essere un testo ricco di fascino, nonché di notevoli spunti di riflessione, nonché di rottura con la visione del Doppio tramandata a partire dal ‘500. Buona parte della letteratura compresa tra il periodo rinascimentale e la scienza positivista aveva convogliato, nell’immaginario del Doppio, gli aspetti più destabilizzanti, destrutturanti e distruttivi della psiche, contrariamente a quanto trasmessoci da molte culture antiche del Doppio come Compagno, Gemello, Sosia, simbolo di individuazione, mezzo di raggiungimento di una coscienza e di un’autocoscienza piena e totale del mondo, dell’Io e del Sé. Ma è solo con l’avvento del Romanticismo prima, e della psicoanalisi poi, che nella cultura, nonché dell’anima dell’uomo occidentale si affianca, al valore della ragione, il fascino e l’inquietudine dello sdoppiamento dell’Io, la magica e perturbante seduzione del Doppio, una nuova forza dell’Io, rimasta in “ombra” sino ad allora. “Der Doppelgänger”, ci fa capire con estrema chiarezza che ci troviamo di fronte all’interessante e significativo problema del rapporto dell’uomo con il proprio io. In una Praga di inizio ‘800, Baldovino, studente povero in canna ed innamorato della contessa Margit, patteggia con il mago Scapinelli, per centomila fiorini, il diritto di prendere dalla sua camera ciò che desidera; il mago si impossessa, così, della sua immagine allo specchio, che diventa il suo sosia e persecutore, al punto tale da portare Baldovino a sparargli, ferendo a morte sé stesso.(Roberto Ottaviano)
Infine, lunedì 1 dicembre, Marco Tamburini Marco Tamburini, & RJD Collective ospite Mauro Beggio con: Marco Tamburini, tromba e direzione, Enrico Giulianini, sax tenore, Davide Tardozzi, chitarra, Alberto Paggin, contrabbasso e Mauro Beggio, batteria. Marco Tamburini e Mauro Beggio, legati da una lunga collaborazione artistica, hanno realizzato questo progetto cercando nel groove (parola slang americana che nel linguaggio musicale descrive l’arrangiamento ritmico di un brano o, usata come aggettivo, indica una situazione musicale particolarmente efficace), l’ispirazione principale per la composizione dei brani di questo concerto.
La musica scritta per questo quintetto elabora influenze stilistiche provenienti dal pop e dal jazz, musiche che fanno del ritmo (groove) un ingrediente essenziale. I brani, realizzati ex novo per questa occasione, diventano quindi una vera e propria vetrina di ciò che melodie, armonie ma soprattutto ritmi, possono offrire nella composizione e nell’improvvisazione, seguendo l’imprevidibilità.
Il progetto Music Live: i giovani x i giovani, promosso dall’ISMEZ, giunto alla quinta edizione, intende dare vita a un cartellone di 9 concerti che saranno circuitati nei 3 Conservatori di Musica coinvolti: Bologna, Rovigo, Roma e che avranno come protagonisti i giovani degli stessi Conservatori, quali Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale (afam) in fase di formazione (per la parte esecutiva), e quelli delle Università, laureandi presso i corsi di laurea a indirizzo musicale, per la realizzazione delle Guide all’ascolto: un vasto parterre di giovani ricchi di nuove professionalità. Elaborare e realizzare un percorso formativo mirato e specialistico, rivolto ai giovani allievi degli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale (Conservatori di Musica) che aderiranno al progetto e selezionati dagli stessi Istituti, finalizzato alla promozione e circuitazione in una rassegna di 9 concerti che sarà realizzata nei territori in cui si trovano le sedi degli Istituti stessi in un ottica di reciproco scambio culturale.Nel progetto sono coinvolti il Conservatorio di Musica “S. Cecilia” di Roma,il Conservatorio di Musica “Giovan Battista Martini” di Bologna e il Conservatorio di Musica “F. Venezze” di Rovigo. I tre conservatori hanno selezionato giovani tra i 18 e i 30 anni,allievi delle classi di jazz, che si sono costituiti in ensemble, e che hanno studiato un apposito repertorio sotto la guida di un docente tutor interno al Conservatorio e alla fine di questo periodo hanno seguito un seminario con il solista con il quale si esibiranno..I Conservatori di Musica quali istituzioni deputate alla formazione dei musicisti, garantiscono un completo percorso didattico e rappresentano un’importante presenza culturale musicale sul territorio. Saranno quindi gli studenti dei Conservatori a realizzare la parte squisitamente musicale (strumentisti, coro, solisti) in un percorso musicale dedicato, in questa terza edizione, al Jazz. Infatti si è pensato di dare un taglio nuovo all’iniziativa con la formazione e costituzione, all’interno dei Conservatori coinvolti, di quattro ensemble jazz che svilupperanno ognuno un proprio repertorio basato sul linguaggio comune jazz, ma contaminandolo con la tradizione musicale della Regione di appartenenza del Conservatorio. L’ISMEZ/Onlus proporrà uno o due temi, da concordare con i docenti tutor dei Conservatori, su cui lavoreranno sia nella formazione degli organici sia nei programmi. Le musiche saranno tutte composizioni e/o arrangiamenti originali e inediti. Il docente tutor interno a ciascun Conservatorio proporrà all’ISMEZ un “solista ospite” di chiara fama che terrà una masterclass, aperta anche ai giovani studenti della Cattedra Jazz di uno dei Conservatori ospitanti, e che si esibirà con l’Ensemble nei 3 concerti. Lo scopo delle Guide all’Ascolto è duplice, da un lato dare al pubblico di giovani gli strumenti necessari per avvicinarsi alla musica, capirne e approfondirne i linguaggi; dall’altro offrire l’opportunità a quanti intendono evidentemente impegnarsi in questo settore di sperimentare un tipo di approccio comunicativo che sia in grado di coinvolgere l’interesse dei loro interlocutori, anch’essi giovani e con una qualificata preparazione culturale. L’ISMEZ/Onlus, realizzando la IVa edizione di MUSIC LIVE: I giovani x i giovani intende verificare la capacità dei giovani di dialogare con altri giovani, avvicinare all’ascolto della musica jazz fasce significative di nuovi appassionati e prevede, anche nella Va edizione, la registrazione live dei concerti che saranno realizzati nell’ambito della circuitazione Music live: I giovani x i giovani con la pubblicazione delle migliori performance in un CD.
INGRESSO GRATUITO
Info :063242440