Il 7 maggio alle ore 18 presso l’Università degli Studi della Tuscia, Aula Magna dell’ex Facoltà di Agraria, con la proiezione del documentario Land Rush avremo l’opportunità di conoscere un esempio reale di Landgrabbing in Mali, l’accaparramento improprio delle terre, fenomeno questo che ha molte e importanti conseguenze sulle comunità locali, sull’ambiente e sullo sfruttamento delle risorse.
Il landgrabbing, l’appropriazione indebita e prepotente da parte stati, soggetti privati e multinazionali di terreni agricoli è un fenomeno internazionale in continua espansione che coinvolge in particolare i Paesi poveri. Il termine landgrabbing viene ufficializzato nel 2011 e viene definito dalla “International Land Coalition” come la versione moderna di un fenomeno antico: il colonialismo, ovvero l’acquisizione per pochi spiccioli, di vaste zone coltivabili, terreni fertili e delle relative risorse situati in nazioni povere. Solitamente superiore ai 10 mila ettari l’acquisizione si concretizza mediante dei contratti di compravendita o affitto a lungo termine, spesso tra i 30 e i 99 anni. Il terreno “accaparrato” viene utilizzato per produrre beni alimentari e biocarburanti solitamente destinati all’esportazione.
Sinossi del documentario
di Letizia Lucangeli Direttrice Artistica di ISM
Land Rush: regia Oswalde Lewat, Hugo Berkeley Camerun/Mali/UK, USA 2012 docu-fiction 58’
Uno stile narrativo a metà tra il giornalismo d’inchiesta e il documentario, i registi partono dalla recrudescenza della crisi alimentare (coincisa con la grande crisi economico-finanziaria del 2008) e testimoniano un fenomeno poco conosciuto ai più ma devastante per le popolazioni di diversi Paesi africani: l’accaparramento delle terre da parte dei colossi dell’agricoltura intensiva, altrimenti noto come landgrabbing.
La narrazione si svolge in Mali, una terra dalle enormi potenzialità in termini di sviluppo del sistema dell’agricoltura familiare e capace di aderire ad un serio programma di evoluzione del concetto e della pratica di sovranità alimentare. Le ambiguità nel comportamento degli affaristi occidentali, gli ostacoli a progetti alternativi di sviluppo agricolo, le forme di resistenza saggia e consapevole degli agricoltori, gli abusi, gli enormi problemi politici e sociali del Mali: tutto concorre a rendere Land Rush un film che pone domande universali, poiché le dinamiche documentate dagli autori possono facilmente essere trasferite anche alle nostre realtà locali.