Dal 6 maggio al 13 giugno 2015 presentazioni di libri, incontri/convegni, mostre storiche, concerti, rassegne cinematografiche e teatro
A cento anni dall’entrata dell’Italia nel Primo Conflitto Mondiale, la Casa della Memoria e della Storia presenta una serie di iniziative volte a ricordare quell’immane tragedia bellica che ha segnato l’inizio di un nuovo capitolo storico per l’Italia e per l’intero Vecchio Continente.
Dal 6 maggio al 13 giugno 2015 presentazioni di libri, incontri/convegni, mostre storiche, concerti, rassegne cinematografiche e teatro costituiscono un ricco e composito paniere di eventi, ciascuno dei quali in grado di offrire uno spaccato su specifici aspetti relativi alla Prima Guerra Mondiale. Quel conflitto ha rappresentato l’esperienza di massa della modernità e un momento di svolta profonda nella storia politico-sociale dell’Europa e del mondo. E’ in quella catastrofe, in quell’orizzonte post-risorgimentale e non ancora evoluto dal colonialismo, che troviamo le radici del mondo contemporaneo e gli elementi utili per ricostruirne la storia: lì sta il germe dei totalitarismi e delle guerre fratricide che ne seguiranno. In quella esperienza drammatica e sconvolgente si amplifica, nel crollo degli imperi, l’insensatezza che aprirà le porte ai nazionalismi del Novecento. Raccontare con lo scarto del tempo quella follia, che ha visto milioni di uomini combattersi anche sulla linea di confine, crediamo sia utile a comprendere meglio le conseguenze che da quella guerra sono derivate.
Promosso dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo di Roma – Dipartimento Cultura Servizio Spazi Culturali in collaborazione con le Associazioni Residenti della Casa della Memoria e della Storia e Zètema Progetto Cultura.
12 MAGGIO ore 18.00
LA GRANDE GUERRA NEI CANTI, NELLA PROPAGANDA E NELLA TRAGEDIA – “VOCI E IMMAGINI DELLA GRANDE GUERRA”
Incontro con proiezione di immagini e ascolto di registrazioni originali. Partecipano Andreas Gottsmann, direttore dell’Istituto Storico Austriaco di Roma, Piero Cavallari e Antonella Fischetti, autori del volume “Le voci della vittoria. La memoria sonora della Grande Guerra” (Donzelli, 2014)
A cura di Roberto Franceschetti
13 MAGGIO ore 18.00
DOVE STA LA FRONTIERA
Presentazione del libro di Stefania Chinzari e Roberto Ruffino. Con Stefania Chinzari, Annabella Gioia – Direttore scientifico dell’IRSIFAR, Andrea Luciani e Anna Pessato – rappresentanti di Intercultura. Il libro racconta la storia dell’ASF/Intercultura, la più grande associazione di scambi giovanili del mondo, di cui ricorre quest’anno il centenario. L’ASF nacque ad opera di un gruppo di volontari americani che servirono nella 1GM l’esercito francese guidando ambulanze e trasportando feriti dalle trincee agli ospedali parigini.
A cura di Intercultura
18 MAGGIO – 30 GIUGNO
GINESTRA SABINA RICORDA LA PRIMA GUERRA MONDIALE E I SUOI CADUTI
Mostra di foto e ricordi di famiglia nella cornice delle tradizioni storico-musicali custodite dai cittadini e dalla loro centenaria Banda. La mostra vuole focalizzare le contraddizioni fra nazionalismo e ribellione dei soldati attraverso la storia di un piccolo paese.
A cura del Circolo Gianni Bosio e di Ginestra Sabina
20 MAGGIO ore 18.00
LA GRANDE GUERRA NEI CANTI, NELLA PROPAGANDA E NELLA TRAGEDIA – “MORIRE PER CHI…?” Oratorio a più voci tratto da memoriali, diari, giornali dell’epoca e documenti provenienti dagli archivi parlamentari e militari. Si tratta della riduzione del testo teatrale “Morire per Roma” di Roberto Franceschetti e Ezio Unfer, Ed. Kappa, 1984.
Introduce Enrico Pugliese – professore ordinario di Sociologia del lavoro all’Università di Roma “La Sapienza”.
A cura di Roberto Franceschetti
26 MAGGIO ore 17.00
LA GRANDE GUERRA DALL’ARCHIVIO DELLA CINETECA NAZIONALE
Presentazione di Emiliano Morreale, conservatore della Cineteca Nazionale.
proiezione di “Mariute” – di Eduardo Bencivenga (1918, muto, 28’) – e “Umanità” – di Elvira Giallanella (1919, muto, 39’). Il primo, un film di propaganda che esalta il contrasto tra la vita di una diva dell’epoca e la storia di Mariute, contadina costretta a restare sola con i figli, senza suo marito perché impegnato al fronte. Il secondo film, spiccatamente pacifista, girato appena dopo il termine della Prima Guerra Mondiale, narra la storia di due bambini costretti a sopravvivere su un pianeta devastato da una catastrofe di proporzioni planetarie e propone soluzioni di ricostruzione basati a metà tra valori cristiani e socialisti
A cura di Maurizio Carrassi, Biblioteche di Roma
27 MAGGIO ore 17.00
LA GRANDE GUERRA DALL’ARCHIVIO DELLA CINETECA NAZIONALE
Con la presentazione di Enrico Magrelli, giornalista e critico cinematografico. Documentario “Omaggio alle truppe reduci della Francia” (1919, muto, 13’) di Luca Comerio coevo alla fine delle ostilità e “Il caimano del Piave” di Giorgio Bianchi (1951, sonoro, 94’) che, pur narrando una vicenda romanzata che si snoda sullo sfondo del conflitto, si serve di riprese tratte da filmati autentici dell’epoca, anticipando per certi versi aspetti neorealisti nelle scelte del cast
A cura di Maurizio Carrassi, Biblioteche di Roma
28 MAGGIO ore 17.30
Incontro “MILLE DONNE MILLE EROINE. LE PORTATRICI CARNICHE DURANTE LA GRANDE GUERRA
Un vivido ritratto delle “Portatrici” carniche, donne che lungo il fronte della Carnia – estremo settore nord-occidentale dell’area della regione storico-geografica del Friuli – si impegnavano a trasportare, sulle loro spalle e lungo tortuosi ed impervi sentieri, munizioni e derrate alimentari agli alpini impegnati nei combattimenti contro il nemico. Culturalmente radicate nella tradizione popolare, queste figure evidenziano l’impatto che la guerra ebbe sulla vita quotidiana del mondo femminile e rappresentano, nell’immaginario collettivo, un fenomeno di commovente eroismo.
Maria Plozner Mentil è una di loro. Ha 32 anni e quattro figli di cui occuparsi quando sceglie di prender parte alla Guerra, mentre suo marito si trova al fronte sul Carso. Per mesi e mesi, ogni giorno, Maria sale e ridiscende la montagna. Viene uccisa da un cecchino austriaco il 16 febbraio 1916 e seppellita a Paluzza. Ora riposa nell’Ossario di Timau accanto ai resti di altre migliaia di soldati caduti sul fronte. Medaglia d’oro al valor militare, la sua opera quotidiana e il suo infinito coraggio vengono ricordati in un incontro a lei dedicato, alla presenza di autorità locali, testimoni e artisti. Partecipano Massimo Mentil – Sindaco di Paluzza, Luca Scrignaro – Assessore al Turismo di Paluzza, Manuela Di Centa -campionessa olimpica e nipote di una portatrice carnica, Annabella Gioia – direttore scientifico dell’IRSIFAR, Giancarlo Cauteruccio – regista teatrale, Giuliano Compagno – saggista e scrittore, Patrizia Schiavo – interprete di “Hanno sparato a Maria! Memoria di scena per una donna italiana”
A cura di Giuliano Compagno
5 GIUGNO ore 16.30
GLI ULTIMI GIORNI DELL’UMANITA’
Proiezione della riduzione Rai dello spettacolo teatrale tratto dal testo di Karl Kraus, con la regia di Luca Ronconi, andato in scena nel 1990 all’ex Sala Prese del Lingotto della Fiat a Torino.
L’autore contrappone due personaggi di fantasia che commentano episodi di una guerra – chiaramente identificabile con la Prima Guerra Mondiale – giungendo a visioni apocalittiche in uno scenario post-bellico, con uno spirito fortemente critico. Spettacolo memorabile andato in scena nel 1990 all’Ex Sala Prese del Lingotto della FIAT a Torino, coinvolse un numero considerevole di attori straordinari (tra gli altri Luca Zingaretti, Annamaria Guarnieri, Massimo Popolizio, Ivo Garrani, Walter Malosti, Massimo Verdastro, Marisa Fabbri e la costumista Gabriella Pescucci). Il grandissimo spazio ebbe l’effetto di una macchina scenica imprevedibile e magica, modulabile e trasformabile architettonicamente in continuazione sotto gli occhi degli spettatori, posizionati su i due lati di un lungo corridoio.
Per gentile concessione del Teatro Stabile di Torino e a cura del Dipartimento Cultura
6 GIUGNO ore 17.30
LA BANDA DI GINESTRA SABINA RICORDA LA PRIMA GUERRA MONDIALE E I SUOI CADUTI
Esibizione della centenaria Banda di Ginestra Sabina che interpreta canti dei soldati della Grande Guerra, alternandoli con lettura di poesia e prosa. L’iniziativa prende spunto da un canto che negli anni ’70 il Prof. Alessandro Portelli registrò a Ginestra, genericamente definito “ricordo di guerra” e ascoltato dalla voce dell’anziano Giovanni Cecca. In esso egli identificò una versione popolare del canto “Gorizia, tu sei maledetta” già registrato nel Nord Italia, testimonianza della rivalsa dei soldati nei confronti di una guerra che aveva prodotto una carneficina. Tale reperto mostra il diffondersi del messaggio musicale quale testimonianza della sofferenza e ribellione di quei soldati.
Presenta Alessandro Portelli, Presidente del Circolo Gianni Bosio.
A cura del Circolo Gianni Bosio e di Ginestra Sabina
CINEMA STORIA E…LA GRANDE GUERRA – rassegna cinematografica
A cura del Dipartimento Cultura con le Associazioni della Casa della Memoria e della Storia
11 GIUGNO
Introduzione a cura di IRSIFAR
Ore 18.30 – Documentario “La prima guerra mondiale sui Fronti Europei”, a cura di Mauro Brescia, 21’, contenuto speciale del documentario “Gloria, la Grande Guerra” di Roberto Omegna, (1934, 110’).
Ore 20.30 – film “Charlot soldato” di Charlie Chaplin (1918, 41’)
La Prima Guerra Mondiale è in corso. Tra i soldati al fronte c’è anche Charlot che naturalmente pensa più a salvare la pelle che a combattere il nemico. Nonostante questo tuttavia cattura da solo l’imperatore di Germania; ma è solamente un sogno…
A seguire “La guerra lampo dei Fratelli Marx”, di Leo McCarey (1933, 68’)
Rufus Firefly, un perfetto incompetente, confusionario e arruffone, viene nominato primo ministro di Freedonia. Il paese è in preda alla crisi economica ed è per giunta insidiato dal confinante stato di Sylvania, che mette alle costole di Firefly due spie, Pinky e Chicolini. A forza di vederseli attorno, Firefly li fa entrare nel suo staff.
12 GIUGNO
Introduzione a cura del Circolo Gianni Bosio
Ore 18.30 – Documentario “L’albero tra le trincee” di Alessandro Scillitani (2013, 89’)
Di ritorno da un lungo viaggio attraverso i luoghi della Grande Guerra, Paolo Rumiz scrive una lettera ai suoi figli, ripercorrendo racconti, leggende, piccole grandi storie tramandate da custodi della memoria incontrati durante il viaggio.
Ore 20.30 – film “Orizzonti di gloria” di Stanley Kubrick, (1957, 86’)
Due generali francesi della Prima Guerra Mondiale ordinano, per ambizione e stupidità, un inutile attacco suicida. Quando questo fallisce, i due accusano di codardia i soldati e stabiliscono che ne vengano fucilati tre a caso come esempio per la truppa. Nonostante gli sforzi d’un onesto colonnello, le sentenze vengono eseguite: uno dei condannati, ferito, viene portato davanti al plotone in barella.
13 GIUGNO
Introduzione a cura di Pupa Garribba, esperta della memoria storica contemporanea
ore 18.30 – Documentario “Scrivimi a lungo, scrivimi tante cose” di Mauro Vittorio Quattrina (2008, 68’).
Nel corso della Prima Guerra Mondiale il servizio postale militare italiano distribuì qualcosa come nove miliardi e trecento milioni fra cartoline, lettere, vaglia, pacchi e così via. Questo documentario vuole raccontare i sentimenti, le paure e le speranze dei soldati italiani al fronte, attraverso la lettura e la documentazione di lettere e scritti originali. La Grande Guerra fu per l’Italia una “fabbrica di scrittura”. L’unico contatto con le famiglie, i parenti, le fidanzate e gli amici avveniva attraverso la scrittura.
Così centinaia di migliaia di soldati analfabeti impararono a leggere e a scrivere, seppur stentatamente, proprio grazie alla guerra. Dalle lettere dei soldati al fronte sono la solitudine e la paura i sentimenti generici rilevabili in ogni scritto. Ma anche l’incapacità di capire il perché di una guerra che, dalle lettere, scopriamo poco sentita e male vissuta. Sopra tutto vigila e controlla la censura militare. È il primo documentario realizzato su questo argomento.
Ore 20.30 – film “Joyeux Noël – Una verità dimenticata dalla storia” di Christian Carion (2005, 116’). 1914, L’Europa è in guerra. Sul fronte francese le truppe locali e quelle scozzesi contrastano l’avanzata dei soldati tedeschi. Le trincee delle tre nazioni sono a pochissimi metri le une dalle altre. In mezzo la terra di nessuno disseminata di corpi. Ma la notte della Vigilia di Natale una voce, dolce e melodiosa, si eleva sull’orrore della guerra, i soldati escono dalle trincee e festeggiano insieme, fraternizzando e scambiandosi doni.
Ora che il nemico è un uomo, con un volto e una storia, con la foto della moglie nel portafoglio è difficile pensare di ricominciare a spararsi addosso, impossibile uccidere coloro che per un momento sono stati tuoi fratelli.
A cura del Dipartimento Cultura con le Associazioni della Casa della Memoria e della Storia
CASA DELLA MEMORIA E DELLA STORIA
Via San Francesco di Sales, 5 – 00165
Lun-ven ore 9.30/20.00
Info 060608 – 06.6876543
www.casadellamemoria.culturaroma.it