The Rocker “Keep rock‘n roll alive” è il terzo album di inediti della formazione guidata da Edo Arlenghi

In 10 tracce il racconto del rock, delle sue emozioni, dei suoi miti e del suo bisogno di coerenza 

Release album 9 ottobre 

Un inno al rock, nel suo essere musica, ma anche ispirazione. Il rock’n roll, infatti, è uno stile di vita che in queste dieci tracce prende forma attraverso le emozioni che animano il popolo del rock e le storie. Leggende e narrazioni ormai diventate mitiche, che affascinano per i loro misteri irrisolti, dove la vita e la morte la fanno da padrone. 

C’è tanto anche di autobiografico nel nuovo disco di The Rocker. La scelta delle emozioni e delle vite da raccontare sono quelle che più toccano il leader della formazione, Edo Arlenghi e gli altri componenti della sua band. L’ascolto invita alla presa di coscienza che il rock’n roll, in fondo, è una scelta di vita e di ideali. È così che un’esistenza può diventare dannata, nel nome di una coerenza che la porta fuori dagli schemi precostituiti.

Racconti di miti, fatalità, lotta, esperienza, coerenza, amore e sogni animano questo disco, il terzo di inediti della formazione. 

Track by track 

Keep rock’n roll alive

È un inno al Rock’n Roll. Una dedica al club dei 27: Jimi Hendrix, Janis Joplin, Brian Johns, Robert Johnson, Amy Whinehouse e Curt Cobain.

Una maledizione? Una casualità, forse una coincidenza? È tutto avvolto in un grande mistero che unisce fama e morte.

Let the music take control 

La descrizione di come un genere musicale, il Rock’n Roll, arrivi a tatuarsi nell’anima per passione. Questo brano parla delle vibrazioni positive che scaturiscono dall’appartenenza ad una band che sceglie la coerenza, sia sul palco che giù dal palco, il romanticismo e l’attaccamento a dei valori immutabili. 

One minute

La storia di due ragazzi, un lui ed una lei, attratti dal sogno di rapinare una banca e diventare ricchi in poco tempo. Hanno un piano, lo mettono in atto, ma tutto finisce in un terribile scontro a fuoco con la polizia. Lui muore con i soldi in mano, colpito da un proiettile.

Police on my back 

Il brano è scritto da Eddy Grant contro il regime dell’apartheid in Sudafrica, poi ripreso da The Clash nel 1980.

Proprio da questa seconda versione, arricchita da tutta l’energia e la rabbia della band londinese, nasce la cover di The Rocker. Il testo parla di un uomo che ha appena commesso un omicidio, ha sparato ed ha ucciso presumibilmente un poliziotto. Da quel momento scappa, corre e si rifugia ovunque, sentendosi braccato. Cosa ha fatto? Improvvisamente si rende conto che da quel momento in poi avrà un conto da pagare con la giustizia, una sensazione di panico che fa a schiaffi con il motivo musicale allegro della canzone.

They can’t kill your idols 

Seguire i propri sogni in questa vita è l’unica cosa che conta e che dà veramente soddisfazione. Sentirsi realizzati è ‘fonte di una vita serena, ma per questo traguardo bisogna soffrire e faticare, perseverando.

Il viaggio è importante forse più della destinazione, ma provarci con tutto sé stessi è una prova di forza e volontà.

Restless soul 

Un brano autobiografico che, senza fronzoli, racconta una vita, descrive un’anima, le esperienze negative e gli insegnamenti che illuminano la strada. Ricordando il passato, ma vivendo sempre in positivo, presente e futuro.

Under the low lights 

Un brano contemporaneo riferito al periodo nefasto che stiamo vivendo. La pandemia, la guerra, i valori della vita che cambiano in un momento e sembrano invertire il naturale moto delle cose. 

Never back down

Mai voltare le spalle ad un problema. Anzi, appena si presenta va affrontato subito, chiudendo eventualmente i conti con il passato. Un consiglio valido sempre, ma soprattutto quando c’è un malintenzionato pronto ad aggredirti.

Take it to the limit 

Gli attimi che vive un atleta di MMA prima di entrare nella gabbia.La massima concentrazione, la visione delle combinazioni possibili per uscirne vittorioso, sentire il proprio corpo ed ascoltare i consigli del proprio coach .ll suo viso esprime solo grande sicurezza. A breve inizierà a combattere. 

Glorious day 

Un giorno perfetto, un giorno glorioso come capita, a volte, nella vita. Una giornata passata a fare sport, ridendo, godendosi la vita con gli amici in totale armonia.

Un giorno speciale, un brano speciale, nato per diventare la sigla dell’Y-40 la piscina più profonda del mondo. 

Autoproduzione

Release album: 9 ottobre 2022

SOCIAL

FACEBOOK https://www.facebook.com/riffrafftherocker

YOUTUBE https://youtube.com/user/EDOROCK

SPOTIFY https://spoti.fi/3HEHUOp 

SOUND CLOUD https://soundcloud.app.goo.gl/T5ein

ITUNES https://music.apple.com/it/album/blood-strength-soul-feat-simon-wright/1203681585

BIO

Edo Arlenghi già cantante dei RiffRaff tribute to AC/DC è il fondatore e compositore di questo progetto di Pure Rock’n Roll. Nel 2009 i The Rocker aprono il God’s of Metal allo stadio Brianteo di Monza, suonando prima di Motley Crue e Heaven & Hell. Nel 2010 esce il primo album, Italian Bastards, per la 3 Accordi Records. Nel 2010 suonano al Palalido di Milano in apertura agli svedesi Europe e aprono al primo tour italiano dei Californiani Y&T.

Nel 2013 esce il secondo album – Blood Strenghth and Soul – registrato a Los Angeles al Command Studio, che vede alla batteria Mr.Simon Wright ex drummer degli ACDC e della Ronnie James Dio Band. Nel 2015 la band viene invitata a suonare all’Expo di Milano mentre nel 2016 esce il singolo e il video di Glorious Day, un brano di grande impatto diventato la sigla della piscina più profonda al mondo. la Y-40 di Montegrotto Terme.

Il video è stato filmato nelle profondità della piscina stessa, che raggiunge i -40 metri. Il primo giugno 2021 i The Rocker lanciano il loro nuovo singolo – Keep rock’n roll alive –  title track del nuovo cd che esce ad ottobre 2022 e che contiene anche Police on my back. 

fonte: http://www.laltoparlante.it

Articolo precedenteI Laboratori a Domicilio di Officine Apogeo premiati dal Rotary Club
Articolo successivoUltimo capitolo per “JOBS. Nuove forme e spazi del lavoro nell’Emilia centrale”, la mostra Linea di Confine a L’Ospitale di Rubiera