Valentina Luiu e Gabriele Onnis di IED Cagliari vestono i due nuovi Cannonau “Su Craru” e “S’Iscuru” di Tenuta Olianas

Valentina Luiu e Gabriele Onnis di IED Cagliari vestono i due nuovi Cannonau Su Crarue  “SIscuru di Tenuta Olianas. I due giovani neodiplomati dell’Istituto Europeo di Design (IED) di Cagliari sono gli autori del concept vincitore per il progetto grafico per Su Craru e SIscuru, i due nuovi Cannonau realizzati da Stefano Casadei nel cuore del Sarcidano dopo un attento lavoro di zonazione e ricerca sui vigneti di proprietà.

L’azienda della Famiglia Casadei ha affidato a sei giovani neodiplomati in Product e Media Design, suddivisi in tre team di lavoro, l’ideazione del progetto grafico e il packaging delle sue due nuove etichette di Cannonau.

(Gergei, 16 novembre 2022) Stessa varietà, il Cannonau, stesso territorio, il Sarcidano, ma tipologie di terreni profondamente diverse che danno origine a vini di grande personalità nel bicchiere, in grado di valorizzare in modo autentico il territorio di provenienza. Nascono da queste premesse i due nuovi Cannonau di Tenuta Olianas, azienda vitivinicola con sede e vigneti a Gergei, nel cuore della Sardegna, condotta da Stefano Casadei con il desiderio di produrre vini di qualità nel rispetto dell’ambiente e della natura.

“La creazione di questi due nuovi vini rappresenta la realizzazione di un mio vecchio sogno nel cassetto” spiega Stefano Casadei. “Dare vita a dei vini che definirei didattici, perché consentono di comprendere perfettamente come la materia terra, nel suo insieme chimico, fisico e microbiologico, porti ad una chiara e franca diversificazione del prodotto finale, valorizzando in questo modo il territorio di provenienza”.

Anche il vestito dei due nuovi Cannonau di Tenuta Olianas è il frutto di un lungo e attento lavoro grafico che l’azienda ha deciso di portare avanti in collaborazione con lIstituto Europeo di Design (IED) di Cagliari. Sei giovani neodiplomati in Product Design e Media Design, Gabriele Onnis, Valentina Luiu, Luca Sabatini, Francesco Giuseppe Ligas, Fabio De Murtas e Alessandro Congiu, divisi in tre team di progetto e coordinati dai docenti Annalisa Cocco e Alessandro Cortes, hanno lavorato alla realizzazione di altrettante proposte per la progettazione non solo delle etichette, ma anche del tappo, delle capsule e del packaging finale. I progetti, che dovevano riprodurre graficamente il concetto di agricoltura sostenibile e tutto quello che si cela dietro, coerentemente con la filosofia che anima Tenuta Olianas e il suo approccio Biointegrale®, sono stati giudicati da una giuria composta da professionisti e referenti aziendali del settore food and wine: Leonardo Romanelli – critico enogastronomico e volto televisivo, Giuseppe Carrus – Gambero Rosso, Alessandra Guigoni – Antropologa del cibo, Federica Buccoli – Food Blogger – Mambo Kitchen, Raimondo Mandis – Slow Food Sardegna.

Gli autori del concept vincitore sono Valentina Luiu e Gabriele Onnis che si aggiudicano anche il premio messo in palio da Tenuta Olianas, un viaggio e soggiorno presso Castello del Trebbio, storica azienda situata nel cuore del Chianti Rufina in Toscana, di proprietà della Famiglia Casadei e da cui tutto ha avuto inizio nel lontano 1968.

“Sono stati tre progetti molto interessanti conclude Stefano Casadei e siamo rimasti piacevolmente colpiti dalla creatività degli studenti. Il lavoro che ha vinto, ha sintetizzato al meglio il concetto alla base di questi due nuovi vini, dove la natura viene posta al centro di ogni scelta con il primario obiettivo di creare luoghi dove vivere, lavorare e produrre in totale armonia con la natura e l’ambiente circostante”. 

“Creare connessioni tra gli studenti diplomati e le aziende del territorio è per IED l’obiettivo principale- spiega Antonio Lupinu, nuovo direttore IED CagliariNon solo formare i ragazzi, ma accompagnarli nel percorso di crescita professionale. Con Tenuta Olianas abbiamo da subito condiviso valori e progetti: realizzare le etichette dei nuovi vini è stato il primo passo per una collaborazione che ci auguriamo di sviluppare anche sulle aree del design dei servizi, della comunicazione, e della progettazione di interni”.

I due nuovi Cannonau di Sardegna, Su Craru e S’Iscuru, che si inseriscono all’interno di un progetto denominato “sa terra nosta”, nascono da uno studio di zonazione dei vigneti presenti a Olianas iniziato diversi anni fa, con l’obiettivo di conoscere scientificamente le caratteristiche pedologiche dei terreni, dalle sue origini geologiche fino alle caratteristiche chimico fisiche attuali dei suoli. “Dai risultati delle ricerche sono emerse tre diverse tipologie di terreni – continua Stefano Casadei – che sono in grado di influenzare in modo significativo le caratteristiche dell’uva Cannonau”. La prima tipologia di terreno è calcareo sabbioso da disfacimento di marne arenacee, la seconda è composta da arenarie calcaree su depositi di fondali marini e, infine, la terza è caratterizzata da argillo vulcanici ricchi di basalto e tufi pomicei provenienti da eruzioni vulcaniche. “Dopo anni di sperimentazione abbiamo individuato due precisi vigneti in grado di donare peculiarità gustative e olfattive di grande qualità, ma completamente differenti, che riescono così a valorizzare nel bicchiere le caratteristiche dei terreni presenti a Olianas”.

Il Cannonau di Sardegna Doc Su Craru 2020 nasce da un vigneto allevato ad alberello, con esposizione nord-sud, denominato “Anfiteatro”, che si trova su terreni calcarei originatisi da marne arenacee e siltose del miocene medio-inferiore, ricchi di minerali quali quarzo, miche e calcite. Il Cannonau di Sardegna Doc S’Iscuru 2020, invece, proviene da un vigneto allevato a guyot con esposizione est-ovest e denominato “Cannisoni”, che si trova su terreni di origine vulcanica, nati da detriti basaltici e tufi pomicei del pliocene.

Entrambi i vini – provenienti da vigneti impiantati nel 2010 con una densità di 5000 ceppi per ettaro – fermentano a contatto con lieviti indigeni all’interno di anfore di ceramica prodotte dell’azienda Tava, della capienza tra i 500 e gli 800 litri. La macerazione non supera mai i 30 giorni e il vino, dopo la vinificazione, viene travasato in altre anfore di ceramica con una permeabilità all’ossigeno più bassa rispetto alle precedenti e con una capienza questa volta compresa tra i 300 e gli 800 litri. I vini concludono l’affinamento in bottiglia per ulteriori 12/15 mesi prima della commercializzazione. “Le tecniche di vinificazione e di affinamento che abbiamo deciso di utilizzare per entrambi i vini hanno l’obiettivo di rispettare al massimo la materia prima di partenza, esaltando l’unicità del Cannonau e quella delle terre di origine” continua Casadei.

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