Festival Lirico dei Teatri di Pietra: musica, ricordo e dovere etico

L’opera lirica “Falcone e Borsellino” inaugura l’edizione speciale per la Città metropolitana di Palermo del Festival con un “Risveglio” della più viva e intima cultura

Sarà la monumentale Chiesa di San Domenico, pantheon degli uomini illustri della Sicilia, la cornice per l’inaugurazione dell’edizione speciale per la Città Metropolitana di Palermo del Festival Lirico dei Teatri di Pietra “Il Risveglio”, promosso dal Coro Lirico Siciliano, che si appresta a realizzare la prima di dieci serate evento il prossimo 1 Dicembre, ore 21, con l’innovativa opera lirica contemporanea “FALCONE E BORSELLINO, OVVERO IL MURO DEI MARTIRI”, celebrativa del trentennale della morte dei due grandi personaggi.

Nel 2022 decorrono 30 anni dalla scomparsa dei due giudici che hanno dedicato la loro vita nella lotta contro la mafia; non a caso si è scelto di aprire la manifestazione in un luogo simbolo di legalità e memoria, che conserva al suo interno le spoglie del giudice Giovanni Falcone.

I tragici eventi che sconvolsero non solo Palermo e la Sicilia ma l’intera Italia sono rimasti indelebili nel cuore e nella mente di tutti. “Falcone e Borsellino, ovvero il muro dei martiri”, è un’opera di forte impegno civile dovuta al coraggio di due autori che appartengono alla stessa terra dei due magistrati: Antonio Fortunato, il compositore, e Gaspare Miraglia, il librettista.

L’opera si svolge nel giorno in cui ricorre l’anniversario dell’attentato al magistrato Giovanni Falcone. Proprio quando lo scoramento sembra essersi impadronito di tutto e di tutti, inaspettatamente, un’assemblea di cittadini (esponenti della società civile), stanchi di subire in silenzio l’oltraggio di «cosa nostra», che condiziona ormai anche l’esistenza individuale, giunge in copiosa schiera.
L’intento di quest’adunanza popolare, oltre che per rivolgere doveroso omaggio ai due eroi, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e alle migliaia di vittime trucidate dalla mafia, è, anche se non soprattutto, di risvegliare l’esecrazione collettiva, contro il mondo della criminalità organizzata che, sempre più scopertamente, intende affermare le sue feroci regole di violenza e di sopraffazione.
Le implorazioni della collettività sono struggenti e accorate, sicché i due giudici, idealmente, si ripresentano ai supplici cittadini per raccontare la loro tragedia.

Alla fine, almeno attraverso la poesia e la musica, l’indignazione degli onesti riesce a sgominare il terribile mostro che non è più tollerabile in una società civile e democratica, e ci si augura che la conseguente catarsi possa essere accolta dalla società civile.

L’atto unico vedrà schierati l’Orchestra Filarmonica della Calabria e il Coro Lirico Siciliano, sotto l’autorevole bacchetta di Giuliano Betta. Il cast prevede, per la parte musicale, la partecipazione di Clara Polito (la madre di tutte le vittime di mafia), Francesco Verna (il padre) e Riccardo Bosco (Mafia, incarnazione del male), mentre per quella attoriale Alessandro Idonea e Bruno Torrisi (che daranno voce, rispettivamente, a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino).

Il Coro Lirico Siciliano interpreterà i sentimenti alla Società civile di Palermo e sarà istruito, come di consueto, dal suo maestro stabile, Francesco Costa, mentre è prevista anche la partecipazione del Coro di Voci Bianche “Note Colorate” diretto da Giovanni Mundo, che impersonerà le anime dei fanciulli uccisi dalla mafia.

Per l’evento di gala, inoltre, sarà presentata l’opera inedita del pittore palermitano Filippo Lo Iacono, noto artista dalla carriera internazionale.

Il festival, promosso dal Ministero della Cultura e dalla Città Metropolitana di Palermo, con l’autorevole partnership di RAI Sicilia, che non ha voluto fare mancare il suo prezioso e attento apporto, ha goduto di prestigiosi patrocini: il Parlamento Europeo, Il Presidente del Senato della Repubblica, il Presidente della Camera dei Deputati, il Ministero della Cultura, la Regione Siciliana, il Pontificium Consilium de Cultura, l’Enit, la Confederazione Italiana Archeologi, la Fondazione Verona per l’Arena.

Il fitto calendario prevede eventi dall’1 al 10 Dicembre p. v., che avranno luogo sia in quartieri e zone della città più delicate che in zone che presentano connotazione di particolare pregio storico, artistico e monumentale, per una opera di decentramento culturale: Sperone, Borgo Nuovo, Brancaccio, Zisa saranno trasformati, per una notte, in palcoscenici di grandi teatri.

Una inaugurazione straordinaria per il Festival 2022, che coniuga bellezza, arte, e, attraverso la serata evento di apertura, anche impegno civile e doveroso ricordo, affermandosi come la stagione musicale e artistica di riferimento del meridione donando bellezza e armonia e “risvegliando” con la potenza della grande musica.

Prossimi appuntamenti:

– 2 Dicembre a Sperone nella Chiesa di Maria SS. delle Grazie e l’8 Dicembre a Brancaccio nella Chiesa di San Gaetano un viaggio in musica tra le più celebri pagine del ricco e amato repertorio nel Novecento italiano musicale: da Tosti a De Curtis, da Leoncavallo a Bixio;

– celebrazione del 100mo anniversario della morte di Giovanni Verga il 3 Dicembre nella Chiesa dell’Addolorata di Aspra (Bagheria) con Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni;

– recital operistici il 5 Dicembre a Borgo Nuovo nella Chiesa di Santa Cristina e il 10 Dicembre nella Chiesa di Sant’Antonio in Bagheria con estratti da “La Traviata”, “La Bohème”, “Rigoletto”, “Tosca”, “Madama Butterfly”;

– recital lirico di romanze, serenate, mattinate tradizionali siciliane tratte da “Eco della Sicilia” di Francesco Paolo Frontini il 4 Dicembre nella Chiesa di Sant’Antonio a Bagheria;

– “Bellini Opera Gala” il 7 Dicembre nella Chiesa della SS. Trinità a Palermo;

– esibizione degli Archi Ensemble, il 6 Dicembre presso la Chiesa di Santo Stefano Protomartire a Palermo e il 9 Dicembre nella Chiesa di San Domenico a Bagheria.

Tutti gli eventi saranno a ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

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