Domenica 5 marzo, alle ore 11, verrà presentata presso la Riserva Naturale Regionale della Selva del Lamone, “Io esco di casa alle tre di notte perché ho voglia di piangere e amare”, un’istallazione fotografica di Lucrezia Testa Iannilli.
Gli alberi, le pietre laviche, le murce impenetrabili della Selva del Lamone fanno da quinta al bestiario contemporaneo di Lucrezia Testa Iannilli, installato sul sentiero della Rosa Crepante.
Un percorso di immagini fotografiche su animalità e (post)umanità.
Un confronto sull’evoluzione e la convivenza con le bestie, le fiere, un tema attuale che affonda le sue origini nel mito. Lucrezia Testa Iannilli crea immagini di “nuovi umani o nuovi dei” che fondono il loro corpo con quello degli animali e/o con la natura.
Passando dal tema religioso e filosofico a quello ecologico del cambiamento sostenibile, la serie prende spunto dalla riflessione sull’innovazione etica, partendo dall’osservazione del post-umano già bionico, che porta la visione ad anticipare i tempi. Un’astrazione magica del quotidiano in cui le figure interagiscono con qualcosa di profondamente intimo e folle tra di loro e lo spettatore.
La forza comunicativa ed evocativa delle immagini invitano al “prodigioso smarrimento” nella Selva del Lamone, la quale, caratterizzata com’è da boschi di querce a tratti impenetrabili e coperta di pietre laviche millenarie da la percezione di quella dimensione profetico-visionaria del racconto dantesco e di immaginare un immediato incontro con delle fiere.
Le immagini installate appaiano come un viaggio iniziatico, un incontro con l’invisibile o divino attraverso l’animale che si fa canale per questo. La Riserva Naturale Regionale Selva del Lamone un bosco aspro e selvaggio di 2000 ettari al confine tra il Lazio e la Toscana, cresciuto su un’antica colata lavica formatasi circa 150.000 anni fa. A tratti impenetrabile, coperta di “murce” (cumuli di pietre laviche) è un luogo affascinante dalla notevole valenza naturalistica, ambientale ed archeologica. LLART è un progetto del comune di Farnese, a cura di Mara van Wees, che intende portare l’arte contemporanea e ambientale nella Selva del Lamone.
“Con l’installazione delle bellissime e coinvolgenti opere di Lucrezia Testa Iannilli – commenta Giuseppe Ciucci, sindaco di Farnese – la cornice di Lamone Land Art della Riserva Naturale si arricchisce di un evento unico che porta il visitatore ad immergersi in una selva animata, fatta di querce secolari, pietre basaltiche, muschio e opere che lo proiettano in universi e mondi immaginari”.
Con il patrocinio di
Regione Lazio / Riserva Regionale Selva Naturale del Lamone
Comune di Farnese
LLART Lamone Land Art