Anna Ferrari ci parla di Insondabile destino

Anna Ferrari con Insondabile destino è riuscita a creare una trama coinvolgente e intrigante sicuramente apprezzabile da chi ama questo genere di narrativa…

L’abbiamo intervistata:

Ci parli della sua nuova pubblicazione: S’intitola Insondabile destino; vi sono molto legata perché il suo progetto mi ha compagnata per quasi tre anni. Benché abbia steso la prima bozza in soli tre mesi, la maturazione del romanzo è avvenuta più lentamente. Oggi so che è stato così perché dovevo vivere quello che Insondabile destino raccontava e capire a fondo il significato della massima: Conosci te stesso. Il risultato è una storia che tiene in tensione il lettore fino alla fine.

Ricorda il primo libro che ha letto? Certo: Via con il vento. In realtà, l’ho letto con il tatto, avrò avuto due-tre anni. Era tra i libri di mia mamma, io ero probabilmente affascinata dalla copertina, così lo prendevo spesso, lo sfogliavo, annusavo, leccavo, tanto che oggi è a brandelli, custodito con cura. La prima vera lettura è stata Pinocchio, la prima lettura consapevole Delitto e castigo.

Ci racconti come è nato questo romanzo? Stavo passeggiando con Hazel nel parco, e da un po’ di tempo sentivo la necessità di scrivere, ma non sapevo dove cominciare. Allora mi ricordai che il mio professore di greco al liceo ci diceva che per intraprendere qualcosa di completamente nuovo può essere utile rifarsi a dei modelli. Io ho cominciato a pensare a Possessione. Una storia romantica di A. S. Byatt, un romanzo inglese che mi incantò letteralmente, e la scintilla si è accesa. Più che la storia, è stato lo stile a tenermi per mano durante la scrittura.

Quando ha capito che la scrittura avrebbe fatto parte della sua vita? Molto presto, in terza elementare, quando si iniziava a comporre i temi. Erano i momenti più belli. Dimenticavo tutto, anche dove mi trovavo, e mi perdevo in storie di principesse, fate, draghi, folletti, fiori giganti, streghe malvagie. Non c’erano cavalieri, solo principesse, che alla fine trovavano sempre la soluzione al pericolo che incombeva su di loro

Prossimi progetti? Tanti, troppi direi. Sono sempre stata così. Innanzitutto, sto per pubblicare in inglese. Questo English style è una vena creativa che ho scoperto da poco e che fluisce naturalmente quando tocco argomenti molto personali. Spero non si dica mai di me quello che dissero di Conrad! Sto preparando articoli, che potrebbero diventare podcast e video/webinar letterari. I nuovi mezzi tecnologici mi affascinano molto. Poi ho steso il plotting e le prime 120 pagine un altro romanzo familiare, sto definendo il plotting, i personaggi e l’ambientazione di un romanzo fantasy in inglese. Infine, sto raccogliendo materiale per un romanzo storico costruito attorno ai Celti, re Henry II di Inghilterra e Leonardo.

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