Montagne di cultura: l’Heritage della Valle d’Aosta a portata di click

Presentato il nuovo sito web che racconta, con un’estetica immersiva e una narrazione fluida, il patrimonio culturale della Regione autonoma Valle d’Aosta. Valledaostaheritage.com ci trasporta virtualmente all’epoca dei menhir e degli antichi Romani, delle corti medievali e dei regnanti di Casa Savoia.

Oltre 7000 anni di civiltà umana condensati in un’area grande come l’1% dell’Italia. La Valle d’Aosta è uno spazio piccolo, ma la cui storia – eternamente legata alle montagne – si dilata attraverso i secoli. Il racconto di questo heritage è affidato al nuovo sito web dedicato ai castelli, siti archeologici e musei di proprietà regionale: www.valledaostaheritage.com è stato presentato ufficialmente questa mattina ad Aosta, presso la sala Maria Ida Viglino di Palazzo Regionale.

Il portale, concepito e sviluppato dall’azienda Nethics di Susa, è declinato in italiano, francese e inglese: testi, immagini e video esaltano il patrimonio culturale regionale, suggerendo percorsi esplorativi e coinvolgendo il visitatore in una “caccia al tesoro” attraverso i siti più significativi del territorio.

Sulla scia del cambiamento delle priorità legate all’on-line, nate a seguito del Covid, ma anche alla luce del successo dei siti culturali regionali, come dimostrano i dati relativi agli ingressi, si è avvertita l’esigenza di dare più visibilità ai contenuti culturali online, raccontando luoghi e storie che “abitano” la regione.

Valle d’Aosta Heritage è il risultato: una piattaforma che unisce luoghi ed epoche differenti rivelando informazioni, approfondimenti e curiosità, giocando con i colori per offrire un’esperienza interattiva e un’atmosfera coinvolgente e ludica.

Scorrendo con un dito si ammirano gli affreschi del Castello di Issogne, si entra nel poderoso Castello di Verrès, si scoprono il fiabesco castello della Regina Margherita nella terra dei Walser e il Castello di Fénis con le sue suggestive merlature, il novecentesco Castello Gamba, il Castello Reale di Sarre, dimora estiva dei re d’Italia, e ancora il Castello di Aymavilles immerso tra i vigneti e il Castello Sarriod de la Tour.

Questa piattaforma consentirà di dare maggiore visibilità ad alcuni siti attualmente sprovvisti di una propria identità digitale, come l’Area megalitica e il MAR-Museo Archeologico Regionale, così come i gioielli dell’architettura romana: il Teatro romano, il Criptoportico forense, il Ponte-acquedotto di Pont-d’Ael, la Villa romana della Consolata e, per l’epoca tardoantica, la Chiesa paleocristiana di San Lorenzo. 

Tutto questo è l’Heritage, termine internazionale utilizzabile sia in francese che in inglese: la grande H compare nel logo in tanti colori diversi, come dei “mattoncini” che vanno a comporsi creando la C di cultura: un mosaico, dunque, che racconta il patrimonio culturale valdostano valorizzandone l’identità ricca e diversificata.

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