È uscito in libreria il terzo libro di Saimo Tadino – autore fiorentino di “Mind the Gap. Non prendere mai la Northern Line”, edito dall’editore Bookabook. Un libro che si consegna al lettore come una riflessione sulla vita, sul tempo, e come spesso capita in letteratura, del “come sarebbero andate le cose se”, e che invita subito al lettore a una proposta irrinunciabile: recuperare immediatamente tutto ciò che Tedino ha già scritto (Fuggirò con le scarpe e la sposa; Cani soli di mezza taglia).
“Mind the gap. Non prendere mai la Northern Line” esordisce dalla scomparsa di April, quando il quasi quarantenne, Noah, riesce a stabilire una connessione telefonica con il sé del passato.
C’è un solo modo per fare in modo che quel Noah – con gli occhi ancora pieni di vita e l’animo incantato – non incontri mai April, e dunque non soffra per lei fino a privarsi di tutto l’amore che ha potuto dargli. Tuttavia, per non perderla, Noah dovrà fare i conti con una decisione irreversibile: evitare il giorno in cui si sono incontrati e rinunciare ad averla conosciuta, amata, resa la prima ragione di vita.
La lingua sfrontata di Saimo Tedino incontra la costruzione di una storia potente, architettata in modo che al lettore non sarà possibile in alcun caso sottrarsi dalla lettura prima di aver voltato l’ultima pagina. Salti temporali e spaziali rendono la lettura più intrigante, fino a confondere il lettore nella strada che il protagonista percorre per raggiungere una nuova consapevolezza.
Nel suo “Mind the gap”, Saimo Tedino ricorre di frequente a un’ironia tagliente, per alcuni versi disturbante.
Un’ironia sfrontata, ma mai fine a sé stessa – senza risparmiarsi di rappresentare una realtà così com’è; ma c’è spazio per tutti i tipi di sentimenti: dal dolore, alla passione, alla solitudine e finanche alla depressione. Per questo “Mind the gap” può essere definito il romanzo del riscatto, del coraggio e della tenacia, sentimenti che talvolta abbandonano gli esseri viventi, fino a renderli un po’ meno “umani”.
«Speriamo che April non stia flirtando con qualche cantautore romano defunto. Se mi conosce un minimo, sa bene che non le perdonerei mai neanche il tradimento di una notte. Non accetterai mai come giustificazione “Ma eravamo sbronzi, e morti, mentre tu eri ancora vivo”».
“Mind the gap” è un libro breve ma che affronta un tema fondamentale, quello della morte – e soprattutto del dolore e del vuoto che sopraggiunge a chi, involontariamente, finisce per sopravvivere alle persone amate.
Non esistono consolazioni quando d’improvviso ci si ritrova soli, privati dei propri cari, svuotati dei valori in cui abbiamo sempre creduto dopo aver perso i punti di riferimento. Personaggi tangibili, come tangibile è il loro dolore; presenti, come se vivessero al di là della pagina scritta. Una delle più note scrittrici italiane scriveva “Se non puoi uscire dal tunnel, arredalo”, Saimo Tedino, il suo – quello di Noah – non avrebbe potuto arredarlo meglio.
Titolo: Mind the Gap. Non prendere mai la Northern Line
Autore: Saimo Tedino
Editore: Bookabook
Pagine: 154
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