Fuori da venerdì 7 luglio 2023 per Le Stanze Dischi il nuovo singolo dei Megattera dal titolo “Rido”. Dopo “Whale” e “Ginko”, il duo milanese ci accompagna in questo inizio estate con un brano soul-funk intriso di positive vibes nato in un periodo difficile, ovvero quello del lockdown. Un pezzo che è un vero e proprio antidoto contro le emozioni negative che possono emergere nei momenti di crisi.
Qual è stato il momento che vi ha fatto dire “vogliamo fare musica”?
Abbiamo alle spalle percorsi diversi: io (Marianna) ho studiato il pianoforte da bambina e ci ho “litigato” in adolescenza, per poi tornare alla musica col canto, che mi ha folgorata e non ho più abbandonato, approfondendolo con vari insegnanti e vocal coach; Maurizio, invece, ha cominciato da autodidatta chiuso nella sua cameretta e suonando sui vinili, per poi studiare chitarra acustica e jazz. Quando ci siamo incontrati è stato per suonare in una band che non è andata lontano, ma la nostra intesa ci ha portato a far partire il primo progetto musicale in duo. Fare musica per noi è sempre stata una forma di espressione della quale non potevamo fare a meno. Dopo più di dieci anni a riproporre musica di altri, è maturata in noi l’esigenza di esprimerci con la nostra voce. Così, nel 2017, abbiamo cominciato a scrivere i primi brani e, a cavallo tra 2021 e 2022, è nato il progetto Megattera. Il nostro primo singolo è Whale, uscita nel giugno 2022.
Raccontateci “Rido” in qualche riga.
“Rido” è un brano con delle belle vibes leggere, ma sempre con una certa sostanza. In particolare, il tema del pezzo è il cambio di prospettiva: invita a guardare le cose da un punto di vista differente, a non farsi schiacciare dalle logiche di un mondo nelle quali non ci riconosciamo.
Qual è l’aspetto della vostra musica di cui siete più orgogliosi?
Siamo particolarmente orgogliosi del fatto che i nostri brani hanno una grande profondità: nel senso che hanno diversi livelli di ascolto. Ci sono i ritornelli orecchiabili e i riff di chitarra d’impatto, ma poi c’è il livello del testo e il tema del brano, l’aspetto della produzione e dei suoni, l’arrangiamento… Noi stessi a ogni ascolto siamo catturati da elementi diversi e questo ci rende molto soddisfatti del lavoro sui dettagli fatto in studio (col nostro produttore Raffaele “Rabbo” Scogna).
Qual è invece il vostro tallone d’Achille, l’aspetto su cui sentite di dover migliorare?
Pensiamo di avere grandissimi margini di miglioramento da tutti i punti di vista: del resto nella vita si cambia, si evolve e la nostra avventura è appena cominciata. Di certo ci piacerebbe metterci maggiormente alla prova coi live, visto che al momento ci sono state poche occasioni per suonare dal vivo i nostri brani.
Come sperate di continuare la vostra esperienza musicale?
Abbiamo appena terminato il lavoro in studio sull’ultimo brano che andrà a chiudere il nostro primo EP, che dovrebbe vedere la luce entro la fine dell’anno. Ci auguriamo di poter girare un po’ a presentarlo e inaugurare una bella stagione di live nei club e di proseguire col nuovo anno. Intanto stiamo coltivando nuove idee per quel che verrà dopo l’EP e non vediamo l’ora. Speriamo di continuare a crescere ed evolverci e poter portare la nostra musica a sempre più persone.