Damiano Fedele presenta “Ad occhi chiusi” – Intervista al cantautore

Fedele Cosimo all’anagrafe, Damiano per tutti da sempre. Cantautore classe ’90. Coltiva la passione per la musica sin da adolescente, partecipando a vari concorsi come TMF ed AREA SANREMO (2016), affermandosi come cantautore nel 2018 con la pubblicazione del primo album “INTROSPETTIVA”.

Lo stesso anno pubblicherà il singolo “SEMPLICE” (2018) scritto e interpretato con il fratello Gianni. Seguiranno l’album “CHIMERA” (2019), “RESTIAMO A CASA” (2020) singolo composto durante la pandemia da Covid-19, l’Ep Pensieri Sparsi (2021) ed è in procinto di realizzare il nuovo album “LIVIDI, CANZONI E BUGIE” che conterrà i singoli “STORIE DI PLASTICA” (2021) e “CREDO NELLE FATE” (2023). Autore della raccolta di poesie CRISALIDE. (2023). Il suo essere introverso trova spazio nella composizione di poesie, pensieri e storie che sfociano in canzoni adagiate su un sound indie/pop-rock.

Come è iniziata la tua avventura nel mondo della musica?

Da adolescente avevo una band, facevamo cover italiane fino a quando decidemmo di iniziare a fare musica nostra. Ed insieme ai componenti del gruppo scrissi le mie prime canzoni. Dopo la rottura con il complesso decisi comunque di continuare da solista come cantautore, in quanto per me non era solo scrivere una canzone, ma era un atto di liberazione.

C’è stato un momento decisivo in cui hai detto “questa è la mia strada”?

Probabilmente quando ho registrato la mia prima canzone, in quanto riuscivo a liberare emozioni, sentimenti, essendo stato io sempre un introverso, per poi vedere che le mie parole ascoltate da altre persone generavano nuovamente delle sensazioni inaspettate.

Come hai superato le sfide che hai incontrato e cosa hai imparato da esse?

Le sfide le ho superate con determinazione, perseveranza, non fermandomi davanti agli ostacoli che ogni giorno sono presenti sul nostro cammino. Anche perché fermarsi significherebbe non dare il giusto peso alla propria passione.

Come hai visto evolvere il tuo stile musicale e artistico nel corso degli anni?

In maniera curiosa abbiamo sempre sperimentato con il mio produttore artistico, a volte seguendo il mood del momento, a volte rompendo gli schemi, fino a che credo di aver trovato la mia direzione. 

Quali consigli daresti a chi sta iniziando la sua carriera artistica?

Lo stesso consiglio che diedero a me un po’ di anni fa: Se vuoi fare la differenza: devi studiare, devi essere determinato e se vuoi star bene: Non devi mai abbandonare la musica nemmeno un giorno.

C’è un messaggio o un’emozione che speri di trasmettere attraverso questo singolo?

Spero che ognuno non debba mai privarsi dei propri ricordi o nasconderli, perché il passato ci ha permesso di crescere e soprattutto “LE COSE BELLE LASCIANO UNA TRACCIA” e bisogna ricordarsele. 

Hai intenzione di esplorare nuovi generi musicali nei tuoi prossimi progetti?

Non mi precludo niente. Magari un bel feat mi piacerebbe farlo in futuro.

Articolo precedenteMADE4ART e Libreria Bocca
Articolo successivoClaudio Sirigu: “Le Statali” una ballad sulla complessità delle relazioni universitarie