Il Mezzosoprano Elena Bresciani: “L’arte e la cultura possono e devono essere strategiche e produttive”

“Sono un Mentore” ha dichiarato Elena Bresciani, Mezzosoprano di fama internazionale, CEO del Progetto di Ricerca VIBRALCHIMIE sul Canto Curativo, esperta di Frequenze e Singing Flow con strumenti orientali (antiche campane tibetane, shruti box, campane di cristallo, ecc.) e studiosa delle connessioni fra Canto, Spiritualità e Benessere. Capiamo meglio con lei la sua figura a distanza di un anno dalla sua ultima intervista rilasciata per noi.

Elena, che cosa fa il Mentore e a cosa serve il Mentoring? 

Obiettivo del mentoring è sviluppare e potenziare la persona nella sua totalità attraverso l’utilizzo di molteplici tecniche quali l’analisi di competenze/abilità/carismi, lo storytelling, lo studio della propria identità, l’analisi di casi di studio, la condivisione di conoscenze ed intuizioni tese a trasformare la persona portandola da A a Z con approccio interdisciplinare, visioni strategiche, ecc.

Su quali aree di competenza si va ad agire?

Le mie aree di competenza sono molteplici, sono multipotenziale, ma non ci sono arrivata in un giorno.

Consapevolezza di sé, crescita personale, artistica, di business, mindset, velocità di cambiamento, impatto delle frequenze in Hz ed evoluzione quantica sono alcune delle mie aree di studio ed interesse. Lavoro sulla parte pratica e sulla parte emotiva della persona. Strategie di semplificazione, organizzazione e comunicazione, produttività, minimalismo, public speaking, non procrastinazione, ma anche lavoro alchemico, teatralità, spiritualità, meditazione sonora, sound healing, analisi di parti inesplorate della psiche.

Come far andare all’unisono la parte pratica e quella parte emotiva della persona?

Ognuno di noi ha una parte femminile e una maschile dentro di sé. L’energia femminile rappresenta l’arte del ricevere in flusso ciò che la vita vuole donarci, l’essere nel “qui e ora”, ci aiuta nella manifestazione della nostra realtà e presiede i momenti di riposo oltre ai momenti di creazione/intuizione. L’energia maschile è un “fare” che supporta ciò che sei davvero nel profondo e mette in atto strategie ed azioni mirate. Ci vogliono momenti di pieno e momenti di vuoto affinché la solidità di un business o di una carriera si concretizzino. Se si eccede nello stare seduti, nell’energia femminile senza la concretizzazione, si procrastina; se si eccede nell’energia maschile “tossica” del fare senza fermarsi si va in esaurimento. È necessario disancorare la vecchia concezione azione-risultato. Le cose accadono anche quando ci concediamo piccoli lussi di silenzio e meditazione o giornate libere. Questo non significa non far nulla, significa “onorare” noi stessi e spesso il denaro segue chi si coccola. Il bilanciamento di queste energie può avvenire attraverso le frequenze in hertz e altri insegnamenti che riguardano l’identità e la disidentificazione, la ricerca di valori universali dentro di sé e molto altro. Ma non posso spiegarvi tutto qui, se volete lavorare con me alla vostra “pienezza di vita e business” vi aspetto nei miei percorsi. Basta inviare un DM dal profilo Instagram @vibralchimie

Per 25 anni della tua vita hai fatto questo “solo” con gli Artisti, ora ti occupi anche di trasferire l’expertise appresa nell’industria musicale ad altri ambiti? 

Proprio così. Per 25 anni della mia vita ho fatto questo solo con gli Artisti, ora mi occupo anche di trasferire le expertise apprese nell’industria musicale ad altri ambiti, facendo consulenze a professionisti ed aziende. In questo periodo, mi sto occupando di cantanti, coach olistiche, consulenti, altre mentori più giovani, libere professioniste di differenti ambiti, fra cui anche un personaggio politico. È estremamente soddisfacente vedere come il punto di vista inconsueto dell’arte possa mettersi al servizio di altri settori e dell’essere umano. Valorizzo business e vita in modo che siano allineati a valori autentici e in modo che il business “serva” la vita e non il contrario.

Un’ultima curiosità… come fai a far tutto?

Mi organizzo e mi semplifico. Insegno anche come si fa a fare tutto senza andare in burn – out. Non sono una tuttologa, sono una onnivora curiosa, un vulcano in eruzione, sagittario con ascendente in leone, fuoco su fuoco …

Sono minimalista convinta.

Da anni vesto solo di nero, beige, avorio senza dover pensare troppo, faccio persino il censimento dei miei abiti che non superano mai i 60 capi compresi cappotti e abiti da sera estate/inverno, non faccio il cambio di stagione da anni, organizzo ogni dettaglio del lavoro in termini di efficienza e scalabilità: dal sito alla promozione, dalla contabilità ai miei percorsi formativi e trasformativi. Mi avvalgo di molta tecnologia.

Ho un pensiero razionale, veloce e strategico che insegno alle persone che seguo in mentorship. L’arte e la cultura possono e devono essere strategiche e produttive. Molto spesso si pensa che la musica sia un hobby che non genera adeguato fatturato ed indotto, ma non è così, dalla musica ho imparato l’arte del business. Non si genera fatturato se non lo sai generare. Credo nel valore della produttività che scaturisce da un business leggero.

Sono volitiva, ho una “TO DO LIST” nelle note del cellulare dove annoto tutto e non mi alzo dal computer se non ho terminato. Oggi per esempio, questa intervista è il penultimo punto della mia lista, dopodiché dovrò registrare su Zoom quattro sessioni di un group program che riguarda l’energetica del denaro, ma se non finirò oggi, finirò domani in leggerezza. Stamane ho portato mio figlio a scuola, sono stata in posta a pagare le bollette, in Questura a ritirare il passaporto di mio figlio, ho accompagnato mio padre dal meccanico, ho seguito una cliente che è in lizza per delle elezioni amministrative, mi sono concessa una chiacchierata con degli amici, ho aggiornato l’area “pubblicazioni” del mio sito, programmato tutto il lavoro del mese di maggio e così via discorrendo. Non mi piace procrastinare troppo, trovo divertente trovare un modo efficiente per fare le cose. Sono i super poteri di noi mamme, grazie ai figli impariamo a risolvere tutti i problemi in allegria!

La mia regola d’oro è questa: quando ami quello che fai e incarni chi sei davvero non ti pesa nulla, la vita è anche “gioco”.

Articolo precedente“Corvi, talpe, cimici e veleni – Cronache dell’Antimafia (dal 5 agosto 1988 al 3 agosto 1991)” di Augusto De Luca
Articolo successivoGAU – Gallerie d’Arte Urbana, 7 edizione