Manuel, una delle più belle voci della musica italiana, trascende le barriere di un mondo diviso in “Metalli”

Dopo aver incantato pubblico e critica con la sua prima release in lingua italiana “Ibisco”, il cantautore milanese Manuel torna a sorprendere con “Metalli“, il suo nuovo singolo che anticipa l’atteso debut album di prossima uscita.

“Metalli” rappresenta un capitolo significativo nella carriera discografica di Manuel, simbolo di un rinnovamento personale e professionale profondamente sentito. Il riconoscimento della piccolezza dell’umanità di fronte all’immensità dell’universo, che conferma la sensibilità intuitiva di Manuel, in grado di anticipare attraverso la sua arte le trasformazioni della propria vita.

Con una maturità autorale ed un’emotività interpretativa sorprendenti, l’artista riesce a fondere l’intimo e il cosmico, ricordandoci che, nonostante le nostre individualità, siamo parte di un Tutto interconnesso, capaci di esperienze che ci elevano e ci uniscono, proprio come i metalli sotto l’azione del fuoco.

Un viaggio tra introspezione ed espansione, in cui l’ascoltatore viene guidato in una dimensione di riflessione e scoperta: «Sento un fischio nell’orecchio adesso chi mi pensa, lampi attorno a me ma adesso sento quella brezza», versi che fungono da preludio ad un’esplorazione delle dinamiche dell’amore e dell’essere. Manuel utilizza la sua voce per tracciare un itinerario animico che va dall’attrazione personale alla consapevolezza di essere un frammento di qualcosa di più grande, invitandoci a riflettere sulle nostre relazioni e sull’importanza di ogni singola esperienza nella nostra vita.

Questa canzone diventa così un inno alla comprensione, alla consapevolezza di essere parte di un disegno più grande, un piccolo granello di sabbia in un meraviglioso universo in cui, nonostante le singolarità di ciascun componente, siamo tutti interconnessi e capaci di intrecciare le nostre esperienze in qualcosa di divino.

“Metalli”, co-prodotta con Matteo Magni e masterizzata da Cristiano Maclovin Messina presso il Magnitude Record Studio, è l’espressione in musica della forza dell’amore verso se stessi e verso gli altri come unica via per una reale unione delle anime, che nella frase-chiave «Ci siamo fusi come i metalli» trova una chiara visualizzazione del processo di coesione ed connessione. Questo passaggio, evoca l’immagine del metallo, elemento naturale solido che, sotto l’influenza di calore estremo, perde le sue rigide barriere individuali per mutare in una nuova, indistinguibile entità. Così, Manuel ci suggerisce che attraverso il calore dell’amore e delle esperienze condivise, le persone possono superare le loro divisioni superficiali, fondendo i loro spiriti in un’armonia perfetta. Questo importante messaggio, non solo celebra l’amore come forza trasformativa, ma ci incoraggia anche a riflettere su come, nell’accettare e amare pienamente noi stessi, apriamo la porta all’opportunità di connessioni autentiche con chi ci circonda.

Un simbolo di speranza e di potenziale umano che ci ricorda che, nonostante le nostre apparenze distinte, possediamo la capacità innata di unirci oltre le differenze, creando legami che sono sia intangibili nella loro essenza spirituale, sia profondamente concreti nella loro manifestazione quotidiana.

Con un sound elegante, delicato e incredibilmente suggestivo, “Metalli”, impreziosito dalla vocalità unica di Manuel, capace di emozionare fin dal primo ascolto per potenza, intensità e sincerità espressiva, è destinato a diventare la colonna sonora di tutti coloro che nella musica ricercano non solo evasione, ma anche comprensione, ascolto e condivisione.

Il brano è accompagnato da un vero e proprio videoclip “cinematografico”, diretto da Dip Content, Lorenzo Sibug e Kevin Chester Ramos, che enfatizza la dualità del viaggio interiore intrapreso dall’artista, giocando con il contrasto tra la neve, che rappresenta il subconscio di Manuel, capace di mostrargli la via, e la realtà, simboleggiata nel videoclip dagli scorci su City Life, giungendo infine alla rinascita e alla consapevolezza che nascono al calar del sole, quando tutto si unisce, fondendosi proprio come i “Metalli”.

Con questa nuova release, un vero e proprio piccolo capolavoro dark pop contemporaneo, Manuel ci invita a riscoprire l’importanza delle nostre radici e della nostra unione con gli altri e con il mondo che ci circonda. Con “Metalli”, l’artista lombardo dimostra ancora una volta che la musica è tra i più potenti strumenti di espressione, capace di superare qualsiasi barriera abbracciando l’universale attraverso la purezza dell’individuale.

Press Office: Music & Medi Press.

Articolo precedenteWaka-Doo in concerto alla Grooveria
Articolo successivo“Adrift” degli Uncle Muff: recensione del disco