“Chasing Dreams” è il primo EP dei Whisper Of A White Bullet, composto da sei canzoni. Questo lavoro è il risultato di un’evoluzione sonora, stilistica e personale che ha radici profonde. Nasce dall’ ossessione di creare qualcosa di personale e farlo sentire agli altri mentre dentro brucia il sogno di poter vivere di musica, pur consapevoli delle difficoltà che questa ambizione comporta. L’EP è il frutto di ore spese a provare e riprovare le canzoni e gli arrangiamenti cercando il giusto mix tra le influenze dei quattro componenti della band, mantenendo sempre originalità e fedeltà a se stessi.
Come è iniziato il vostro viaggio artistico come band?
Il progetto WOAWB nasce qualche anno fa, ma a causa di diversi cambi di line-up siamo riusciti a trovare una stabilità tra il 2019 ed oggi. Ma anche in questi anni qualche movimento tellurico nelle fila della band c’è stato. Purtroppo spesso le priorità sono diverse e riuscire a fare programmi è molto difficile. Gli unici membri originali e che ci sono fin dal principio sono Mattia ed Andrea che ossessionati dalla passione per la musica hanno continuato a cercare finché non hanno trovato Yoga e Lello come perfetti partners in crime.
Come vi rapportate con la scena musicale della vostra città?
Abbiamo cercato sempre di avere un buon rapporto con le altre band con le quali abbiamo diviso il palco. Band come i Factory Kids oppure gli Streamy Combo o gli Alcoholic Alliance Disciples. Oppure band di amici come i Roman Krays o i Reatzione che ci coinvolgono spesso nelle loro iniziative. Il vero problema della scena musicale è la ridotta disponibilità di spazi dove suonare live per progetti di musica originale.
C’è stato un momento specifico che ha ispirato la creazione di “Chasing Dreams”?
Un momento specifico non c’è stato ma una volta trovata la stabilità, abbiamo deciso di fotografare quello che era la band da un punto di vista musicale. Ci piacerebbe registrare tutte le canzoni che abbiamo finora scritto e speriamo di poterlo fare presto perché sentire le proprie canzoni in auto o in qualunque altro posto è proprio una figata.
Avete incontrato delle sfide particolari durante la registrazione di “Chasing Dreams”?
La sfida più grande che abbiano incontrato è stata quella legata al suono di ognuno e poi al suono d’insieme della band. Perché un conto è sapere quel che vuoi sentire ed un altro è tradurlo poi nelle varie tracce. In questo siamo stati aiutati sia da Alberto Bandino del Cut Fire Mixing Studio che da Filippo Buono, boss del Monolith Recording Studio e della Karma Conspiracy Records che ha creduto in noi e che ci ha guidati nel processo di mixing e mastering. E bisogna dirlo. Il risultato è stato sorprendente.
Dove vi porterà il vostro amore per la musica? Su cosa state lavorando attualmente?
Non avendo doti taumaturgiche non sappiamo dove ci porterà questo amore viscerale per la musica. Noi ci auguriamo il più lontano possibile anche se restiamo con i piedi ben piantati in terra. Ma d’altronde se l’EP si intitola Chasing Dreams un motivo ci sarà. Di certo daremo il massimo per raggiungere i risultati che vogliamo. Attualmente stiamo lavorando su alcune nuove canzoni e non vediamo l’ora di tornare in studio perché abbiamo ancora tante carte da giocarci e perché Gianmarco AKA Lello scalpita dalla voglia di far sentire il suo drumming.