A proposito di libertà sessuale

Nella società occidentale l’orgasmo non è più un piacere ma un dovere. È un dovere avere e dare orgasmi.

La qualità della vita si basa molto sulla soddisfazione sessuale, soprattutto da giovani e nella maturità.

La reputazione di una persona dipende in gran parte anche dalla sua vita sessuale, ovvero da quanti orgasmi ha e dà, da quanti partner ha avuto. Un tempo le chiamavano voglie sessuali. Oggi le chiamano esigenze sessuali.

È vero che alcuni decenni fa c’era una repressione sessuale e una rimozione sessuale (per quanto riguarda l’omosessualità, la bisessualità, l’amore saffico, la transessualità). Ma oggi ho la vaga impressione che da un estremo siamo passati all’altro.

C’è tutto un business dietro a questa libertà sessuale! Non dimentichiamolo mai! Le pornostar, le onlyfanser, le influencer discinte, le youtuber che parlano liberamente di sesso fanno soldi, ci lucrano su, si arricchiscono.

Il sesso diventa un’arma di distrazione di massa, uno specchietto per le allodole. I veri problemi e i veri bisogni delle persone (casa, lavoro stabile, sicurezza, poter fare figli, ambiente sano, salute pubblica, etc etc) vengono nascosti sotto il grande tappeto del sesso. Il sesso è un contentino che ci dà il potere.

Pasolini scriveva che il sesso era consolazione della miseria. E chi non ha una donna e chi non piace alle donne? C’è sempre il supermarket del sesso a basso costo delle ragazze di strada, delle massaggiatrici! Il sesso diventa una valvola di sfogo.

È l’unica catarsi psicologica ed esistenziale che uomini e donne hanno. Ma la libertà sessuale oggi non è più frutto di una vera libertà, come negli anni Settanta che era anche e soprattutto una conquista, la rivendicazione di un diritto.

Dietro al libertinismo di un tempo c’erano pensiero, cultura e tutta una filosofia dietro. I libertini di un tempo sapevano esattamente cosa facevano ed erano veramente persone libere. Negli anni Settanta l’amore libero aveva una funzione rivoluzionaria. Era vera libertà.

Oggi l’emancipazione sessuale è diventata puro conformismo, una moda molto diffusa. La pornografia di massa ci ha condizionato tutti. Siamo tutti succubi del grande bombardamento pornografico. Oggi il diritto di una sessualità libera è diventato un dovere assoluto. Oggi quello che un tempo era un diritto è diventato un obbligo sociale, un’imposizione, un imperativo. Ma stiamo attenti: la libertà sessuale non deve prescindere dal rispetto della dignità altrui, del benessere psicologico altrui.

Si può anche essere scopamici ma senza illudere e deludere nessuno sentimentalmente. Ho la vaga impressione che invece tutta questa liberazione dei corpi prevarichi il rispetto dei sentimenti altrui e talvolta anche propri.

Il problema di fondo è quello di non trattare gli altri solo come degli oggetti, dei meri strumenti di piacere.

Un conto insomma è la libertà sessuale e un altro lo sfruttamento sessuale. Infine un tempo il potere ci reprimeva per controllarci, oggi ci disinibisce per renderci innocui e farci pensare al sesso, solo al sesso, lasciando i governanti indisturbati e liberi di fare quel che vogliono.

In matematica 0 moltiplicato per infinito dà n, un numero qualsiasi. Siamo noi, esseri umani, quel numero qualsiasi. Siamo fatti di nulla ma anche d’infinito. Ricordiamoci di essere anche fatti d’infinito. Non siamo solo cose tra le cose. Non siamo solo carne e ventre.

La vita non è solo questo. Non si può ridurre tutto all’amplesso. Abbiamo ansia e bisogno di eterno e di assoluto. Non dimentichiamoci mai di questo. Come scrisse un filosofo siamo esseri finiti, però educati all’infinito.

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