“Normale: conforme alla consuetudine, regolare, abituale”. Non c’è nulla di male nella normalità, ma quella di cui CASPIO parla in questo brano è artificiosa, alienante, ci svuota del nostro tempo e di quello che siamo veramente, ci continua a chiedere sempre di più fino a sfinirci. Non sappiamo perché inseguiamo questo tipo di normalità, forse “perché la gente ci guarda”. Ma se quella gente non ci stesse davvero guardando e fosse proprio “normale” come noi?
Con questo brano in pieno stile Pixies, CASPIO anticipa il suo primo album in uscita quest’inverno con distribuzione Believe Music Italia.
SCOPRI IL BRANO:
https://open.spotify.com/intl-it/album/0jJQ1UaAoFggNHt8T3NYCj?si=Cive6cF_Q0-8OezdFw0myw
Scritto e suonato da CASPIO
Prodotto da CASPIO e Alessandro Giorgiutti (Sesto)
Mixing Alessandro Giorgiutti
Mastering Ricky “Lo Zio” Carioti
Lead guitar Enrico Muccin
Foto Cover Artwork Pietro Bettini
Cover Artwork Giorgio Di Gregorio
BIO:
La mia storia musicale inizia con l’adolescenza, quando ormai gli anni ‘90 stavano volgendo al termine. Ma gli anni ‘90, a quel punto, c’erano stati, eccome se c’erano stati! Così, legati un po’ al passato, io e la mia musica siamo perennemente fuori, non di tendenza. Proprio per tornare a quelle che considero le mie radici, oggi chiudo con l’elettronica e torno all’essenziale, al grunge, al rock, alla musica suonata davvero, talvolta distorta, talvolta pure imprecisa. Lo faccio nel tentativo di raccontare la mia generazione e per rivolgermi a quelle successive, per raccontare a tutti di quel futuro tanto promesso ma che non arriva mai, per raccontare un mondo tutt’altro che perfetto che, però, ti chiede di esserlo.
CASPIO è un cantautore atipico, se così si può definire. Vive a Trieste, città di confine. Confine fisico e culturale. Una terra di marinai e scrittori, una città isolata da tutto il resto dell’Italia in cui ci vai solo perché ci vuoi andare o perché ci passi per raggiungere altri luoghi lontani.
Dopo aver smontato ogni tassello della sua musica per ricomporla in qualcosa di nuovo, nell’ottobre del 2019 pubblica “Giorni Vuoti“, il racconto elettronico di una generazione che aspetta costantemente che qualcosa cambi, che spesso si dimentica di cosa vuole fare ed essere, di cosa può fare e di cosa può essere. La svolta nella sua musica arriva poi, nel 2021, con l’uscita per Le Siepi Dischi di “fugit“, il suo ultimo EP. In questa raccolta c’è il tempo al centro di tutto: un tempo che appartiene ad una generazione, un tempo per le decisioni, un tempo che scandisce il ritmo sonno-veglia, un tempo presente e futuro, un tempo che non c’è più perché ha lasciato al suo posto qualcosa di nuovo. Un EP che si muove tra il trip-hop dei Massive Attack e Portishead, l’elettronica e la cara vecchia amata dance anni ‘90. Nel 2022 partecipa a MUSICULTURA arrivando tra i finalisti con il brano “domani!” e subito dopo pubblica un ultimo brano elettronico, “SOSPESI”, in collaborazione con il cantautore milanese GODOT.. Da qui in poi, silenzio. Pensa di lasciare definitivamente la musica perché per molti sembra essere diventata ormai solamente un sottofondo. Stanco della tecnologia che lo aveva accompagnato negli ultimi anni del suo percorso musicale, ricomincia a suonare la batteria, il suo primo amore. Da lì qualcosa si riaccende. In pochissimi mesi scrive il suo primo album: ormai nulla è come prima, è finalmente tornato a casa e la musica che risuona tra le pareti è rock.
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