Gaby Wagner: tradizione e influenze cosmopolite nell’arte del vetro

Gaby Wagner, artista e designer di origine tedesca, si è stabilita prima in Francia e poi a Venezia, dove ha consolidato la sua fama grazie alla fusione innovativa tra la tradizione vetraria veneziana e influenze cosmopolite. Il suo viaggio nel mondo del vetro ha avuto inizio alla fine degli anni ’90, quando si è trasferita nella città lagunare e ha cominciato a collaborare con i maestri vetrai di Murano, in particolare Diego Dei Rossi della vetreria Aureliano Toso. Il suo lavoro si distingue per una raffinata combinazione di trasparenza, eleganza e riflessi intricati, che evocano sia la ricchezza culturale di Venezia sia le sue esperienze internazionali.

Inizialmente attratta dal vetro durante la sua attività come fotografa per un artista del vetro italiano, la passione di Gaby per questo materiale è cresciuta rapidamente, portandola a diventare una designer. I suoi primi progetti sono stati sviluppati con l’aiuto dei maestri vetrai, esplorando il potenziale del vetro nella creazione di lampade e oggetti decorativi. Questa prima sperimentazione è stata influenzata dalla sua fascinazione per i manufatti in porcellana asiatica, scoperti durante i suoi anni parigini. Questi oggetti, spesso montati su strutture in metallo, hanno ispirato la sua decisione di combinare il vetro con il bronzo, approccio che è diventato un tratto distintivo del suo lavoro.

La sua collezione più recente, Glass Meets Bronze, è stata esposta durante la Venice Glass Week ed è ora visibile nel suo studio a Palazzo Bernardo, uno spazio restaurato con cura che riflette il suo profondo impegno verso l’arte e il design. Questa mostra esplora l’interazione tra vetro e bronzo, mettendo a confronto la leggerezza eterea del vetro con la solidità e il peso del bronzo dorato. Le strutture zoomorfe che sorreggono i pezzi in vetro evocano il mondo marino, un chiaro riferimento alla storia marittima di Venezia. La giustapposizione di materiali così diversi—il vetro delicato e trasparente contro il bronzo robusto—crea un effetto visivo spettacolare, allo stesso tempo sontuoso e poetico.

Il lavoro di Wagner trae spesso ispirazione dalla sua collezione di vetri storici, reinterpretando forme classiche in modi nuovi. L’influenza di iconici maestri veneziani come Giacomo Cappellin e Vittorio Zecchin è evidente nei suoi design, particolarmente nelle linee pulite e nell’eleganza sobria di ciotole e vasi. Tuttavia, Wagner si distingue per la capacità di combinare questi elementi raffinati con strutture in bronzo massiccio, creando un contrasto sorprendente che mette in risalto la fragilità e la forza dei materiali.

La storica dell’arte e curatrice Cristina Beltrami ha sottolineato come Wagner riesca a trasformare le forme tradizionali del vetro in qualcosa di completamente nuovo, montandole su strutture zoomorfe in bronzo. Questa fusione non solo rende omaggio alle tradizioni veneziane, ma rappresenta anche l’approccio distintivo di Wagner, che unisce passato e presente in modi innovativi. Le sue opere, esposte in gallerie internazionali e ammirate da designer come Donna Karan, sono ora in esposizione permanente nel suo studio veneziano, offrendo una prospettiva contemporanea sull’evoluzione dell’arte del vetro.

La continua sperimentazione della designer nell’uso combinato di vetro e metallo la pone come una voce unica nel panorama dell’arte del vetro contemporaneo. Le sue creazioni, profondamente radicate nella tradizione vetraria veneziana e arricchite da influenze cosmopolite, continuano a spingere i confini di ciò che è possibile realizzare con vetro e bronzo, celebrando la bellezza e la complessità di entrambi i materiali.

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