Dark Necessity, Mattia Barbalaco alla Von Buren Contemporary

Atmosfere paludose, dense di tinte brune e dettagli enigmatici: questa è la dimensione in cui vagano le figure rappresentate da Barbalaco. Le pose dei protagonisti delle opere, che passano dalla tensione all’abbandono, dall’espressività alla rassegnazione, fanno pensare a dei burattini che, guidati dalle mani dell’artista, si muovono all’interno di un teatro dalle scenografie oniriche e intricate.

I rimandi simbolici ed espressionisti del giovane pittore, uniti ad uno stile naturalistico e virtuosistico dal punto di vista formale, creano un cortocircuito che apre un varco tra realtà e inconscio.

Nelle opere di Barbalaco ricorrono rimandi alla psicanalisi, con costanti accenni al mondo dell’inconscio, che emergono da dettagli sparpagliati e inaspettati. È inoltre presente un interesse per le teorie junghiane, in particolare per il processo di individuazione, che riguarda il complicato passaggio dalla pubertà all’età adulta, un viaggio spirituale ricco di simboli e insidie che ogni essere umano deve compiere per giungere all’individuazione del sé.

Mattia Barbalaco_Visite notturne_2024_olio su tela_100 x 140 cm

I riferimenti artistici sono molteplici, dal realismo magico al simbolismo, fino all’importante influenza dell’espressionismo e dell’immaginario di artisti come Otto Dix e Paula Rego, dalle immagini intense e disturbanti. Sono inoltre presenti suggestioni teatrali derivanti dalla passata esperienza di burattinaio dell’artista.

Mattia Barbalaco_Viandanti_2024_Olio su tela_100 x 67 cm

 

Mattia Barbalaco_Contatto_2024_Olio su tela_135 x 165cm
Mattia Barbalaco_Il buco_2024_olio su tela_68x35 cm
Mattia Barbalaco_7 marzo_2024_olio su tavola_36x29 cm, 2024

Mattia Barbalaco nasce a Vibo Valentia nel 1999. Nel 2018 si trasferisce a Roma, dove frequenta l’Accademia di Belle Arti, e consegue il diploma di Pittura con il massimo dei voti. Nel 2022 ha presentato le sue prime due mostre personali, presso la galleria Blu Gallery di Bologna.

 

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