I Madrigali di Nono e Monteverdi al Festival Verdi per ramificazioni. Due pagine imprescindibili della storia della musica eseguite e danzate al Teatro Farnese di Parma

I MADRIGALI DI NONO E MONTEVERDI

AL FESTIVAL VERDI PER RAMIFICAZIONI.

DUE PAGINE IMPRESCINDIBILI

DELLA STORIA DELLA MUSICA

ESEGUITE E DANZATE

AL TEATRO FARNESE DI PARMA

La lontananza nostalgica utopica futura di Nono

nel 100° anniversario della nascita del compositore,

con il violino di Mihaela Costea

e la regia del suono di Alvise Vidolin.

 Il combattimento di Tancredi e Clorinda

a 400 anni dalla prima esecuzione

con Daniel Perer, maestro concertatore e al cembalo del Ghislieri Consort, il controtenore Carlo Vistoli interprete di tutte le parti vocali, nello spettacolo con la regia e il visual di Fabio Cherstich, la coreografia di Philippe Kratz,

i danzatori Gador Lago Benito e Alberto Terribile del Centro Coreografico Nazionale / Aterballetto. 

La serata è realizzata con il sostegno di

Reggio Parma Festival nell’ambito del

progetto 2024 “Arcipelaghi”.

 Parma, Teatro Farnese

venerdì 18 ottobre 2024 ore 21.00

sabato 19 ottobre 2024 ore 22.30

L’ultimo atteso appuntamento di Ramificazioni venerdì 18 ottobre alle ore 21.00 e sabato 19 ottobre 2024, ore 22.30 porta il Festival Verdi al Teatro Farnese e accosta, in uno speciale allestimento scenico, due madrigali tra loro distanti nel tempo, un dialogo tra presente e passato in musica e danza, che affianca La lontananza nostalgica utopica futura di Luigi Nono (1988) e Il combattimento di Tancredi e Clorinda di Claudio Monteverdi (1624). Lo spettacolo è realizzato con il sostegno di Reggio Parma Festival nell’ambito del progetto 2024 “Arcipelaghi”.

La lontananza nostalgica utopica futura, con Mihaela Costea al violino e Alvise Vidolin alla regia del suono, vide la sua prima esecuzione a Berlino nel 1988, nell’ultima fase della carriera del compositore, che ha visto nascere il trittico legato all’ormai famosa iscrizione che Nono lesse sul muro di un chiostro trecentesco a Toledo: “Caminantes no hay caminos hay que caminar” [Tu che cammini, non vi sono cammini: occorre camminare] e rappresenta la sintesi della sua ricerca incessante sul rapporto tra tempo, spazio e suono. Pensato per il violinista russo Gidon Kramer, l’esecuzione prevede il movimento dell’interprete far sei leggii, che sarà così libero di disegnare nello spazio un proprio cammino.

Il combattimento di Tancredi e Clorinda ci trasporta indietro nei secoli, composto nel 1624 e ispirato alle vicende narrate ne La Gerusalemme liberata di Torquato Tasso. Al debutto in tutte le parti vocali delle pagine monteverdiane, sarà il controtenore Carlo Vistoli, che si esibirà per la prima volta al Festival Verdi e al Teatro Farnese. Maestro concertatore e al cembalo Daniel Perer, con l’ensemble Ghislieri Consort. Realizzata in coproduzione con Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto, Torinodanza Festival Teatro Stabile di Torino Teatro Nazionale, Ghislierimusica Centro di Musica Antica, l’esecuzione vedrà la partecipazione di due danzatori della Compagnia, Gador Lago Benito e Alberto Terribile, interpreti della coreografia di Philippe Kratz con la regia e il visual di Fabio Cherstich.

“Nella mia visione del Combattimento di Tancredi e Clorinda – racconta il regista Fabio Cherstich – immagino uno spazio ristretto e circolare, dove la vicinanza e la somiglianza dei corpi giocano un ruolo fondamentale. Con il coreografo Philippe Kratz, esploriamo l’idea dei corpi come specchi, narrando così di un’umanità in lotta contro se stessa. Eros e Thanatos emergono come forze egualmente potenti, creando un’atmosfera paradossale in questa lotta perfettamente alla pari tra esseri umani. Nel concepire questa nuova creazione, mi ispiro esplicitamente alla body art, in particolare al lavoro di Marina Abramović e Ana Mendieta, che esplorano la connessione tra il corpo, la terra e i riti primordiali e delle origini. Voglio che il combattimento rifletta la relazione dei protagonisti con lo spazio circostante, incorporando elementi naturali nella loro assurda danza di morte. Una voce sola darà vita a tre personaggi: il testo stesso, Tancredi e Clorinda si fonderanno nel corpo e nel suono del controtenore Carlo Vistoli. Questo suono straniato e obbligato da un percorso circolare crea una sensazione di ripetizione costante, rimarcando il ciclo senza fine di questa storia d’amore e morte, destinata purtroppo a ripetersi attraverso i secoli giungendo fino a noi in tutta la sua forza, l’emanazione della potenza poetica della parola di Tasso e della magnifica musica di Monteverdi”.

“Del racconto tassiano, trasposto da Claudio Monteverdi in musica – dichiara il coreografo Philippe Kratz – i temi più ovvi sono la lotta tra donna e uomo e la conversione religiosa, ma sono anche gli aspetti che trovo meno intriganti: adattandoli nella danza, si cadrebbe in una narrazione di circostanze di fatto. Una lettura più filosofica o psicoanalitica di questa lotta dalla quale i due protagonisti escono sconfitti, ingannati e solitari, mi appare molto più interessante. Nell’opposizione dei due ruoli c’è già un mondo: il cercarsi, il confrontarsi e il ferirsi a vicenda. La dinamica è quella del rituale bellico e conflittuale di due entità che si avvicinano. L’assurdità dell’atto si manifesta quando una delle due persone perde la vita, e realizziamo che l’altra persona, comunque, non ha vinto… una ferita forte e condivisa, che rimane su entrambi i corpi. Sono quindi due persone che combattono tra di loro o forse è una persona che lotta con sé stessa?”.

Novità assoluta del XXIV Festival Verdi, Ramificazioni è la nuova sezione di concerti e performance, che da Giuseppe Verdi apre alla musica di Luigi Nono e Arnold Schönberg – nell’anno in cui ricorrono, rispettivamente, i 100 e i 150 anni dalla nascita, spaziando da Claudio Monteverdi – a Dmítrij Šostakóvič, interpretati da musicisti ed ensemble di assoluto rilievo.

“Le opere di Giuseppe Verdi non ammettono letture univoche – scrive Alessio Vlad, Direttore artistico del Festival Verdi. Troppi i riferimenti e troppo varie le prospettive per riuscire a isolare temi e significati entro parametri univoci. Tuttavia, nella costruzione del Festival, può essere utile individuare aspetti specifici nella produzione del Maestro per allargare l’orizzonte e disegnare nuove traiettorie. Verdi ha fatto propri argomenti universali, comuni a ogni epoca. Partendo da questo presupposto, abbiamo provato a tracciare un percorso che, con libertà e immaginazione, contribuisca a far emergere l’eredità tramandata e i legami con gli autori che lo hanno preceduto. La nuova sezione del Festival che inaugura quest’anno prende proprio spunto dal filo conduttore delle opere in cartellone: potere, politica, libertà. Tra i molti autori che hanno toccato questi temi, abbiamo quindi scelto di indagare i collegamenti con Luigi Nono e Arnold Schönberg, così come quelli con Claudio Monteverdi e Dmitrij Šostakóvič. La caleidoscopica successione di tempi e stili che così si tratteggia vuole incoraggiare a sperimentare itinerari inediti, assecondando il disvelarsi di nuove prospettive e dando vita a ramificazioni che, da una stessa radice, si protendono verso una molteplicità di letture”.

DANIEL PERER

Deniel Perer, nato a Feltre nel 1989, ha iniziato sin da giovane lo studio della musica. Ha conseguito nel 2012 il diploma di Organo e Composizione organistica, a pieni voti con lode e menzione speciale, presso il Conservatorio “A. Steffani” di Castelfranco Veneto; ha studiato nel frattempo all’Accademia Internazionale della Musica di Milano, perfezionandosi poi presso la Schola Cantorum Basiliensis, dove nel 2014 ha ottenuto il Master Summa cum laude in Organo e nel 2016 quello in Clavicembalo. Ha vinto vari premi in concorsi d’organo e clavicembalo, tra cui il primo premio all’8° Concorso Internazionale di Musica Barocca e Studi Musicologici “Principe Francesco Maria Ruspoli” 2016 di Vignanello (Italia) e il terzo premio al 17° Concorso Organistico Internazionale “Paul Hofhaimer” 2013 di Innsbruck (Austria). Nel 2015 è stato premiato dall’Hans-Balmer Stiftung di Basilea con una borsa di studio come miglior organista diplomato dell’anno.

Numerose le rassegne concertistiche che lo vedono regolarmente impegnato come solista e continuista in Italia, all’estero e oltreoceano. È direttore dell’ensemble vocale e strumentale barocco “L’Artifizio Armonico” e membro di “Abchordis Ensemble” e ha registrato per Diastema, Christophorus e Sony DHM. È ideatore del piccolo festival organistico “Wondrous Machines” e della “Accademia di Musica Antica” di Feltre e ha pubblicato per la collana “Quaderni di Storia Organaria”.

CARLO VISTOLI

Controtenore italiano tra i più richiesti all’estero, Premio “Abbiati” 2024, collabora con direttori d’orchestra come Alessandrini, Antonini, Capuano, Christie, Gardiner, Haïm, Spinosi, registi quali Alden, Carsen, Livermore, Michieletto, e al fianco di cantanti come Cecilia Bartoli. Tra le istituzioni che lo ospitano: Staatsoper di Vienna e di Berlino, Théâtre des Champs-Élysées, Teatro alla Scala, San Francisco Opera, Festival di Salisburgo. È protagonista di opere come Giulio Cesare in Egitto di Händel, Orlando Furioso di Vivaldi e Orfeo ed Euridice di Gluck. Ha registrato per Arcana, Erato, Harmonia Mundi.

GHISLIERI CONSORT

Gruppo residente del Collegio Ghislieri di Pavia, partecipa a numerosi festival italiani ed europei: Internationale Händel Festspiele Göttingen, Festival d’Ambronay, Festival de La Chaise-Dieu, Festival de Musique de Besancon, Oude Muziek Utrecht, Festival George Enescu di Bucarest. Oltre a frequentare gli autori consacrati del repertorio tardo barocco e classico quali Perez, Durante, Leo e Pergolesi, con una speciale predilezione per la produzione sacra mozartiana, il gruppo si dedica alla riscoperta del repertorio sacro del Settecento italiano, riproponendo regolarmente in concerto opere rare o inedite reperite attraverso un lavoro di ricerca. Sin dal 2003 Giulio Prandi inizia il suo lavoro di scoperta e valorizzazione del patrimonio musicale sacro italiano del XVIII secolo sulla base dei manoscritti ritrovati. Sino al 2009, il gruppo si dedica allo studio del repertorio esibendosi in un annuale rassegna presso il Collegio Ghislieri.

Dopo l’esordio del 2010 per Amadeus con cd dedicato a Giacomo Antonio Perti, si sviluppa l’attività discografica per Sony – Deutsche Harmonia Mundi che ha portato nel 2011 alla pubblicazione di un disco dedicato all’opera sacra di Galuppi e nel 2013 di un nuovo volume dedicato a Niccolò Jomelli. Il volume dedicato al Mattutino de’ Morti di Davide Perez, registrato nel mese di settembre 2013, è stato realizzato nell’ambito di un progetto in partenariato con la Fondation Royaumont e portato in tournée in numerosi Festival europei.

FABIO CHERSTICH

Fabio Cherstich (nato a Udine nel 1984) è regista e scenografo di teatro e opera. Il suo lavoro combina una meticolosa attenzione all’estetica visiva con la passione per i nuovi media e i linguaggi artistici contemporanei. Ha lavorato in numerosi teatri, tra cui il Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, il Teatro Massimo di Palermo, il Teatro dell’Opera di Roma, l’Opera d’Avignone, l’Opera di Marsiglia, il Teatro Maillon di Strasburgo, il Teatro Argentina di Roma e la Fondazione I Teatri di Reggio Emilia. Le sue produzioni sono state invitate a prestigiosi festival internazionali, come il Festival di Napoli, il Festival Premiére-Starsbourg, il Festival Dei Due Mondi di Spoleto, lo Stuck Contemporary Art Center Festival di Leuve e la Biennale Teatro di Venezia. È l’ideatore e il direttore del progetto Operacamion, opera-on-the-road descritta dal New York Times come “un progetto unico capace di riportare l’opera alle sue origini”. Come regista di eventi performativi nel campo della moda e del design, ha collaborato con brand come Cassina, Gufram, Memphis Milano, Fay, Hermès, Off-WHITE e Acne Studio. Insegna estetica della regia teatrale presso la Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano e l’Università IULM di Milano. Da sempre interessato all’arte contemporanea, con particolare attenzione alla scena underground di Manhattan degli anni ’80 e ’90, dal 2019 è curatore del Larry Stanton Estate di New York.

PHILIPPE KRATZ

Nato nel 1985 a Leverkusen, Philippe Kratz ha incontrato per la prima volta la danza attraverso il tanztheater tedesco e da allora è rimasto affascinato da ciò che fa muovere le persone. Ha studiato danza classica all’École Supérieure de Danse du Québec a Montréal e alla Staatliche Ballettschule di Berlino. Come ex danzatore di lunga data della compagnia italiana Aterballetto ha danzato in creazioni di Ohad Naharin, William Forsythe, Michele Di Stefano, Hofesh Shechter, Rihoko Sato, Cristina Rizzo e altri, prima di decidere di intraprendere la carriera di coreografo e approfondire la sua comprensione del movimento e della composizione. Nel suo lavoro l’attenzione è rivolta alla resilienza e alla sua miriade di manifestazioni in processi come la distruzione, la decostruzione e la ricomposizione. Sempre interessato a instaurare un dialogo e uno scambio diretto con ogni performer, ha creato o sta creando lavori con Aterballetto, Gauthier Dance Company, Bayerisches Staatsballett, TanzMainz e Teatro alla Scala di Milano. Nel 2018 ha creato “O”, un duetto che celebra l’eternità in uno stato trascendentale, che ha vinto il Primo Premio al Concorso Coreografico di Hannover e una residenza con l’Australian Dance Theatre di Adelaide. La rivista tedesca TANZ lo ha ripetutamente nominato “one to watch” e nel 2020 è stato premiato come “miglior coreografo” dalla rivista italiana Danza&Danza per il suo lavoro cloud|materia per Aterballetto.

BIGLIETTI

Biglietti da €10 a €90 in vendita dal 22 febbraio 2024 in biglietteria e dal 23 febbraio 2024 su teatroregioparma.it.

Per i giovani under30 riduzione del 50% sui prezzi di tutti gli appuntamenti in programma.

Teatro Regio di Parma

strada Garibaldi 16/A, 43121 Parma – Italia

Tel. +39 0521 203969

www.teatroregioparma.it

Teatro Farnese di Parma

venerdì 18 ottobre 2024, ore 21.00

sabato 19 ottobre 2024, ore 22.30

MADRIGRALI

LA LONTANANZA NOSTALGICA UTOPICA FUTURA

Musica di LUIGI NONO

Violino MIHAELA COSTEA

Regia del suono ALVISE VIDOLIN

IL COMBATTIMENTO DI TANCREDI E CLORINDA

Musica di CLAUDIO MONTEVERDI
Regia e visual FABIO CHERSTICH
Coreografia e movimenti scenici PHILIPPE KRATZ
Danzatori GADOR LAGO BENITO, ALBERTO TERRIBILE
Controtenore CARLO VISTOLI
GHISLIERI CONSORT
Violini CLAUDIO RADO, ELENA ABBATI
Viola CORINNE RAYMOND-JARCZYK
Violoncello GIULIO PADOIN
Violone MICHELE GALLO
Tiorba FRANCESCO OLIVERO
Cembalo DENIEL PERER

Coproduzione
Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto, Teatro Regio di Parma/Festival Verdi, Torinodanza Festival – Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Ghislierimusica – Centro di Musica Antica

Progetto di Danza e Musica dal vivo per la valorizzazione del patrimonio culturale italiano commissionato e coordinato da Direzione Generale Musei, a cura di Musei Nazionali di Perugia – Direzione regionale Musei nazionali Umbria e CCN/Aterballetto, con il sostegno di Direzione generale Spettacolo dal vivo.
Il progetto si inserisce nell’ambito di Italia Danza, coprogettazione del CCN/Aterballetto con la Direzione generale per la Diplomazia pubblica e culturale del MAECI e per la Promozione del patrimonio artistico italiano all’estero.

La serata è realizzata con il sostegno di Reggio Parma Festival nell’ambito del progetto 2024 “Arcipelaghi”.

FESTIVAL VERDI

Parma e Busseto,

21 settembre – 21 ottobre 2024

XXIV Edizione

Parma, Centro storico

21 settembre 2024

VERDI STREET PARADE

Teatro Regio di Parma

26 settembre, 6, 13, 17 ottobre 2024

MACBETH

versione in francese, Parigi 1865

Teatro Giuseppe Verdi di Busseto

27, 28 settembre, 5, 12, 18 ottobre 2024

UN BALLO

IN MASCHERA

Teatro Regio di Parma

20 ottobre 2024

CONCERTO DI GALA DELL’ACCADEMIA VERDIANA

Teatro Regio di Parma

19 ottobre 2024

MESSA DA REQUIEM

Il programma completo su teatroregioparma.it

FESTIVAL VERDI

Parma e Busseto,

21 settembre – 21 ottobre 2024

XXIV Edizione

MAXIME PASCAL

SHIRIN NESHAT

FILARMONICA

ARTURO TOSCANINI

CORO DEL TEATRO

REGIO DI PARMA

Schönberg | Nono | Verdi

Teatro Regio di Parma

8 ottobre 2024

CHARLES DUTOIT

ORCHESTRA GIOVANILE

“LUIGI CHERUBINI”

Rossini | Stravinskij | Dvořák

Teatro Regio di Parma

12 ottobre 2024

TEODOR CURRENTZIS

MUSICAETERNA

ORCHESTRA

Verdi | Šostakovič | Čajkovskij

Parma, Teatro Farnese

18, 19 ottobre 2024

MADRIGALI

Nono | Monteverdi

violino

MIHAELA COSTEA

regia del suono

ALVISE VIDOLIN

GHISLIERI CONSORT

controtenore

CARLO VISTOLI

coreografia

PHILIPPE KRATZ

regia e visual

FABIO CHERSTICH

FESTIVAL VERDI VERDI OFF

CALENDARIO

OTTOBRE

16 mer

13.00 Fornici del Regio CUCÙ VERDIANO

21.00 Chiesa S. Giovanni Evangelista VERDI SACRO

17 gio        

13.00 Fornici del Regio CUCÙ VERDIANO

18.00 Chiesa S. Triburzio I GIOVEDÌ DI S. TIBURZIO

18.00 Verdi al Cubo, P.le Picelli VERDIORAMA La battaglia di Legnano

20.00 Teatro Regio MACBETH

18 ven

13.00 Fornici del Regio CUCÙ VERDIANO

15.30 Teatro Verdi, Busseto UN BALLO IN MASCHERA

17.00 Ridotto del Regio CORO DI VOCI BIANCHE DEL TEATRO REGIO

18.00 Casa della Musica I GIOVANI PER VERDI

21.00 Teatro Farnese MADRIGALI

19 sab

11.00 Club del 27 VISITA AL CLUB

13.00 Fornici del Regio CUCÙ VERDIANO

15.30/16.10/16.50/17.50/18.30 Galleria S. Ludovico NON PER AMORE

19.30 fronte Teatro Regio VERDI A PASSO DI DANZA

20.30 Teatro Regio MESSA DA REQUIEM

21.00 Casa della Musica I GIOVANI PER VERDI

22.00 Colonne28 LES VÊPRES VERDIENNES

22.30 Teatro Farnese MADRIGALI

20 sab

12.00 Palazzo Ducale MEZZOGIORNO IN MUSICA

13.00 Fornici del Regio CUCÙ VERDIANO

15.30 Teatro Regio LA BATTAGLIA DI LEGNANO

15.30/16.10/16.50/17.50/18.30 Galleria S. Ludovico NON PER AMORE

18.00 Polesine Zibello RECITAL VERDIANO

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