SANDRO CURATOLO
“Sette Miliardi di Parole”
Autoproduzione
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“Scusa cuore, non ho campo per parlare /non ho tempo di rimanerti ad ascoltare/scusa tanto ma adesso devo correre”. Canta così nella title track di questo bellissimo disco ad alto tasso emozionale Sandro Curatolo. Lui che nei dischi precedenti aveva sempre approcciato la forma canzone, con il suo distinto attaccamento al cantautorato, con una forte dose di rabbia, di ribellione per “il mondo al contrario”, per questa accozzaglia di meschinità, violenze gratuite, invece di guardare a tutta questa bruttura si concede un disco intimista. Un disco in cui già dal titolo si capisce quanto la parola sia al centro del progetto. Non che le parole dei dischi precedenti non avessero peso. Ma qui, in mezzo a questo mondo che corre, che “non ha campo per parlare”, Curatolo ha voluto far sgorgare parole che sono piene di pathos, di intimità profonda. E allora basta un passaggio nella canzone più bella del disco “Il mio Amore ha il tuo Nome” per capire il valore delle parole… Sono 27 parole. 27 in mezzo a quei 7 miliardi, ma hanno una magia, un modo nuovo, diverso, stupendo, di parlare d’amore: “
Spiegami tutte le storie del mondo
rimanimi accanto nel vero, nel dubbio e nel sogno,
nel silenzio e il rumore
convincimi che non c’è strada che passi,
solo passi che fanno una strada,
nel buio e nel sole,
che l’amore ha il tuo nome.
Il mio amore hai il tuo nome.
C’è altro da dire? Ascoltatevi questo disco magico. Parole, una chitarra acustica, un piano, qualche arrangiamento. Ed è magia.