La malva, una pianta miracolosa – La malva, una pianta miracolosa – Piccola, elegante e miracolosa, stiamo parlando della Malva, quella piantina che ha le foglie frastagliate ed i fiori lilla venati di rosa; quella che cresce spontaneamente nelle aiuole, lungo il ciglio delle strade e nei campi e che molti sradicano scambiandola per erbaccia. Vi chiederete se è mai possibile che, quella pianta quasi insignificante ed infestante, possa realmente essere miracolosa. Ebbene sì, la Malva, da sempre è nota per le sue mille proprietà salutari ed è anche ottima da mangiare sia cruda che cotta. Avete il raffreddore? Il mal di testa? La cistite? Gli occhi gonfi ed affaticati? Il mal di gola? Un’infiammazione? Niente paura, potete ricorrere alla malva per questi mali e molti altri. Lo sapevano bene, infatti, gli antichi romani ed i greci, stiamo parlando del VIII secolo a. C., che la coltivavano sia come pianta medicinale sia come un comune ortaggio. Sembrerebbe che Cicerone fosse ghiotto dei suoi germogli; che il poeta Orazio la mangiasse come un’insalata con la cicoria e le olive e che il poeta Marziale Marco Valerio la utilizzasse anche come digestivo. Le sue proprietà erano ben note anche nel Medioevo. A quell’epoca si pensava addirittura che la Malva fosse un potente afrodisiaco. Ma la fama di questa piantina non finisce qui, infatti, nel Rinascimento si guadagna l’appellativo di “guaritrice di ogni male”.
Della Malva si utilizza tutto dalle foglie, ai germogli, ai fiori e persino le radici. Gli erboristi la conoscono molto bene e, proprio in questi giorni, stanno raccogliendo fiori, foglie e germogli per poterli, poi, utilizzare essiccati. La procedura è semplice e veloce basta metterli all’ombra e aspettare che si secchino poi, una volta secchi vengono messi in vasi di vetro ben chiusi e in luoghi bui.
Come abbiamo detto precedentemente, la Malva, serviva a curare la tosse, il raffreddore, la stitichezza, il mal di denti, le gengiviti, arrossamenti della pelle, per i pediluvi, per fare i fumenti e per depurare l’organismo attraverso delle ottime tisane la cui preparazione è semplicissima: prendete 15 grammi di foglie e fiori essiccati e metteteli in mezzo litro di acqua bollente. Lasciateli riposare per circa 5 minuti e la tisana è fatta. Con la Malva si possono fare infusi e decotti, colluttori per rinfrescare il cavo orale ed anche bagni emollienti e rilassanti. Per le dosi e alcuni suggerimenti potete chiedere nelle erboristerie (alcune hanno già tutti i preparati pronti altrimenti ve li preparano al momento e vi spiegano come usarli al meglio). Se avete la pelle secca o delle rughette troppo in evidenza potete realizzare, in pochi minuti una crema idratante: prendete 120 grammi di malva fresca e, dopo averla fatta a pezzettini mettetela a bollire, in circa 80 grammi di acqua, con 150 grammi di burro. Fate cuocere a fuoco basso finché l’acqua non è totalmente evaporata poi filtrate il tutto con una stoffa molto sottile e … ecco atta la crema che applicherete e massaggerete sui punti critici.
Anche in cucina la Malva è estremamente versatile. La si usa cruda o cotta, per la realizzazione di primi piatti, di secondi e di straordinarie insalate ma, ci si può addirittura fare un buon liquore rilassante.
Se il vostro giardino “ospita” la Malva, non gettatela via ma coltivatela e scoprirete che, usandola, vivrete molto meglio.
Ancora una curiosità: lo sapevate che la Malva è una lontana parente del Baobab, quell’albero gigantesco che domina le savane dell’Africa?