Antonio Maresca a L’Asino che vola presenterà “Aspettamm’ancora”, il suo primo disco – Dopo una lunga ricerca e un’accurata lavorazione è uscito “Aspettamm’ancora”, il primo album di Antonio Maresca, cantautore e musicista di grande talento, che sarà presentato live, a L’Asino che Vola, venerdì 27 gennaio alle ore 22.
Il titolo rappresenta l’uomo che vive nella continua attesa di un qualcosa: la realizzazione di un sogno, un lavoro, una storia d’amore, un figlio. Speranze che si tramutano in frustrazioni scandite dai nostri tempi. Il cantautore trasporta da subito nel suo mondo, fatto di racconti e di una musicalità innata e talentuosa. Sul palco vive con disinvoltura la sua storia umana e musicale, valorizzata dalle sue radici partenopee, miscelando il funk, il rock, il jazz e la world music che ha assorbito suonando e ascoltando musica, vivendo a Londra e girando per l’Europa e gli Stati Uniti. Il suo percorso parte da Napoli e dal rock, spostandosi verso il jazz e la musica nera, per arrivare a Roma, dove dà vita al suo progetto musicale, segnando una linea d’incontro tra la canzone d’autore e la musica strumentale.
Antonio Maresca guida la band con la sua voce e la sua chitarra, trasmettendo l’anima più intima e viscerale ai suoi pezzi, con Toto Giornellial basso, Alessandro “Duccio” Luccioli batteria, Edoardo Petretti piano e tastiere, Dario Zema percussioni, Davide Di Pasqualee al trombone, Alessio Bernardi sax, Francesco Fratini tromba, Sara Sileo, Anna Fondi e Chiara Calderale ai cori.
Ospite della serata Ivan Talarico
CHI E’ ANTONIO MARESCA
Nato a Napoli nel 1979 da madre catanese e padre napoletano, Antonio Maresca è un vero e proprio figlio del Regno delle due Sicilie. Nel mezzo dell’adolescenza si trasferisce a Roma con la vecchia chitarra del padre, portandosi dietro il fascino e le contraddizioni della cultura Partenopea e le varie influenze della musica mediterranea. Assetato di esperienze, appena diciannovenne decide di andare a vivere in Inghilterra, questa volta portando con se la sua prima chitarra elettrica e un enorme zaino, dopo aver appurato che una valigia non riusciva a contenere tutti i suoi sogni. Comincia ad esibirsi come artista di strada nelle piazze e nell’ Underground della capitale britannica, conoscendo numerosi musicisti e partecipando a diverse Jam sessions nei locali di Londra. Partecipa all’ Edinburgh Fringe Festival, storico evento scozzese per artisti di strada, iniziando un periodo di due anni viaggiando e suonando in giro per l’Europa che si conclude a Barcellona, dove matura la voglia di approfondire lo studio della chitarra.
Rientra a Roma e si iscrive al Saint Louis College of Music, corso di Diploma in chitarra Jazz, studia e suona con numerosi musicisti di rilievo come Dario La Penna, Eddy Palermo, Claudio Mastracci, Pierpaolo Principato, Stefano Sabatini, Marco Siniscalco, Gianfranco Gullotto, Antonio Solimene, Lello Panico, Marco Manusso, Michel Audisso, Alfonzo Deidda e molti altri.
Nel maggio del 2002 negli studi “La fattoria sonora” (Radici nel cemento e Nidi d’arac) registra e co/arrangia l’album del cantautore Africano Grivas “Love will change this World”. In seguito insieme a Elisa Rossi, Giuseppe Salis, Toto Giornelli e Amedeo Rizzacasa forma i “Non Soul Jazz”, formazione che rivisita standard jazz in chiave moderna. Con questa formazione parte per una tourneé estiva in Sardegna suonando al“Jazz a Carbonia-Iglesias”. Al loro rientro a Roma vengono selezionati tra le band piu interessanti nel panorama del Saint Louis, e vengono inseriti nella rassegna concerti di “Villa Celimontana”.Segue il laboratorio Samba/Jazz del chitarrista Eddy Palermo, approfondendo lo stile della chitarra brasiliana e, in una delle lezioni, ha la fortuna di suonare con il chitarrista Toninho Horta. Da questa esperienza nasce il quintetto “Nossa Bossa 5th” con cui registra un EP e un disco che rivisita brani della tradizione brasiliana e si esibisce per diversi anni nei migliori club della capitale. Fonda il “Fourth Mile Studio” e si specializza nella fonia e nelle tecniche di registrazione. Collabora come fonico, turnista, arrangiatore e produttore per diversi musicisti e giovani cantautori italiani.
Si iscrive al corso di Arrangiamento per Big Band di Andrea Avena e Roberto Spadoni, affinando le tecniche di scrittura e composizione. Inizia a lavorare ad alcune idee e nasce così l’Antonio Maresca Project, un progetto strumentale di composizioni inedite che spazia dal Jazz/Rock alla Fusion.
Nel 2010 è finalista all’ “European Jazz Contest” e si esibisce al Caffè Letterario di Roma insieme a band selezionate da diverse parti d’Europa. Decide di trasferirsi nuovamente, questa volta negli Stati Uniti, e suona per diversi anni nei locali di New York e New Jersey. In questo periodo nasce l’esigenza di una nuova forma di espressione che sfocia nel cantautorato, dando vita alla particolare formula che caratterizza le sue composizioni, una sorta di musica strumentale d’autore.
Nel 2011 è finalista al “Tour Music Fest” e l’anno dopo al festival “Musichè” esibendosi sullo storico palco de “La Casa del Jazz”.
Nel 2013 arrangia, produce, registra, missa e suona le chitarre nel disco “Back to square one” di Renato Palazzo, nello stesso anno è nuovamente finalista al ”Musichè” questa volta suonando su un altro storico palco di Roma, l’Atlantico Live ex Palacisalfa.
Nell’ estate del 2014 viene selezionato per chiudere la rassegna dei concerti della Notte bianca a Guidonia, condividendo il palco con Debora Iurato e Alex Britti. A novembre apre il concerto di Raiz & Almamegretta al” Rising Love” di Roma. Nel frattempo entra in studio per registrare il suo primo disco di inediti dove si occupa dei testi, delle musiche e degli arrangiamenti. Il 2015 è un anno di concerti in giro tra Campania e Lazio che si conclude con la presentazione del videoclip “Il Funkazzista” al Nuovo Cinema Palazzo a Roma.
Nel 2017 esce il suo primo disco “Aspettamm’ Ancora” con il quale è attualmente in tourneé.
INFO E PRENOTAZIONI
27 gennaio 2017 ore 22.00
L’Asino che vola
Via Antonio Coppi 12d (Furio Camillo)
06 785 1563