Avrei voluto essere Pantani

Avrei voluto essere Pantani – Sabato 1 aprile ore 21:00, al Teatro comunale La Fenice di Arsoli torna la Rassegna dei Teatri e delle Residenze, con lo spettacolo AVREI VOLUTO ESSERE PANTANI di e con Davide Tassi, per la regia di Francesca Rizzi, con la partecipazione straordinaria di Alessandro Donati. Lo spettacolo è un atto d’amore per lo sport, e una denuncia appassionata nei confronti del doping e del “sistema” che lo protegge. 

Davide Tassi conduce lo spettatore oltre l’apparenza, oltre la miriade di racconti che negli ultimi 11 anni hanno cercato e cercano ancora, inseguendo facili e suggestive teorie ‘complottiste’, di mettere a tacere qualsiasi seria riflessione sull’etica dello sport. In scena accanto a lui c’è Alessandro Donati, che ha dato un contributo importante anche alla stesura del testo. Un personaggio di primo piano nella nostra storia sportiva, prima allenatore della nazionale di atletica e oggi icona internazionale della lotta al doping, impegnato proprio in questi mesi come allenatore del marciatore Alex Schwarzer.

Il protagonista dello spettacolo è un ciclista fra i tanti incontrati e intervistati dall’autore, nel lungo cammino di studio e di analisi che ha preceduto la scrittura. Il personaggio (di cui non si svela mai il nome) è stato un grande amico di Pantani, fin dai tempi dei dilettanti, e del campione svela gli aspetti più intimi, quelli che vanno oltre l’immagine precostituita, quelli che lo rendevano tanto fragile nel privato quanto spavaldo in pubblico. E mostra dall’interno i meccanismi, l’ipocrisia e la falsità che delineano i contorni di una vera e propria “mafia dello sport”, denunciando un sistema fatto da medici sportivi, allenatori, politica, istituzioni sportive, multinazionali farmaceutiche e sponsor che usano il doping e la salute dell’atleta per i propri interessi: le medaglie e le sponsorizzazioni.

Marco Pantani è una delle vittime di questo sistema, una vittima eccellente, un eroe tragico che, dopo essere stato portato a livelli di popolarità che vanno oltre il ciclismo e lo sport, viene usato dalla stampa e dalle Federazioni, prima per esibire i muscoli di una fantomatica lotta al doping, e poi per continuare a spremere l’immagine del Pirata fino all’ultima goccia.

Pantani, diversamente da tanti altri ciclisti, non riesce ad accettare di essere strumento, vorrebbe ribellarsi al sistema ma non ne ha la forza e si perde nel buio della depressione e della cocaina, fino ad annientarsi, fino a distruggere l’icona e con essa l’uomo.

Anche in questa occasione sarà possibile, nel foyer del teatro, curiosare tra libri d’arte ed edizioni preziose, grazie alla nuova iniziativa del Teatro: una Bibliolibreria realizzata in collaborazione con Bibliomondo e l’Associazione il Mondo in una stanza di Carsoli.

La stagione del Teatro La Fenice di Arsoli è realizzata da Settimo Cielo in collaborazione con il Circuito Regionale –  A.T.C.L. (Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio).

info e contatti 333 20 14 272 – 331 82 54 599

organizzazione.officinaest@gmail.com

www.settimocielo.net

fb Teatro di Arsoli (La Fenice)

 

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