XXIX Seminari e Festival Internazionale Nuoro Jazz. Prendono il via martedì 22 a Nuoro i Seminari Jazz, quest’anno alla loro edizione numero ventinove, in programma nel capoluogo barbaricino fino a venerdì primo settembre. Appuntamento di primo piano nel panorama nazionale della didattica jazzistica, i corsi organizzati dall’Ente Musicale di Nuoro si presentano al taglio del nastro con un numero di iscritti da record: sono infatti ben centotrenta gli allievi (novantacinque dalla penisola e nove dall’estero, da Francia, Turchia, Palestina, Belgio e Austria; il più giovane è un batterista di Merano, di dodici anni, il più anziano un pianista cagliaritano di settantasei) che seguiranno le lezioni alla Scuola Civica di Musica in via Mughina. E saranno, come sempre, undici dense giornate di studio e pratica del jazz, tra lezioni strumentali, di teoria e storia, di musica di insieme e prove aperte di gruppo, sotto la guida del gruppo di insegnanti in cattedra da tre edizioni a questa parte, coordinati dal direttore artistico, il pianista Roberto Cipelli: Emanuele Cisi (per la classe di sassofono), Fulvio Sigurtà (tromba), Marcella Carboni (arpa jazz), Bebo Ferra (chitarra), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), Francesca Corrias (canto jazz e laboratorio vocale),Stefano Bagnoli (batteria), Enrico Merlin (per il corso di storia del jazz),Salvatore Maltana (basso elettrico) e Giovanni Agostino Frassetto (flauto, armonia e tecnica dell’improvvisazione), oltre allo stesso Roberto Cipelli (armonia) e a Max De Aloe, volto nuovo della passata edizione con il suo corso di armonica cromatica, cui affianca quest’anno quello di fisarmonica. Due docenti, Dado Moroni e Salvatore Spano, per le lezioni di pianoforte, dove si conta il più alto numero di iscritti, ben ventisette. Tanti, ventuno, anche gli allievi della classe di canto jazz e laboratorio vocale di Francesca Corrias.
Altri appuntamenti arricchiscono anche quest’anno l’offerta didattica dei Seminari nuoresi. Ecco dunque un jazzista del calibro di Kenny Barron per l’immancabile masterclass internazionale che caratterizza ogni edizione dei corsi: il pianista americano è atteso a Nuoro da lunedì 28 a mercoledì 30 agosto. È invece in calendario venerdì 25 l’altra masterclassabituale, quella dedicata alla musica tradizionale sarda, che stavolta verte intorno al canto a tenore attraverso la partecipazione dei Tenores di Bitti “Mialinu Pira”. Da martedì 22 a lunedì 28 ritorna poi (ed è il terzo anno consecutivo) il corso per fonici curato dall’americana Marti Jane Robertson, tra i più apprezzati sound engineer in circolazione. E ritornano, infine, i “Quattro passi nel jazz“ in compagnia di Enrico Merlin: una serie di conferenze aperte al pubblico del musicista e storico della musica del Novecento, in cui si parlerà di jazz e musica accademica, di jazz e cinema, di donne nel jazz, oltre a un intero incontro dedicato all’ospite d’onore di questa edizione dei seminari, Kenny Barron.
Al termine dei corsi verranno assegnate, come ogni anno, diverse borse di studio: quella al migliore allievo di ogni classe di strumento che consiste nell’iscrizione gratuita alla prossima edizione; quella intitolata alla memoria del batterista cagliaritano Billy Sechi, che offre invece la possibilità di frequentare il seminario di Siena Jazz. C’è poi la borsa di studio che permette di partecipare come finalista al premio “Massimo Urbani” di Camerino; e ci sono infine quelle destinate alla formazione del gruppo dei migliori allievi che l’estate prossima avrà modo di suonare, tra gli altri, al festival Time in Jazz di Berchidda e a Nuoro, nella rassegna di concerti che accompagna il Seminario.
Inaugurata l’anno scorso, si rinnova la collaborazione con il salentino Locomotive Jazz Festival che assegna due borse di studio ad altrettanti giovani musicisti pugliesi per frequentare i corsi nuoresi, così come proseguono le prestigiose collaborazioni internazionali con il festival di Aix-en-Provence e la rete Medinea (Mediterranean Network for Emerging Artists) che, come sottolinea di presidente dell’Ente Musicale di Nuoro, Angelo Palmas, “ci porterà il prossimo anno ad un importante progetto europeo che coinvolgerà, oltre a Nuoro Jazz, la capitale europea della cultura, La Valletta, Lisbona, Istanbul e Aix. E siamo molto contenti di ospitare anche quest’anno degli studenti del Conservatorio Nazionale della Palestina”. Così, “ancora una volta Nuoro si propone come centro culturale, catalizzatore e promotore di importanti iniziative”. Un pensiero pienamente condiviso dal direttore artistico Roberto Cipelli: “Un motivo di orgoglio è la consapevolezza che la politica dell’incentivare e sostenere i giovani e la ricerca di nuove sinergie con coloro che hanno i nostri comuni interessi comincia a dare i propri frutti; ne sono un esempio le collaborazioni con i festival e seminari di Aix-en-Provence, Lecce, Matera, Berchidda”.
- I concerti
Con l’inizio delle lezioni parte anche la rassegna di concerti che accompagna, come sempre, le attività didattiche: un ricco cartellone che propone tanta musica nel capoluogo barbaricino, ma anche tre trasferte, a Onanì, Orosei e Posada. Ed è proprio l’antico borgo della Baronia a ospitare l’anteprima in programma domani sera – domenica 20 agosto -: protagonisti – a partire dalle 21 in piazza Zirottu a Posada – i giovanissimi membri dello Swing Brosse System, un gruppo francese di jazz manouche formato da quattro fratelli e sorelle tra i quattordici e i diciannove anni – Rachel (sax, voce, chitarra, basso), Esther (clarinetto, voce, chitarra, basso), Odenson (trombone, chitarra) e Sacha Laurent (chitarra, tromba) – con un repertorio che spazia tra gypsy jazz, jazz vocale strumentale e musica dall’Europa orientale.
Dopo Posada, altre anteprime anche a Nuoro lunedì 21, per il Welcome Day, il giorno del benvenuto ai Seminari. Si comincia già al mattino: alle 9, forte dell’esperienza dell’anno scorso, ritorna l’appuntamento con le colazioni jazz: protagonisti della prima, al Cafè “I Grani”, Roberto Cipelli al pianoforte e Salvatore Maltana al contrabbasso. Nel tardo pomeriggio, allo Spazio Giovani, in via Calamida, tiene invece banco Paolino Dalla Porta nella duplice veste di contrabbassista, con un concerto in solo, e in quella meno conosciuta di artista visivo: alle 18,30si inaugura infatti una mostra di dipinti del musicista mantovano, tra i nomi di spicco del jazz italiano degli ultimi trent’anni. Titolare della classe di contrabbasso ai Seminari nuoresi, Paolino Dalla Porta sarà poi alle 21all’ExMe’, in piazza Mameli, per dare vita insieme agli altri docenti a una jam session che coinvolgerà anche gli allievi dei corsi.
Con l’avvio delle lezioni, martedì 22, anche la rassegna entra nel vivo, trovando ospitalità per la serata inaugurale e quelle successive, tutte con inizio alle 21, nei cortili del Museo del Costume. Tra i protagonisti dei concerti figurano anche quest’anno diversi docenti dei seminari, a ribadire lo stretto legame tra le due iniziative. Così, dopo Paolino Dalla Porta, è la volta di Stefano Bagnoli e Dado Moroni in trio con un altro volto noto del jazz italiano, il contrabbassista Riccardo Fioravanti, alle prese con un repertorio costituito da composizioni originali e standard.
Si chiama Myrtus Rytmus il gruppo dei migliori allievi della scorsa edizione dei Seminari: un nome che evoca la Sardegna, anche se i sei componenti – Luca Ceribelli (sax tenore/soprano, elettronica), Marcello Abate (chitarra), Francesco Pollon (pianoforte), Nazareno Caputo (vibrafono), Marco Doldi (basso) e Francesco Brancato (batteria) – arrivano da Lombardia, Veneto, Piemonte e Basilicata. Dopo essersi già esibiti nei mesi scorsi in Toscana, ad Alghero, a Nuoro, al Locomotive Festival in Puglia e, pochi giorni fa, al festival Time in Jazz a Berchidda, saranno al centro dei riflettori nei cortili del Museo del Costume mercoledì 23 alle 21.
Prologo al concerto, alle 19, l’esibizione nel corso Garibaldi dello Swing Brosse System, il quartetto francese già protagonista dell’anteprima di domenica a Posada.
Nella stessa giornata di mercoledì Nuoro Jazz vuole anche ricordare Filippo Sanna, il giovane musicista e concittadino scomparso il 24 agosto dell’anno scorso nel terremoto di Amatrice, con una raccolta fondi per l’associazione di promozione sociale fondata in sua memoria dai genitori. “Il sorriso di Filippo”, questo il nome del sodalizio, si prefigge di intervenire nella aree di disagio sociale attraverso iniziative concrete di solidarietà, favorendo in particolare l’accesso alla cultura sia in ambito scolastico e universitario che in ambito artistico, e di operare in modo diretto per la promozione e la difesa dei diritti civili e umani, oltre a promuovere iniziative culturali e di prevenzione in campo sociale rivolte soprattutto ai giovani.
Il cartellone dei concerti di Nuoro Jazz prosegue giovedì 24 con un doppio impegno in scaletta. Alle 18.45, visita guidata al Museo Archeologico e concerto del MIZ Trio, formazione nata dall’incontro di tre giovani musicisti, il pianista John Bramley, il contrabbassista Loris Leo Lari e il batterista Vito Cauli, in occasione dei seminari di Nuoro Jazz edizione 2014. Dopo essersi fatti notare in alcune rassegne milanesi e in svariati locali, attualmente stanno lavorando al loro primo disco registrato in studio.
Per il concerto serale (alle 21) i cortili del Museo del Costume ospitano Barbara Casini e Roberto Taufic con una scaletta all’insegna di “Terras”, il progetto del 2016 che ha visto per la prima volta insieme su disco, dopo anni di collaborazioni in spettacoli dal vivo, la cantante fiorentina e il chitarrista brasiliano (ma nato e vissuto fino ai cinque anni in Honduras). Un omaggio alla ricca tradizione musicale del Nordeste del Brasile che i due rinnoveranno dal vivo a Nuoro con Seby Burgio al pianoforte.
Secondo appuntamento con le colazioni in jazz, la mattina di venerdì 25 agosto alle 9, stavolta al Grand Bazaar Cafè in via Satta, dove si esibiscono due musicisti in arrivo dalla Turchia, Tolga Bilgin alla tromba e Can Yapicioglu al pianoforte, in compagnia di Pieluigi Manca al contrabbasso e Vito Cauli alla batteria.
Altre sonorità e latitudini musicali con i Tenores di Bitti “Mialinu Pira”: reduci dalla loro masterclass ai corsi, in programma alle 11 all’Auditorium “Giovanni Lilliu” dell’ISRE, Omar Bandinu (bassu), Bachisio Pira (oche e mesu oche), Arcangelo Pittudu (oche e mesu oche) e Marco Serra (contra) proporranno in concerto, alle 21 nei cortili del Museo del Costume, tutta la magia e il fascino della secolare tradizione del canto a tenore del centro della Sardegna. Nonostante la sua matrice tradizionale il “Mialinu Pira” ha intrapreso un percorso di innovazione e trasversalità collaborando con musicisti di varia estrazione, come il suonatore di cornamusa asturiana Hevia, Tom Zè e l’Orchestra Mediterranea di San Paolo del Brasile, la cantante serba Bilja Krstić e la cantante e violinista ceca Iva Bittová, tra gli altri.
Altri canti e voci, la sera dopo, sabato 26, ne “Il fior d’ogni bellezza”, una produzione originale che vede il Complesso vocale di Nuoro diretto da Franca Floris in giustapposizione e dialogo con un quartetto strumentale composto da Salvatore Spano (pianoforte e arrangiamenti ), Emanuele Cisi (sassofono), Salvatore Maltana (contrabbasso) e Massimo Russino (batteria), in un’interpretazione e riscrittura jazz della Sestina di Claudio Monteverdi: alla ricerca delle affinità che possono esistere tra una forma compositiva come il madrigale e l’estetica di una musica mutevole, interculturale e variegata come il jazz del ventunesimo secolo.
Trasferta a Orosei, domenica 27, dove la rassegna di Nuoro Jazz trova ancora una volta ospitalità nella Casa Cabras, grazie alla collaborazione dell’omonima associazione, per il concerto del quartetto Roundella di Francesca Corrias (voce), Mauro Laconi (chitarra), Filippo Mundula (contrabbasso) e Gianrico Manca (batteria), una delle formazioni di punta del jazz in Sardegna, per l’occasione allargata alla preziosa partecipazione di un altro musicista sardo (ma trapiantato oltre Tirreno): il cagliaritano Luca Mannutza, uno dei pianisti più apprezzati della scena jazzistica italiana, protagonista di numerosi progetti con artisti come Fabrizio Bosso, Max Ionata, Mario Biondi e il gruppo High Five.
Nuovamente a Nuoro, l’indomani mattina – lunedì 28 –, terza colazione in jazz, come sempre alle 9: di scena al Cafè “I Grani” il vibrafonista Olmo Chittò e il contrabbassista Pierluigi Manca.
In serata, i cortili del Museo del Costume accolgono alle 21 il progetto Acrobats di una vecchia conoscenza dei Seminari, il sassofonista Tino Tracanna, in cattedra ai corsi nuoresi dagli esordi e fino a quattro anni fa. Con lui il trombonista Mauro Ottolini, il chitarrista Roberto Cecchetto, Paolino Dalla Porta al contrabbasso e Giovanni Giorgi alla batteria, a completare i ranghi di questo quintetto nato sei anni fa e che conta due dischi all’attivo: l’omonimo “Acrobats”, del 2011, e “Red Basics”, dell’anno scorso. Jazz contemporaneo, libero da precisi riferimenti stilistici, dove il dialogo tra i musicisti gioca ad affrescare l’impossibile rappresentazione del terzo millennio.
Reduci da questo impegno, Tino Tracanna e Roberto Cecchetto saranno i protagonisti, stavolta nella formula più intima del duo, del concerto in programma martedì 29 alle 19 al Museo Ciusa, in piazza Santa Maria della Neve: un’occasione per visitare le sale dello spazio dedicato al grande artista Francesco Ciusa (1883-1949), considerato l’iniziatore della scultura moderna in Sardegna.
In serata, nuovo appuntamento extra moenia: alle 21, la rassegna fa tappa infatti a Onanì, piccolo borgo nell’Alto Nuorese, con un omaggio aFats Waller, uno dei più importanti musicisti della storia del jazz. Assente per motivi di salute il chitarrista Sandro Gibellini, spetterà all’altro artefice del progetto, Gianni Cazzola, il “padre” della batteria del jazz italiano (sulla cui scena è in azione da sessant’anni), il compito di rendere tributo al grande pianista, cantante e compositore afroamericano (1904-1943) alla testa di un quartetto completato dal sassofonista Claudio Chiara, da Nico Menci al pianoforte (al posto di Gibellini) e Roberto Piccolo al contrabbasso.
La mattina di mercoledì 30 (ore 10) si rinnova un appuntamento ormai classico (è infatti alla quattordicesima volta) nella programmazione di Nuoro Jazz e dal significato particolare: il concerto nella Casa Circondariale di Badu ‘e Carros. Protagonisti quest’anno il trombettista Fulvio Sigurtà e il chitarrista Bebo Ferra.
In serata, il Teatro Eliseo di Nuoro farà invece da cornice a uno dei momenti clou della rassegna: il concerto che Kenny Barron terrà alle 21, al termine della sua masterclass di tre giorni ai Seminari. Classe 1943, sulle scene del jazz professionalmente già da teenager, il pianista di Philadelphia conta nell’arco di sessant’anni di attività oltre quaranta dischi a suo nome, svariate nomination ai Grammy Awards, sei premi come miglior pianista della Jazz Journalists Association ed esperienze accanto a musicisti come Philly Joe Jones, Roy Haynes, Lee Morgan, James Moody, Dizzy Gillespie, Freddie Hubbard, Stanley Turrentine, Milt Jackson, Buddy Rich, Yusef Lateef, Stan Getz, Charlie Haden, Dave Holland, il quartetto Sphere (con Buster Williams, Ben Riley e Charlie Rouse). Il Los Angeles Times l’ha definito “uno dei migliori pianisti del mondo”, mentre per Jazz Weekly è “il pianista più lirico dei nostri tempi”.
L’ultimo concerto nei cortili del Museo del Costume, giovedì 31, pone al centro dei riflettori il Collettivo Nuoro Jazz, composto da Francesca Corrias alla voce, Massimo Carboni al sax tenore, Giovanni Sanna Passino alla tromba, Giovanni Agostino Frassetto al flauto, Salvatore Spano al pianoforte, Angelo Lazzeri alla chitarra, Salvatore Maltana al contrabbasso e Gianni Filindeu alla batteria: sono gli otto musicisti sardi che costituiscono il corpo docente dei Seminari Invernali che si tengono a Nuoro dal 2003, un’iniziativa nata come “ponte” tra un’edizione e l’altra dei Seminari estivi per estenderne, valorizzare e integrare il percorso didattico.
Sipario finale venerdì primo settembre con il consueto concerto/saggio che vedrà impegnati tutti gli allievi a suggello delle undici giornate didattiche per un festoso arrivederci alla trentesima edizione dei Seminari jazz nuoresi. “Teatro” dell’evento, quest’anno, il sito archeologico di Tanca Manna che si trova all’interno del moderno abitato di Nuoro ed è costituito da un nuraghe monotorre e un villaggio.
- Biglietti e abbonamenti
I biglietti nei primi posti per i concerti al Museo del costume costano 12 (intero) e 10 euro (ridotto), nei secondi posti 10 (intero) e 8 (ridotto). Per il concerto di Kenny Barron al Teatro Eliseo si pagano invece 15 euro per i primi posti, ridotto 12 mentre i secondi posti costano 12 (intero) e 10 euro (ridotto). Abbonamenti primi posti: intero 60 euro, ridotto 35 euro; secondi posti non numerati: intero 45 euro, ridotto 25 euro. A Orosei il posto unico intero costa 10 euro, il ridotto 8. L’ingresso agli altri concerti è gratuito.
Biglietti e abbonamenti sono in prevendita a Nuoro al CTS Viavai presso ExMe’, in piazza Mameli, 1, e online sulla piattaforma Ciaotickets (www.ciaotickets.com).
Per informazioni, la segreteria dell’Ente Musicale di Nuoro risponde al numero di telefono 078436156 e all’indirizzo di posta elettronica nuorojazz@entemusicalenuoro.it. Aggiornamenti e altre notizie nel sito www.entemusicalenuoro.it e alla pagina www.facebook.com/nuorojazz2014.
La ventinovesima edizione dei Seminari e della rassegna Nuoro Jazz sono organizzati dall’Ente Musicale di Nuoro con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e Assessorato del Turismo), della Fondazione di Sardegna, delle Amministrazioni Comunali di Nuoro, Onanì, Orosei e Posada, con la collaborazione di associazione Casa Cabras di Orosei, Siena Jazz, Time in Jazz di Berchidda, Locomotive Jazz Festival di Lecce, premio “Massimo Urbani” di Camerino, Festival d’Aix-en-Provence, Onyx Jazz Club di Matera, Conservatorio Nazionale della Palestina, Cooperativa Sociale LARISO-CESP Nuoro, Associazione Culturale Marranu, Centro Commerciale Naturale del Corso Garibaldi, Mereu Auto, Grand Bazaar Cafè e caffè I Grani.
Nuoro Jazz fa parte di I-Jazz, l’associazione nazionale che raccoglie alcune delle più conosciute e seguite realtà del jazz in Italia.