Ugo La Pietra. L’immagine della città. Martedì 5 settembre alle ore 17.00 si terrà allo CSAC la conferenza di Ugo La Pietra L’immagine della città: l’artista, designer, architetto e ricercatore nella grande area dei sistemi di comunicazione parlerà del suo lavoro a partire dalla serie fotografica omonima, realizzata nel 1977, donata allo CSAC e attualmente esposta all’interno della mostra Objets trouvés. Archivi per un grande magazzino. comunicazione all’interno della struttura urbana è soprattutto definita dal sistema commerciale (vetrine, insegne) – da una ricerca di Ugo La Pietra degli anni Settanta, esposta alla Triennale di Milano del 1979Secondo Ugo La Pietra “non sono gli architetti, gli artisti o i designer a definire l’immagine della città; l’immagine della città è soprattutto definita dagli anonimi gestori-arredatori dei negozi. La comunicazione urbana rappresenta, già dagli anni Sessanta, un tema che ho sviluppato attraverso ricerche sul territorio (vedi I tubi di scarico delle acque piovane della città di Parigi sono un’energia comunicativa distribuita uniformemente sul territorio) e con progetti di sistemi e strumenti di comunicazione innovativi (come il progetto al MoMA di New York La cellula abitativa: una macrostruttura all’interno dei sistemi di comunicazione urbana) come l’uso del Ciceronelettronico e del Videocomunicatore. La comunicazione urbana è ‘il tema’ della nostra società urbanizzata, un tema da sempre ignorato dalla cultura del progetto e dalle istituzioni”.
Questo appuntamento fa parte delle CSAC lectures organizzate in occasione della mostra Objets trouvés. Archivi per un grande magazzino, una serie di incontri tra moda, arte, progetto e fotografia.
La conferenza si terrà in sala polivalente. Ingresso gratuito
Ugo La Pietra. Nato a Bussi sul Tirino (Pescara) nel 1938, originario di Arpino (Frosinone), vive e lavora a Milano, dove nel 1964 si laurea in Architettura al Politecnico. Architetto di formazione, artista, cineasta, editor, musicista, fumettista, docente, dal 1960 si definisce ricercatore nel sistema della comunicazione e delle arti visive, muovendosi contemporaneamente nei territori dell’arte e del progetto. Instancabile sperimentatore, ha attraversato diverse correnti (dalla Pittura segnica all’arte concettuale, dalla Narrative Art al cinema d’artista) e utilizzato molteplici medium, conducendo ricerche che si sono concretizzate nella teoria del “Sistema disequilibrante” – espressione autonoma all’interno del Radical Design – e in importanti tematiche sociologiche come “La casa telematica” (MoMA di New York, 1972 – Fiera di Milano, 1983), “Rapporto tra Spazio reale e Spazio virtuale” (Triennale di Milano 1979, 1992), “La casa neoeclettica” (Abitare il tempo, 1990), “Cultura Balneare” (Centro Culturale Cattolica, 1985/95). Ha comunicato il suo lavoro attraverso molte mostre in Italia e all’estero, e in diverse esposizioni alla Triennale di Milano, Biennale di Venezia, Museo d’Arte Contemporanea di Lione, Museo FRAC di Orléans, Museo delle Ceramiche di Faenza, Fondazione Ragghianti di Lucca, Fondazione Mudima di Milano, Museo MA*GA di Gallarate. Da sempre sostiene in modo critico con opere e oggetti, con l’attività teorica, didattica ed editoriale la componente umanistica, significante e territoriale del design.
Cos’è lo CSAC
Lo CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma, fondato nel 1968 da Arturo Carlo Quintavalle e situato nell’Abbazia cistercense di Valserena, raccoglie e conserva materiali originali della comunicazione visiva, della ricerca artistica e progettuale italiana a partire dai primi decenni del XX secolo. Un patrimonio di oltre 12 milioni di pezzi suddivisi in cinque sezioni: Arte (oltre 1.700 dipinti, 300 sculture, 17.000 disegni), Fotografia (con oltre 300 fondi e più di 9 milioni di immagini), Media (7.000 bozzetti di manifesti, 2.000 manifesti cinematografici, 11.000 disegni di satira e fumetto e 3.000 disegni per illustrazione), Progetto (1.500.000 disegni, 800 maquettes, 2000 oggetti e circa 70.000 pezzi tra figurini, disegni, schizzi, abiti e riviste di Moda) e Spettacolo (100 film originali, 4.000 video-tape e numerosi apparecchi cinematografici antichi).
Lo CSAC oggi è uno spazio multifunzionale, dove si integrano un Archivio, un Museo e un Centro di Ricerca e Didattica. Una formula unica in Italia, che mantiene e potenzia le attività sino ad ora condotte di consulenza e collaborazione all’istruzione universitaria con seminari, workshop e tirocini, di organizzazione di mostre e pubblicazione dei rispettivi cataloghi (oltre 120 dal 1969 ad oggi), e di prestito e supporto ad esposizioni in altri musei tra cui il MoMA di New York, il Centre Pompidou di Parigi, il Tokyo Design Center, Triennale di Milano e il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid.
CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione
Abbazia di Valserena
Strada Viazza di Paradigna, 1 (Parma)